mente marine, per esempio, non puo dirsi che rimontino i fiumi, ed abbian cosi squi-
sita la carne; percio non intrattenendoci più a lungo sul di lei complessivo, passiamo
a suddividerla in sei sottofamiglie: Scopelinij Aulopodinij Sternoptyginij Salmoninij Mile
tidinij Hydrocyonini. .
Scopelini chiamiam quelli che più somigliano i Clupéidi vestendone anco i colori
argentini : hanno essi la bocca grandemente squarciata, coi margini della maseeHa m-
tieramente formati dalle ossa intermascellari : denti piccolissimi: la lingua, se non il pa-
lato, priva affatto di essi: i raggi branchiali in numéro minore di dodici: le squame
-grandi, Jisce, caduche: le pinne ventrali retroposte: la seconda dorsale adiposa si, ma
pur costituita da simulacri di raggi.
Aulopodini appelliamo quelli, che hanno la bocca fessa molto al di là degli occhi,
co’ rnargini della maseeHa intieramente formati dalle ossa intermascellari: numerosi acu-
tissimi denti non solo nelle mascelle ma sulla lingua eziandio, sulle ossa palatine e sulle
faringee: raggi branchiostegi più che dodici : le pinne ventrali impiantate molto all’ in-
nanzi: la pinna adiposa senza vestigio alcuno di raggi. 11 corpo loro è intieramente vestito
di squame grandi, aderenli, ciliate.
Sternoptygini son per noi que’ pescetti stravagantissimi, di corpo corupressissimo securiform
e, col taglio della bocca diretto âll’ insù, e il margine della maseeHa formato
nei lati dalle ossa mascellari; i quali appena possono stimarsi Sàtmonidi attesochè la
pinna adiposa è sostiluita in essi da una tenuissima membrana bassa e prolungata.
Salmnnini diciamo quelli che hanno arnpia l’apertura della bocca, e il margine della
mascella formato in parte soltanto dalle ossa intermascellari; schiera di pesci che rac-
chiude i più potentemente dentati, perché hanno denti per lo più acuti, disposti in una
g due serie, sulle ossa mascellari, sulle intermascellari, sulle palatine, sulle mandibo-
lari, sulle faringee, sul vomere e sulla lingua. Le squame loro son piccolette, e inte-
gerrime: le pinne ventrali retroposte : la pinna adiposa non ha vestigio di alcun raggio.
Appartengono a questi gli squisitissiini dei Salmonidi, tra cui quelli stessi che son di
mare rimontano i fiumi per usar la Venere, travalicando le cataratte e i rapidissimi
ruscelli delle più alte montagne. Di questi appunto va ora esclusivamente occupàn-
dosi 1’Agassiz, nè puo fallire di metter luce>nella oscura confusione che li ravvolge.
Miletidini han da noi nome quelli, la cui bocca è poco fessa, e il margine della
mascella costituilo in parte soltanto dalle ossa intermascellari: i denti loro sono ottusa-
mente prismalici e coronati di tre punie: privi ne son la lingua ed il palato.
Hydrocyonini finalmente diciamo quelli che hanno il margine della mascella costituilo
come i precedenti, molto pero fessa la bocca, e denti conici o acuti, non pero
sul vomere e sulla lingua che ne son privi: una lamina sottorbitale protegge loro le
go te. Quesle ultime due sottofamiglie non si trovano in Europa.
Prendendo a dire degli Scopelini Italian! non possiam meglio condurci che ripe-
tendo le nolizie sparse recentemente dal ch. signor Dottor Cocco di Messina, nome
oramai célébré nella Ittiologia, il quale piacquesi dirigerci una sna dotta lettera rela-
tiva allé specie Siciliane resa da noi di pubblico diritto. Che se nei seguenti articoli
nostri, e nelle relative figure si trovasse alcun che da potersi credere migliore di quanto
se ne vide finora, sappiasi che anche di questo gli si apparterria tullo il merito, poichè
ci fu largo eziandio di privala corrispondenza e di preziosissimi esemplari. Alla solto-
famiglia loro pertanlo ascriviamo i seguenti generi, che son tutti muniti di lunghi cigli
spiniformi sulla parte concava degli archi branchiali: caraltere che mérita l ’attenzione
degli anatomici, e aveva suggerito al Cocco la non infelice idea di un nuovo ordine de’
Ciliobranchii, cui dovessero anco ascriversi gli Sternoptygini.
