,ì CASERMA DEI GLADIATORI
lllcliiamiamo p.irc Eallcnzionc sopra il bracciolo, cbc pcbbllcblomo ( Tov. V lig. S ) “ . Esso ci
prcscino la immagine cicli'arm alo Pallmlc, c fra molli oriiamciili a puniiiii due piillc, uno de'(piale
solleva un elm o, l’allro un oggetto incerto.
Bellissimo è il rraumicnlalo b.allco, di coi riportiam o il disegno ( Tav. IV llg. 9 ) " , Esso ci ilislinlo
io Cloe icczzì aclorni di rosoni o ili tre prolomi o busli. 11 prim o di lalc bccsli rappresocela ocl Siicelo,
cbo colla sinislra iciaiio fa il gcslo ilcllc corno, gli allri duo busli rapprcsccilacio una Racconlc od mi
Mercurio. Su t|tccs(c dìITcreuli ilgurc noi rim aiidiamo .a ciò cbc scrissero i'Avclliiio“ , cd i dolli Accculcmici
Ercolancsi, che prim a nc làvcllarono *®.
Abbiamo ancora riportato (Tav. IV ii. 10) un parazonio m ancante del manico, c (T av. IV n. i l )
un manico di alleo parazonio elegantem ente conformalo a lesta di a<pnla ” , c ( Tav. IV n. 7 ) un
frammento singolarissimo di lorica tutta composta di pezzelli di ossa bucati a forma di squ am e".
Resta a dir qualclic cosa delle varie specie di scudi. Si noti pria d’ogni allro io scudo rotondo da
noi riferito (T av. IV n. 4 ) , ove scorgi rami con foglie, c nel mezzo la lesta gorgonica” . Tiù im portanti
sono da ripularc gli allri due arnesi, che servivano alla difc.sa della faccia c del collo, poggiandosi
sulla spalla. In uno di essi scorgi ad ornam ento la protom c di Alcide c duo allre prolom i di alali
Amorini. N ell'altro è fralle onde un delfino, d ie si avviticchia ad un trid en te, c poi altri simboli
m arittim i un granchio, un limone cd un’ ancora ( Tav. IV n. 1, 2 ) ” . A ppartiene alla medesima
categoria un oggetto della slcssa form a, ma di più piccole dimensioni, sul quale si vede la corona la
palma il gUadio ed il tridente. Esso pende da una catenella, a cui è p ur sospesa una tabella con
•sporgenze laterali a coda di rondine, s e cu riela ta , nella quale è incisa la iscrizione RET SECVNDl al
disopra della corona e della palma ( Tav. IV n. 5 ) Evidenlcmciile il gladio ed il tridente accmmano
a quel genere di gladiatori, clic venivano appellali r e lia r ii, c la palma c la corona, simboli di vittoria,
alludono al superar nelle gare de’gladialorii comballimciili. Siccliò l’oggetto in parola riputar si potrebbe
votivo, destinalo ad esser sospeso a qualche sacello, ovvero offerto in dono ad un gladialorc come
m eritalo distintivo del suo valore.
È notevole cbc tulle queste arm ature sono di grandi proporzioni, c nella massima parte fregiate
di figure cd ornam enti svariali, per modo clic apparisce essere destinale non a m ilitari serie ballagiie,
ma sibbenc a pugne di p a ra la , ed a spcllacoio popolare. Queslo è appunto il caso de’ gladialori : c
perciò ricorre tosto il pensiero alle gladiatorie g are, cbc servivano di gradilo spettacolo ai Pompcjani
nel foro c principalmente nel loro anfiteatro.
II non aver rivolto 1’ attenzione a questa considerazione trasse un dotto archeologo a dichiarare
clic uno di questi elmi tanto aceuralamcnlc lavorali fosse offerto ad un guerriero trionfatore di barliare
nazioni Ma l’ accuratezza cd eleganza del lavoro c degli o rn am e n ti, comune a quasi tulle le
arm ature ritrovale nella C aserm a, allontana la idea da una lalc conclusione; c la richiam a invece
alle ornale arm i de’ gladiatori.
