ICHTHYOCOCCUS PO WERKE
ITTIOCOCCO DELLA POWER
ICHTHYOCOCCUS corpore tenuix capite declivij rostro acuto sur sunt versoj mandibüla Ion-
giori: pinnis pectoralibus brevibus. i.“ D.i^ . 2.a D. 3. rud. P . io. V .6. C .20.
GOKOSTOMus POWERIÆ, Coeco, Lellera su’ Salmonidi etc. p.7. j/>. 2. tab.it. f ig .2.
^Solo per non moltiplicar generi non innalziarno a tal grado purquesta specie. Siam
perö persuasi che le noslre diagnosi consiglieranno altri a farlo: ed in tal caso desideria-
mo che il nome Ichthjrococcus rimanga aH'oPä/«s; e il geuerico di Poweria diasi a que-
sta, cui sarà facile aggiungere lo specifico di Attenuata. Abbondiatno cosi volon tieri nel
senso del prof. Cocco, rimeritando una nobil donna che utilmente si applica alla Zoologia.
.11 profilo superiore del pesce lanceolato ascende per un piano inclinato lino all’ oc-
cipite, d’onde va convesso fino alla prima dorsale, e quindi retto. Quello inferiore è cur-
vo fin oltre le ventrali, quindi procédé sempre retto. La maggiore altezza, che cade
circa"il mezzo-del Capo, entra ciuque volte in tutta la lunghezza, di cui la maggior gros-
sezza è il settimo appena.—II capo, lungo un terzo del pesce, e più del doppio della propria
altezza, ha forma di cuneo; la fronte, poco incavata nel mezzo, déclina fino al muso
alquanto rilevato e prominente. Gli occhi vicinissimi al profilo, grandi un terzo del capo,
distano dal suo apice quasi un diametro, e la meta fra loro. L’ampia bocca innoltrasi
ün dietro gli occhi; la mascella è molto convessa, la mandibola retta: i denti souo acuti,
hrevi, piccolissimi; Ie narici vicinissime agli occhi. II preopercolo è piuttosto convessoy-
1’opercolo quasi triangolare. Squamoso è il pesce fin sotto-la prima pinna dorsale : nudo
e semitrasparente nel resto : e le caduche squame sovrapponentesi e confitte nella carne,
subrotonde, striate. La pinna dorsale anteriore, triangolare, e poco più lunga ehe
alta, nasce alquanto prima della metà del corpo, La posteriore piccolissima spicca poco
più lungi dalla anteriore che dall’ anale. Le pettorali sono quasi per metà più grandi
delle ventrali, le quali spiccano alquanto innanzi la prima dorsale, e s tendons! ail’ ano.
L’ anale bassa e quadrilatera nasce sotto il termine di essa dorsale, e tanto dista dalla
caudale quanto è la sua lunghezza, uguale allo spazio fra le due dorsali. Forcuta è la
caudale poco profondarnente fessa, e un sesto del pesce.
Fin dove sono squame il colore è argenteo-amarantino: l ’ intervallo degli occhi, la
nuca, il dorso sono nerastri : brilla un punto lucido accerchiato di nero presso le narici,
un altro sotto Tocchio, due sotlo l’opercolo, uno minore nell’ apice del preopercolo
: parallele al ventre corrono di qua e di là due serie longitudinal’! di tai punti, la
superiore termina alla anale, la inferiore alla caudale, mostrando ivi più Jarghe le sue
rotelle. La parte nuda del corpo è adorna lungo il mezzo fino alla coda di una serie di
punti nerastri ehe s’ insinuano nella sostanza. Le pinne son tutte blanche trasparenti.
Raramente oltrepassa la statura in cui lo abbiam figurato, nè mai giunge ad un poL
lice e mezzo. Rarissimo ne’ Musei è un rifiuto de’ flutli siculi su quelle arene.
SCOPELUS BENOITI
S C O P E L O D E L B E N O I T
scopelus corpore elongato, castigato, allitudine longitudinis quintum vix aequante: capite
valde longiori altitudine corporis: oculo magno vix minore dimidio capitis.
\.a D. 14. 2.** D. 3. rud. P. 17. V. 7, A. 17. C. 18.
scopelus benoiti, Cocco, Leit, su' Salmon. etc. p.la . sp.i. tab. ii, fig. l\.
GASTEROPELECyS HUMBOLDTII? ßisso, Ichih. Nie. p. 358. sp. 3. tab. X. fig. 3 8 ,
scopelos HUMBO.LO.Tiit Risso, Hist. Nal. IH . p. 467. sp, 3n5,.
O copehis è nome che vien dal greco, e fu dagli antichi attribuito ad un pesce che
resta ancora ignoto ai Naturalisé. Yolle usarne il Cuvier, e diello ad un genere di Salmonidi
che avria potuto abbracciare quasi tutti gli Scopelini attuali, se fossero stati noti
a quel soinmo. Noi dappresso il Cocco lo adoltiamo soltanlo per quelli di corpo squamoso,
denti a fascelti, e pinna dorsale intermedia fra le ventrali e l ’anale, come vedem-
mo neirarticolo délia Gonostoma denudata.
Tre sole specie di questo, genere ci son venute sott’occhio, che sono, appunto le tre
mediterranee che abbiam figurato. Nè ci si oppongano corne da noi trascurati quei tre
Scopeli che il Risso. dénomma CroçodHuSj Balb.o, e ffumboldtii; imperciocchè i due pri-
ini appartengo.no evidentemen.te a due diveçsi generi, ed il terzo, unicQ che veramente
sia Scopelus j non. altro è al certo che una delle tre nos tre specie, e probabilmente la stes-
sa di cui qui parliamo, come sospetta il Cocco: cosa che non possiamo verificare a pen-
nello, atteso. il. dubbio in cui ne lascia la descrizione del Risso. Una quarta specie vive
nei mari del Settentrione, cioè la célébré Argentina di Pennant, che a differenza delle
noslre ha le ventrali equidistanti dalle pettorali e dalla caudale, e fu dal Nilsson appel-
lata Scopelus Borealis, ma dagli Inglesi (non sappiam sopra quai fondamento, seppur
non sia la nuda supposizione del Cuvier) vien creduta lo Scopelus Humboldtii. Perciè in
taie incertezza non abhiamo restituito a questa quel nome, siccome avremmo desiderato,
e con piacere gli abbiain conservato qu.ello. di Benoiti, che ricorda ai cultori della scienza
un assai zelante e colto. naturalisla,. dal quale attendiamo, con impazienza una compléta
Ornitologia SicilianaÀbbenchè
questi pesci sian p.iccoli, son tuttavia forti, coraggiosi, e di tanta voracità,
che assalgono ed inghioltono. perfino, le proprie specie neppur masticandole co’ denti.
Rapidissimi ancora ne’ muovimenti si slanciano sulla preda con la veloçità di una
saetta ; e nondimeno. si piacçi.ono. di esser socievoli tra loro, ed. unirsi in punte quando
si tràtti assalire un qualche mucçhio di Mollusçhi o di Radiarii, che più abondante e
grafto cibo lor sono. Amano la vicinità delle sponde, presso le quali sogliono le femmine
deporre fra mezzo a pietre calcaree le uova in estate, che numerose e giallastre sbuc