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E x em p la r EpiftoLe EminentiJJîmï Ç a rd ïn a lit Q U lR l t l I a d Eminen-
tijfimum Cardinalem P ro d a ta rium .
I L timoré in cui föno< prefèntemente i Padri
dell’Oratorio diS. Filippo di Verona ,di veder
diftrutta quella loro Congregazioiie come
mi viene rapprefèntato da quefti loro Confratelli
Religiofiffimi di Brefcia ï m’ inferifce ncllanimo
una commiferazione cosl grande verfo i mede-'
fimi , che mi faccio. lecito di fupplicare con it
prefente fbglio viviffimamente V. E .a fargli go-
dere gli effetti della fua Carità, eprotezione. L’
a flare di cui fi tratta, ë già perfettamente noto a
V. E- y e perô fenza fermarmi ad efprimerle le
eircoftanze del medefimo , che meritano la gra-
zia di cui a S. S. fteffà col mezzo di V. E. mi faccio
umilmente intcrceflore, difcendo a dichia-
ra rm i, che quando mai foffe fiffata da N. S. la
rifoluzione di fmembrare da detta Congregazio-
ne di Verona il Bcnefizio incorporato alia me-
defima dalla S. M. di Benedetto XIII, per la con-
venienza di far goder e ad alt ri il fruttato di ef-
fo y ricevero io di buona VOglia 1’aggravio di e-
quivalante penfione fopra il Vefcovàto di Brefcia,
o altra mia Abbazia,afllnchè le bene heen-
ze deftinate da S. S. a tali’‘uno çon la collazione
di detto Bcnefizio, tramutate in proprio mio ag-
graviOy lafcino nel fuo e fiere quella Santa Con-
gregaiione di Prëti delf Oratorio dr Verona
tanto proficua allo Spirituale di quella Città
quanto riefce 1’ altra di Brefcia a quefto mio Popolo
con promuovere il bene delh anime in una
maniera , di cui non faprei abbaftanza ringra-
ziare la DivinaClemenza-E per far conofcere a
V. E. effere quefta mia oflerta un fineer o eflfet-
tö dêlla difpofizione del mio cuore , in quefto
ifteffo ordinario viene da me dato commiffione
al mio Agente di preftar fubito l’affenfoper detta
Penfione- Confeffo a V. E- che avrei fcrupolo
di non dar quella mano , che poffo per impedire
la diftruzione di detta Cafa Religiofa | e Ie ba-
cio per fine le m an i.
D ïV .E .
Brefcia i j . Marzo 1 7 4 1 . ’ e Ohhli[s.m0 Servo
A . M .C a rc k ’ g u i r in i .
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Fraimentum Epiflohe EminentiJJimi C d y d in a lis QU1R 1N I a d
B E N E D 1C T U M X I V S. P .
CHiedo anche poi nellifteflb tempo dalla Sua
paterna Carità qualche mifericordiofo ri-
fleffo alle anguftie,nelle quali firitrovano attual-
mente i Padri Filippini di Verona , che temono
la diftruzione della loro nafcente Congregazio-
n e , quale è 1’ edificazione di quella Ç jttà , niente
meno che di quefta di Brefcia la Cafa del medefimo
Iftituto *, ed. intendo con la prefente lettera
di confermare a V. S. quelf ifteffa offerta, che
prefentai nel decorfo Ordinario al Signpr Cardinale
Pro datario, credendo io molto bene im-
piegata a detto fine una porzione di quelle mu-
nificenze, che riconofco dalle mani generofifii-
* * * * z me