E qui mi piiicc di nolarc che molti anni fa il signor Luigi Caterino, illuslrando una delle ocrcc
venute fuori dall’edifizio, di che discorriamo, manifestò il sospetto che servir potesse ad un gladialorc” :
i! che sia qui dello p er rendere a ciascuno il m erito clic gli compclc.
L’ uso però di tulle le arm i gladiatorie rinvenute nella Caserma si chiarisce assai meglio dal
gladiatorio g a le ro , che serviva a difesa della spalla e della faccia. Quesla arm atura fu ampiamente
illustrala dal eli. G a rru c c i", il quale coniro la opinione di altri dolli archeologi dimostrò non poter
quella specie di scudetto riferirsi alle regolari m ilizie, invece doversi assolulam cnlc riconoscere per
l'arnia difensiva de’gladialori detta galerus. Noi rimandiamo i lettori a quella dotta discussione, dalla
quale sorge evidente la conclusione che le arm i tutte ritrovate nella Caserma sono arm i gladiatorie.
Tali sono ccrlam cnlc i varii pugnali, de'quali fanno m enzione i giornali degli scavi, c segnalamenle
quello che vicu descritto colle seguenti parole: « im pezzo di ferro, clic pare un’alabarda o coltellaccio »,
nel quale noi riconosciamo Yen sis fa lcatus dc’ T reci, che pur comparisce nc’ di]iiiUi g ladialorii, dei
quali dicemmo di sopra
Un ullimo fatto m erita di esser qui ram m entato; cd è la scoperta di due elmi di argento, di cui
parla il giornale degli scavi, ma che però non esistono nel musco Nazionale.
i. con la illusifiilonò dcli’ATelllno.
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Noi non sappiamo se ii m etallo fosse p er equivoco determ inalo siccome argento: quel eli’è certo
si è che molli anni addietro si additavano alcuni elmi di quel nobile metallo fregiati di figure e di
ornam cnli, elic dicevansi appartenere ad una privala raccolta. In confronlo di questi m onum enti, noi
ricordiamo un passaggio di A rlcm idoro, ove si parla di un gladiatore m unito di argentee arm ature
ixXott ifyvfiui (Oìioirocr. Il, 55).
Dalla descrizione dell’edilìzio e dalle esposte considerazioni si desum e facilmente la verità di ciò
che sin dal principio annunziammo, essere cioè questa pubblica fabbrica una Caserma di gladiatori, 0 dir
vuoisi uu lu d u s g la d ia lo riu s. La distribuzione delle varie ccllcLle dimostra clic molte persone raccoglievaiisi
in quello slabilimciUo: c ciò si rileva eziandio, come notam m o, dall'orologio solare, c da alcune specie
di vasi in lal num ero da provare che servissero all’uso di numerosa m oltitudine di gente. Le armi ed
1 dipinli irofei ci additano che quella gente fosse dedicata alle pugne: c correva subito il pensiero ad
una Caserma di soldati. Però una più esalta osservazione sulla qualità di quelle armi, sul loro accurato
lavoro e sui loro singolari fregi; la comparsa del gladiatorio g a le ro , e dcll’ensis fa lc a tu s , dimostrano
clic gladiatori non già soldati si ospitassero in quella Caserma. Nè a questa spiegazione opponcvansi
i ferrei cep p i, ritrovali in una p rig ion e, cbc possono riportarsi ad una condanna di gladialori. A
lutto ciò si aggiunga d ie le iscrizioni grafiìle sulle colonne d d portico, cd in allri sili dello cdifizio,
sono in gran parte gladiatorie, c perciò accennano a n d i’csso alla classe di persone, che ivi dimoravano.
O G G E T T I D I V E R S I
RINVE.NUTI NELLA C.VSERMA DEI GLxYDIATORl
)I xnCEXTO E U OGGETTI PREZIOSI
Duo tazze di argcnlo sollilissimc lavorale a guisa di conidiigUe,
Un disco con orlo, aoclie di argenlo. Non si rileva la precisa
dolerminaeionc di (jiicslo oggello.
Riporlimno qui la descrizione di un complicalo giojcUo, die
più non csislo nel Musco .Nazionale, ovo forse uon vcnoe giammai
collocalo.
