LAMPANYCTUS BONAPART»
LAMPANITTO DEL BONAPARTE
iampanyctus aUiludine longitudinis sextum parum superante: capile sesquilongiore altilu-
dine corporis: pinnis pectoralibus ultra anum protractis.
i.a D. i 5. 2.a D. 5. rud. P. i 4* ^ 9* ^ *5* a0,
kyctophds bonapartii, Cocco, Lett, su’ Salmon, p. og.sp. 4 - tab. 10.
GASTEROPELECOS CBOCODILDS JtisSO, Ichlh. NlC. p. 55"]. Sp. 3»
scopelos CROCODiLus? Risso, Hist. Nat. I I I . p.466. sp.S'jS.
N1TTOFO D1 BONAPARTE, COCCO, lOCO citato.
O^hiunque getterà l’occhio sulla nostra tavola, e paragonera il presente pesce co
veri Myctophi insieme effigiati, non potrà fare a meno ehe approvi la separazione da
noi operatane. La diversa sagoma del capo allungato ed acuto, lo squarcio tanto pro-
tratto della bocca, e le pettorali lunghissime, quanto son corte quelle dei Myctophi, ba-
sterebbero a giustificarci. Il nome Lamp any ctus fu da noi composto dal Greco pel genere:
e la presente specie, rara in S-icilia eziandio, ove acquista dimensioni maggiori di qua-
lunque Myctopho, è la sola cbe finora lo componga.
Questo pesce ba il corpo fusiforme molto allungato, piuttosto assottigliato nel suo
terzo posteriore. Il profilo superiore è leggermente convesso dall apice del muso fino
oltre la prima dorsale; da quivi scende bruscamente, e procédé in linea gradalamente
concava. L’ inferiore è convesso leggermente fin sotto le pettorali, dipoi continuasi quasi
intieramente retto. La maggiore altezza, quasi doppia della grossezza trovasi all origine
della dorsale anteriore, ed è compresa quasi sei volte in tulta la lunghezza. 11 capo, un
terzo meno alto ehe lungo, non vi è contenuto cbe quattro volte; la fronte è piana,
quasi niente carenata, e sensibilmente declive; il muso è molto acuto. Gli occhi distano
men di un lor diametro da questo, poco più l ’uno dall’ altro, e ciascuno cape cinque
volte nella lunghezza della testa; in altezza per 6 toccano quasi tanto il superior profilo,
quanto il sottorbitale ; di modo che la regione orbitale è notabilmente ristretta. Le na-
rici apronsi in prossimità degli occhi ; e i doppi rotondi lor fori, il posteriore de quali
è maggiore, si toccano. La bocca squarciasi per tre buoni diametri suddetti, e ciascuno
de’ suoi angoli dista quasi due dall’ occhio: la mandibola è tre volte piu lunga ehe
larga, ed eccede notabilmente la mascella. I denti sono acuti, stipati, piccoli, ina ben
distinti, ed impiantati piuttosto lungo i margini esterni delle mascelle. I pezzi oper-
colari sono eccessivamente obliqui: il margine ascendente del preopercolo è alquanto
incurvo, e quello postico-inferiore si discosta dall’ occbio due volte il suo diametro.
L ’opercolo ha poco distinto l ’angolo superiore, e poco apparente l’incavo ehe gli sta
sotto, il quale è perb molto allungato : l’apertura delle branchie è ampia e quasi trian-
golare. Le squame ben aderenti al corpo sono rotondette e leggermente undulate: quelle
dei fianchi, ov’ è segnata la linea laterale, che è retta, sono appena diverse dalle altre.
L’ano apresi circa la metà del pesce. La pinna dorsale anteriore spicca avanti la me-
tà di esso, esclusane anco la caudale: ha forma quadrilatera, ed è tanto alla quanto è
lunga alla base, la quale uguaglia in lupghezza la maggior altezza del corpo. La posteriore
è piccola, lanceolata, posta più vicino alla prima che all’ origine della coda. Le
pettorali sono strette, acuminate, Ipnghe anco più del capo, e perciö giungono quasi
al termine della prima dorsale. Le ventrali escono più avanti della delta pinna, e sono
lunghe quanto essa. L’anale nasce sotto i tre quarti della detta dorsale, ed estendesi in
modo ehe occupa uno spazio quasi doppio di ciascuno di quelli cbe lascia Ira le ventrali
e la caudale; i suoi raggi più lungbi sono il sesto, il settimo, e l’ottavo. La caudale
è contenuta quattro volte e mezzo nell’ intero pesce, e le punte della sua biforcazione
distano fra loro per quanta è la sua lunghezza.
L’argenteo del corpo è tinto di castagno lurido. Alla base delle pettorali si veggo-
no tre punti lucidi orlati di nero: uno ve ne ba pure circa il quarto anteriore di esse
pinne, un altro verso la metà, e due altri verso il termine: una serie ne parte dalla gola
e va fino alla coda. I pezzi opercolari sono rnetalliçi: il dorso, il disotto delle mascelle
ed il ventre nereggiano alquanto : .l’interno deba bpcca è viojaceo scuro. L ’ iride è ar-
gentina, la pupilla giallognola.
Non rimanghiamo senza sospetto cbe nel descritto animale possa avverarsi lo Scope•
lus Crocodilus del Risso, che da molti estrinseci sembra coincidere con esso, anco per
una tal quai somiglianza con quell’Amfibio cbe gli suggerisse tal nome. Ci siam pero
astenuti dal restituirglielo; perché nella dubbiezza in cui siamo ci parve assai meglio il
godere del certo onore, del quale vqlle esserçi generosQ il diligentissirno professor C occq
nel dedicarcelo.