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Il principale de’ due ccnnali ingressi, segnato al n.» 1 della p ianta, inli-oducc alla parte più
cospicua (li questa abitazione destinala al ricevimento cd agli alliiri dei capo di fam iglia, c l’altro
notato al n.° 19 mena alla parte assegnata agli usi interni domestici. Non appena varcato il prim o
ingresso già allo sguardo si offre di chi entra l’am ena prospettiva della prescelta località, e l’elegante
solita distribuzione dc’m cmbri della Casa. E a travci-so d ciratrio, del lablino, e delle circostanti cam ere
nel fondo del perislilio, si scorge una vaghissima fontana incrostata di concliiglic c di musaici di vetro,
la quale lia dato il nome a questa ragguardevole ab ita z io n e '. In late ingresso, fiancheggialo da
due stanzette segnale co’num cri 5 c (ì, che secondo le testim onianze de’vetusti scrittori il vestibolo
formavano delle antiche Case, ove tratlcncx'ansi le persone prim a clic vi fossero ammesse, si scorge
alla d ritta di chi entra la piccola porla con una angusta scaletta che invece di condurre al piano
superiore, menava piuttosto alla dim ora del porlinajo o di allri familiari, perche dalla sua strettezza
non sem bra clic condiir potesse ad un appartam ento, senza tacciare di sconvenevolezza colui che la
immaginò in un cdifizio cotanto elegante c ben riparlilo. Toscano è l’atrio al n .” 5 dipinto di
svariale grottesche con figurine volanti su fondo rosso, delle quali si son delincali alla lav. II una
Baccante ad un Fanno abbracciata cd inlcnli a festevoli danze. La prim a è seminuda nel corpo, così
lascialo da un panno paonazzo clic svolazzando le ricade sullo gam lie, tenendo un pedo o bastone
ricurvo nella sinistra, nel m entre die poggia la desira sulla spalla del Fauno che ha la nebride gittata
sul braccio e siringe nella sua mano la cam pestre siringa; soltil tenia cinge la vaga cliioma dell’una,
e folla corona di edera circonda Tirsiila capelliera dell’ a ltro , formando fra loro il più spiccalo
contrapposto la delicatezza c venustà di form e della Baccante colle roluislc c pronunziale fullezzc
del Fauno, composizione assai pregevole c bene adatta a rallegrare questo priiicipul silo dcll’abilazionc
co’vivissimi movimcnli di g irar festevolmente atto rn o, prim a spinta forse alle danze che si ballano
nelle m oderne brigale. E non dissimile è l’altra coppia in questo stesso atrio dipinta e che da noi
pur si c fatta delincare a lav. V. Qui il Fauno è anche coronalo di ed era, lia una pelle di cap ra.
0 ncliridc clic voglia dirsi, con le due zampe al collo annodata, dietro agli omeri svolazzante, lenendo
la Baccante pel braccio e volta di spaile, p er ottenere anche quelle contrapposizioni clic ncll’idcare
le figure non poco giovano alla bellezza c grazia de’gruppi, c massimamente quando si ha il vantaggio
di mcKcrc in contrasto il dilicalo col robusto stile, le gentili con le ruvido fattezze. La Baccante è
prcs.so che nuda nella persona, poiché un’aurelta leggiera sem bra clic faccia sventolare un soltil m anto
cileslro clic indossa ad armacollo c le scopre la parte dorsale del corpo A ltre grottesche dipinte su
fondi bianchi si veggono nella unica ala dritta n .” 8 di questo atrio , fra le quali am m irar si lasciano
una figura m uliebre alata con putto in braccio cd un serto in una m ano, altra donna panneggiala
stringendo un ramo di palma, forse una vittoria, cd in alto grazioso gruppo di un citaredo cd una
citarista assisi, amcndue inlcnli al suono delle loro armoniose lire. Non manca queslo atrio del solilo
compluvio n .” 4 , avendo a destra una cam era segnala col n.° 7 destinala , come sem bra, a
g uardarob a, p e'd iversi fori trovali all’ intorno dc’m u ri, clic indicano esservi stali altra volta degli
appiccagnoli o sostegni di tavole per reggere cose diverse. Nel lablino n.° 9, fiancheggialo a d ritta
(la una camera per tratlcnim cnlo segnala col n." 10, ed a sinistra da un passaggio di disimpegno
ii.° T l, decoralo di gai dipinti, uccelli c frulla, c animircvoie il grazioso pavimento di musaico, della
elegante c ben eseguila fascia del (piale diamo un particolare, offerendo un varialo c ricco compartimento
alla greca, espresso al n.° 50 della stessa prim a tavola. Ne duole che nulla possiam dire delle laterali
stanze 15, 14 e 1 7, essendo le loro adornczzc logorate dal tempo c dal V ulcano, destino ordinario
(li tanti bei preziosi monumenti che irreparabilm ente vanno perduti.
