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MYLIOBATIS ÎVOCTILA
MILIOBATE NOTTOLA
MYUOBATis minimefa s data; rostro arena to j parum porrecto: dentibus lateralibus supra rhom-
beo^quadrangulis utrinque triserialibusj intermediis latissimis rectangularibus unica serie.
AQUILA? Joust. Pise. tab. 9. fig. 8.
( 3 uesto Pesce cartilàgineo é molto affine alla Mjliobatis Aquila, ed è verosimile
Che i Naturalisé Italiani l ’abbiano confuso con quella. I Pescatori della spiaggia Romana
perb ad esso danno esclusiyamente il nome di Nottola che a noi è gioyato imitare,
e serbano per la Mjliobatis Aquila degl’Ittiologi l ’appellazione volgare d'Aquila.
II genere cui spettano ambedue questi Selacj dal Dumeril ebbe il nome di Mjliobatisj
ch’ è quanto dire Razza a macina; e suggeri tal nome la strana conformazione
dei lor denti, che li distingue dal prossimo genere Trjgon e da tutt'i Rajidi rimanenti.
Siffatti denti sono grandi, accozzati strettamente fra loro come gli smalti dun musaico,
o come i mattoni dun payimento senza lasciar intervallo frammezzo, e siccome sono
affatto spianati di sopra yengono a costituire due grandi corpi ossei leyigati, i quali
uno di sopra l ’altro di sotto armano tutto l ’interno della bocca, e per l’aspetto e per
l ’uso ehe hanno destano l ’idea di due macine: anzi doyendo stritolare i cibi si muo-
yonb uno sull’altro a guisa delle macine a mano ehe servono a preparare i colori nelle
officine. In fatti il pezzo inferiore è quasi piano; il superiore inyece è conyesso risen-
titamente, incuryandosi la sua superficie dall’innanzi ail’ indietro. La forma poi dei
denti considerati individualmente è yaria nelle yarie specie. Le altre caratteristiche co-
muni a tutto il genere sono: un capo sporgente fuori del disco formato dalle pinne
pettorali; gli occhi protuberanti; le pinne pettorali molto estese nël senso trasversale;
la coda lunghissima, terete, gracile fino dall’ origine, munita d’un aculeo simile a quello
delle Trigonij ed inoltre fornita yerso la base d’una pinna dorsale piccola, ma assai
ben yisibile. La pelle di questi Ànimali è coriacea, erta, spalmata di muco, affatto liscia
senza scabrosità o spine sia sul corpo, sia sulla coda. Le specie si possono ripartire
in due sottogeneri. Il primo cui spettano quelle dei nostri mari, è segnalato da un
muso intiero, più o meno allungato, col contorno parabolico o semicircolare. A questo
sottogenere applichiamo più. specialmente il nome di Mjliobatis. NelTaltro ehe fu nominate
Rhinoptera dal ch. Kuhl, il muso è diyiso in due lobi breyi ehe possono dirsi.
duplicati, perché al di sotto di essi se ne yeggono due altri.
Un’ indiyiduo della nostra M. Noctula ehe pesaya circa cinque libbre ci ha pre-
sentato le seguenti dimensioni. Lunghezza dalla punta del muso ail’ apice delle yentrali
un piede. Larghezza un piede e mezzo. Altezza yentotto linee. Lunghezza delle pinne
yentrali trentadue linee, larghezza due polliçi. Lunghezza della coda misurata dal