Un cammeo di oncc 3 7. diamclro: d un niccolo c le parli
a rilievo sono bianclio. Rapprcscnla una lesta di uomo coronala di
alloro, di mezz’oncia di riiicvo, che si riconosco essere vm ritrailo.
Quesla pietra è incns.«ala in niclallo ; parlicolare lega, di cui non si
dclcrmiiia la nalura; roslano uuilc alcune fronde, od al di solto vi
0 quasi un gambo dello sicsso metallo, di once S, unilo ad altri
pezzi, che non possono ben dislingucrsi, per essere lutli ricoperti di
lerra. Scmbr.ino npparlcncre all’ornamenlo del dello cammeo gli
allri oggcili che seguono. Una pielra circolare di coloro oscuro
londeulo al nero, con alcuno listo elio formano un occhio, legala
0011 un ccrdiio di niolnllo sotlo del quale c ima sbarra che lo cingo
fermala da qualche inislnra — un velro lurrliino di formu ovale,
con mi poco di mclallo — un' allra gomma, forse pasta viirca, di
coloro azzurro, 0 della medesima forma ovale, con incassatura di
iiielalio —un vetro di forma circolare, di color bianchiccio tendenle
al giallo 0 con alcune macchie bigie, con cassa di mclalio — un
olivo simile pezzo con mclallo unito — 50 grani di velro varii
massi di lerra ripieni di una quanlilà di Instrncco sollilissimo di
mclallo, cho cosliluiscono quasi do’ fiori — ima qumitilù di simili
l.TSlrucce intagliale n guisa di fraudi c di erbe. Tulli questi pezzi,
che sono di un mclallo formalo di parlicohiro lega , insieme con le
gemme 0 cu’velri, coslituiseono l'ornalo del cammeo, secondo clic si
0 pollilo conoscere nel cavarsi, non essendo stalo possibile di cslrario
lullo iiilrro, imchè mescolalo frulla terra ch'ora pure lenacissiraa.
Un monile di oro formalo da una catenoUa, e da dodici piccoli
smeraldi, con uneiocllo nella estrcmilù, c con piccolo anello, per
sospeodervi forse qualche gemma.
Jncllo di oro con cerchio mollo grosso, nel qualo è incassala
una piccola pietra verde di forma quadrala.
Allro anello anche di oro, con pieirn rossa di forma ovale, elio
si reputa una granala, nella quale sono incisi duo cavalli od un
uomo, cd innanzi a questo è inlaglialo in allo una piccola figura
dielro i cavalli.
Altro anello con pielra siiuilc alla prccodenlo, in cui è inciso
un gallo, cd innanzi a questo ima spiga di grano.
Due orecchini conformali a segmento di sfora, e nella parto
inferiore un globello; nella parie poslorioro c lo spillone por adallarli
alle orecchie.
Duo braccialctli, formati ciascuno da una Insita d'oro, che
ripiegala ncll'inlerno del braccialcllo forava quasi un cilindro.
Altro anello dì oro, con pielra ovale di color violaceo, nella
quale ù iniagliala una figura d’uomo nudo, cho si appoggia ad una
colonna, e clic porta colla mano destra un disco, 0 canestro, come
pare, con frulla, c con la desira un pastorale pedo.
Altro anello di oro, con pielra vcide, quasi rellangoiarc.
Allro anello di oro, conformalo a guisa di un serpo.
Una quanlilà di laslrucce, simili n quello innanzi ricordale 0
che si trovarono col cammeo, Inllc indoralo 0 solidi corno l'orpello.
Questi pezzi si trovarono liilli ammassali con terra dum, e non fu
possibile inlondoro (¡ual cosa fossero.
Insieme con questo laminelle si Irovarono dicci pietre, 0 pasle,
del color deirnmhra, ciascuna dello quali ó circolare colla faccia
superiore convessa : c tulle sono legale in bronzo , avendo dalla
parlo poslorioro un cliiodo. Cosliluivano forse bullae deslinale ad
ornamenlo di qualche piccolo mobile. Sono puro da riferire allo
slosso lo seguenti piclre; ue grano di volto lullo slrialo—un grano