i. Gonostoma, Rafin. che h a -il corpo allungato, vestito totalmente di squame uniformi,
grandi, caduche; i denti di maggiore e minor mole, uniseriali; le pinne pettorali inscrite
in basso e molto all’ innanzi; la prima dorsale assai retroposta, cioè molto al di là
delle ventrali e al perpendicolo dell’ anale. — 2. Ichtyococcus* Nob. col corpo raccor-
ciato, vestito totalmente di squame uniformi; i denti tutti eguali e piccolissimi, uniseriali;
le pinne pettorali spiccanli ad un punto medio; la prima dorsale anteposta, cioè
a perpendicolo delle venlrali. — 3. Scopelus, Cuv. il cui corpo svelto rivestesi di grandi
squame, fra le quali distinguesi la serie di mezzo, che rende assai conspicua la linea
laterale; la cui bocca non oltrepassa con Jo squarcio le orbite; i cui den li sotlilissimi
lungo le mascelle e sul palato si dispongono a fascetti; la cui prima pinna dorsale so-
vrasta in mezzo tra le ventrali e l’anale. — 4- Maurolicus, Cocco, di corpo sveltissi-
mo inargentato soltanto, o non avendo che alcune poche squame triangolari ai lati del
ventre; poco quindi cospicua la linea laterale; la fessura della bocca toccante appena il
perpendicolo anteriore delle orbite; la mandibola più sporgente della mascella, ed am-
bedue fornite di minutissimi denti: la prima pinna dorsale scarsamente retroposta alle
ventrali, la seconda esilissima. — 5. Myctophum, Rafin. di corpo lozzotlo, vestito uni-
versalmente di grandi squame, fra le quali distinguesi la serie di mezzo: rolondato-di
muso; squarciato di bocca ben ollre le orhile; i cui sotlilissimi denti si dispongono a fascetti
come nello Scopelus: la sua prima dorsale spicca al perpendicolo delle ventrali :
ha brevi le pettorali che appena giungono sotto di quella. — 6. Lampanyctus, Nob. di
corpo svelto, coperto per ogni dove di grandi squame, con la serie di mezzo non troppo
distinta: acuto di muso, e squarciatissimo di bocca anco più del precedente; dal quale
non differisce nei denti, e poco nella collocazione della prima dorsale: ha perö lunghis-
sime le pettorali, che si stendono insino al termine della medesima. — 7. Chloroph-
thalmusj Nob. di corpo più terete degli altri, di squame uniformi, sulle quali pero ri-
leva assai bene la linea laterale: di hreve squarcio di bocca: di occhio smisurato el-
littico, che lo distingue dagli altri della famiglia. —. 8. Qdonstomus, Cocco, svelto e fu-
sato di corpo, privo di squame e trasparente, seppur non siano piccole e caduche, dissi-
mile dagli altri tutti, perche ha denti grandi, e gli anterior! specialmente che eccedono
dalle mascelle,
Facendoci ora dal primo, è da sapersi ehe stabilito sopra fallaci basi dal Rafinesque
fu riçostruito dal Cocco, che modifier il prirnitivo nome in quel di Gonostomus> e gli as-
segno tre specie. Noi tultavolta la ristringiamo a quella sola, cui per motivo di antériorité
dobbiamo conservare il nome specifiço Denud aiaquantunque il Cocco le ne so-
stituisse uno migliore.
Questo pesce ha forma di un pislone molto compresso cosi nei capo corne nei corpo.
Il profilo del dorso corre quasi retto daU’ occipile fin verso la dorsale anteriore, cui prima
di giungere si fa in sensibil modo ascendente, poi discende e va dolcemente con-
cavo fino alla origine della caudale. Il profilo del ventre procédé pur esso alquanto con-
vesso fin dove spicca l’anale, quindi si continua can lo stesso andamento del su peri ore.
La maggiore altezza, ehe supera tre voile e un quarto la grossezza, misurata al termine
dell’ opercolo, è un sesto di tutta la lunghezza del pesce. 11 capo, lungo poco più della
propria altezza, è compreso tre volte nello spazio che corre dal suo termine alla origine
della coda, ha ottuso il muso, e dolcemente declive la fronte. L’occhio occupa una sesta
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