Segue il peristilio n .” 12 composto di soli due lali di colonne, c su i m uri che ad essi sono
corrispondenti ne slan dipinte ultrcllanlc sim m etricam ente alle vere accomodate, c negli intercolunni
rappresentati si veggono diversi paesi trattali con molla spontaneità ed intelligenza.
Abbiamo divisato di qui ri|)ro(iiirrc per la tav. IV tutto l’ aggiustamento archilcltonico di una
parte dello intercolunnio col più conservalo paesaggio, che nc presenta una cam pestre abitazione,
nella quale ò espressa una scena a quel cbc sem bra im portantissima. Veggonsi in essa arlislam enlc
aggruppate eimiue figure, fra le (piali due donne assise: l’una sta in allo di affidare ad un uomo
PomvRjiinl ccl pruoisno quasi cl In questa wml-dIssepcUa
nella lm|.orUnleo|icr:
c della csnvcnlcaiaco
IlasirliiBa. cosi denon
losco Dorbonlcojil clic e
n Macco, della cderacce et
la ninfa di questo nome
CASA DETTA DELLA SECONDA FONTANA 3
che le s 'ie c h in . c prolcnilc le m ani, il faiicM o cli'essa di buon grado gli porge; l'allra è iolcnla a
questo allo islcsso; o i circoslanii con meraviglia nc osservano il compimonlo; come del p a n presa
d-ammirazione è espressa u n , figura m uliebre nel lim ilarc di una casa contigua a quesla dim ora, elevando
il pollice della sinistra presso del naso in alto di misterioso dileggiamento. Fuor, di quest'ultim a sono
osscrnibili duo simulacri sorretti da comune piedistallo, a fianco del quale un lungo aratro e collocalo
col vom ere posato a te rra , ed il giogo nell’alto, da cui pendono le due corde per attaccarlo al collo
dc’buoi. Diversi animali domestici e villerceei, come cani, majali c capre, compiono il davanti d, questo
bel quadro. . „
Non ordinario sem bra il subbiclto di quesla scena; dappoiché gli astanti alleggiali lutti alla sorpresa,
e la caratteristica figura dell’ uomo clic riceve il fanciullo l’ idea risvegliano della nascita di (lualche
prim itivo eroe rom ano, seppur non voglia supporsi rappresentalo qualche altro avvenimculo parlicoiare
di famiglia, al (lualc potrebbe far cenno il gesto della donna stante col pollice della sinistra elevata
presso del naso. E qui ripetiam o ciò che più volle si è osservalo nella publilicazione del Beai Museti
Borbonico, che gli artefici pompojani nelle loro composizioni soventemente prendevano a modello i
più rinomati tipi greci, come a noi sem bra che in questo rincontro siensi non poco guardali g ly u tic li.
tipi della nascita di Bacco clic vien consegnalo a Mercurio da Lcucotoc per affidarlo alle Ninfe Cadnicc.
Ed osserviamo ancora in ((ueslo bel dipinto non ¡sgradevole prospettiva, scevra di quella confusione
(li linee che spesso nella massima parte delle pompejane pitture s’ incontra: la (jual confusione ha
indotto sconsideratamente a far credere a m olli, che gli antichi ignorassero la prospettiva lineare,
senza por mente che V iiruvio ricorda i principi radicali di quest’arte, d d pari che i trattati che ni
allora se nc conoscevano *: la negligenza quindi che sovente scorgesi in tal genere di pittura è d’allribuii-si
non già ad ignoranza degli antichi m aestri, ma bensì a ([uc’mezzani pittori clic le pompcjanc prospettive
dipingevano, le quali a dir vero non mancano di spirito, di prontezza di esecuzione, c di una perizia
(li prospettiva aerea, da sapere così bene a>-xicinare cd allontanar gli oggetti compresi nelle loro vivaci
composizioni.
Altro dipinto presso che della stessa dimensione offre il porto dì un’isolclta con diverse navi
all’ancora, un cdifizio rotondo, cd un ponte cui si ascende per una scala falla a Icvalojo che congiunge
questa isolctta al vicino continente, galleggiando sul davanti una barca a due rem i con la vela spiegata
non di forma alla latina, m a simile piuttosto alle nostre barche pcsclicrcccc : vedonsi dippiù di lato
a (luesto edificio rotondo vari pescatori inlcnli lutti a pescare. All’estrem o dell’ atrio scorgesi altro
quad ro , in cui è espresso un uomo a cavallo con cappello acum inato simile a’cappelli che a di
nostri usano i cam pagnuoli, seguito da un grande m astino, che chiude la composizione di questo
bel dipinto. E qui nel mezzo dello intercolunnio ch’c dirim petto al principale ingresso, come
dapprim a abbiam notalo, è costruita la fontana a forma di edicola con nicchia c fastigio, ornata tiilla
di vari comiiarlim enti di musaico screziali di concliiglic ed allre eleganti ben convenienti adornczzc,
come si possono osservare nella tav. Ili che quesla vaghissima fonte ci presenta. Qui tu vedi nel fastigio,
0 tim pano che voglia dirsi, le comici di vari crostacei com poste, c nel mezzo lavorata a musaico
u na candida colomba che lia beccalo da im’apcrla cassctlina e cavato fuori uno stelo ritorto cd in
parie in parte di foglie acquatiche rivestito; idea attinia a ([uel clic sem bra chill’ovvio subbicLlo delle
colombe che beccando in una scatolina cavan fuori degli aurei m onili di perle contesti osscrvansi
più sotto negli spazi della parte circolare della nicchia guizzar due delfini, su dc’iiuali volteggia uno stelo
di pianta m arina, come puro ravvisi due piccoli uccelli sulla cima degli ornali de’pilaslri che sostengono
le imposte della nicchia, restando appagala lo sguardo ncll’ammii-arc fra rabeschi della cona la mezza
ligura posta in cciUro radiata di foglie acciuatichc, c liilta la parte concava della nicchia dissem inata
à i fregi di consimili produzioni. A ravvivare sì grato lax'orio sta nel centro incastrala una masclicra
scenica fiancheggiata da due lortorcllc, dalla bocca spalancata delia (piale sgorgava un getto di
acqua clic andava ad alim cularc la sottoposta vasca sem icircolare, nel cui mezzo su plinto rotondo
crgcvasi uu putto di bronzo con uu braccio alzalo, abbracciando con l'altro un’oca ad ali aperte, clic
parim ente dal suo becco cmcUcva un zampillo di lim pid’acipia. Non dissimile da (picsto putto diversi
altri nc furono rinvonuti in Ercolano destinali tulli ad oruamcnlo di una fontana; c le cose all'uopo
notate da’dotli Accademici Ercolanosi servir possono anche di eletto commentario a questa figurina, la
quale qui ricorda che i geni dc’fìumi c delle fonti soleansi rapprcsenUir dagli antielii arleiici sotto li-
forme di vaghi giovanetti
. VIA AfiiiA „r,ftaiano dal su« IH>. VII liarla .11 tra .ueniosi Xi-tmce , • Va.« la «ccolla dagli affrcscW « de' mnsaiai «a
iH iirospplilvalineare,tpirla
ira clic ehUmaeeiem
oerllocdAnassagora cite la’sciirono ira
ra dc’pnuaiid radlc.’iU di qucsf arle, del pumo oloidi
oruin, c del punió di dislania che railio'um eitensio '
di Anilchiüi di
llania di quesll pulii col pullo potnprjano si irova pure
Iranno udla socaniira della lesta, ed 11 quale, secoodo rie