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4 CASA 1)1 M. LUCREZIO
o.salla descrizione. -Voi ci liiiiileremo a riportarne in nota ciò clic ne scrisse il cav. Avellino, qoaiKio
i dipinti erano meglio conservali di quello clic al pre.ieiUe si veggono
La sinislra pai-ctc dell’atrio ha presso che ripetuti gli stessi dipinti, che nella desira si osservano,
collocali in corrispondenza: se non che nc sono variali i colori. Gli altri pochi dipinti che sono ncH’atrio
hanno zoccolo c decorazioni uniforiiii a’già descrilli, nc m osirauo particolare importanza
Subito dopo l’ingresso vedesi aderente al m uro a destra una bellissima ara , la (|uale teneva il
luogo del più semplice larario { L a r a r in m ) , solilo a trovarsi negli alrii. È questa di fabbrica con
inlonico dipinlo ad imitazione di giallo antico, ed in ciascuno de’due lali è effigiala una corona. Eravi
di sopra una graziosa cornicelta di stucco intagliato, con ornam cnli di fiori di loto, di aquilctle, e di
ligure um ane, ora inleram entc caduti. Sull’ara vedcvansi collocate due colonnelle, c tra esse una nicciiia
dipinta di rosso, incavala nel m uro, con ornamcnli di ligure di animali di stucco a rilievo, situale in
differenti zone, c sopra fondi di diversi colori. Non si sono rinvenute le immagini dc’domcslici numi,
che su queH’ara di famiglia venivano onorali con inccaso, e con sacre offerte.
L’atrio ha due cubicoli ed un’n/o p er ciascun lalo, c nel fondo c il tabiino. Di queste iliiTcrcnli stanze
M'iiianio a discorrere partitam cnie.
P R IM O C U B IC O L O A D E S T R A
11 pavimcnlo è eli lastrico con ro rn am enlo di pezzetti di m arm o di differenti colori. N e'm uri è
uno zoccolo giallo, con graziosi rabeschi. La p ard o destra offre Ira’rabesclii un’alata figura stante sopra
di una mensola, con galea nella destra c scudo nella sinistra. Vedesi poi un quadretto rappresentante
Endimione, piuttosto che Cefalo ovvero O rione, sedente colla clamide distesa sulle sue gambe. Egli
abbassa alquanto il capo adorno di diadema, e poggia la destra sui sasso ove siede, cd a cui è pure
inclinalo un giavellotto ; gli giace da presso il cane in alto di latrare. Nel fondo è un edificio, che
sem bra sepolcrale, cd a sinistra appare in alto la bicorne luna con puntini nel mezzo, quasi per indicare
un astro D.ill’allro lato di questo quadretto scorgesi un’altra figura alala giovanile, con galea erislala
c clam ide: essa sta sopra una mensola, e tiene colla dc.slra uno scudo cd im’asta. La parte di questa
destra parete, superiore alla zona innanzi descritta, ritirasi alquanto indentro continuando però in
essa la decorazione dei rabeschi, fra’quali sono due m aschere con capellatura elevala sulla fronte, che va
poi di.scendendo da’ due iati Più sopra in una specie di edicola è una figura femminile stan te, in
lunga veste, che lascia nudo il destro braccio: questa volgesi alquanto a sinistra, lenendo colla desira
ima clava, e colla manca un altro oggetto, cbc non ben si distingue, per essere quasi interam ente
distrutto. Il cav. Avellino non esita a ricono.sccrc in questa ligura la Musa della tragedia **: nella quale
idea potrebbe credersi clic l’altro simbolo ora perduto fosse o una face, o una spada, o anche una
tragica m aschera. Nel m uro di fronte è parim enti lo stesso fondo bianco con decorazione di rabeschi
c di architetture, fralle quali si nolano scudi inclinati, c tenuti fermi p er mezzo di un laccio Nei
mezzo c un quadretto ritraente il ripetuto gruppo di Achille con la lira presso il Centauro Chii'one
A’duc iati sono duo figure aiate poggianti sopra mensole: sono entram be vestite di clamide, ed iianno
il capo coverto di galea ornala di alla c lunga cristo, a foggia di p in n a . Uua di esse tien colla destra
un nuairupcde. E non
uno sofie i i foglio 0.11
Q oesiidutibie/uül ripiireseni:
. i , e ò li aio ul.ao cheIle;o urn. à
efaloveOIMInervinl mon. in«J. o
me, dell: qunII l'eslerna è oro iu di conlicolf
no onlnmlio congiunto do un pluteo con moselicro so
I delie, locor esse reiioogolari, son collocato In BOd.
ngbi, nel quale bnnno a bassorlliceo una lesto barba)
1,1 plntoo oc
i elllgloli un
lue 01 price lose colonne congiunto
Un bruissimo fronloie rò ilirl
00 collociil Trlignl, cbe guidano un ippoc-impo, o allro moslro mat
ole cbe uno de’Triloni |iar cbe lenga una serpe cloui al destro suo b r
opo la srconda porla cbe Irovisl lo quesla desira parile, coiilioui in
loccolo, c sopra la slessa deoorialone di capricciosa arcWlellura i «
sa una donna di proDIo , cbe sembra lermlnarc a foggia di erma , c
Itoonc, che eguaimcnic sedalo sopra di un sasso , c col suo cane acconlo, si
sserva sopra un bellissimo vaso dlploio: vedi I diali tnon.>ud. di ftoroi» lav. XIV
1 ivi lo lllaairasloni a pag. S5 o segg.
“ Questa risega d d mura non forma alcuna rcgolarlin col dipinto ; cJ i di
ssertare come gli anllebl obbllgitl da qualche elrcosbnza di solldlia ad Ingrossare
maro nella pirle soilopasla , non no trassero partito otll.t decorazione di osso ,
IU fecero si d ie II dipinio non segaon.lo nlfulio qursla risega formasse ciirlimla
un quello della parete opposta «criloalc lo lulla la sua lungborca.
“ Vedi slmili niascbeie nella cluiti opero drl W ksrler nialtrgii. In«. V.
1 quellcde’sussogurnll.C siala io parto pubblicala dal Pilkroor gicra.cU. p. IG. Non
e*e omettorsl di osservare ohe cl fornisce questo .Ircoraelonc un confronlo a quel
rcCcnlauri In
a.cooclimenic C accompagnalo da un ca
solessero essi prender dlleito dello cacce
I, c ciascuno di essi assai
<1 quanto n dolio do’poell
CASA DI M. LU CREZIO
la spada da cui pende il cingolo, c poggia la sinislra sullo scudo, ch’ è eretto sul suolo: l’ altra ha
pendente al fianco ìl parazonio, ed ha la drilla elevata sull’asta poggiata al suolo, tenendo nei sinistro
braceio lo scudo. Net seguente m uro è lo zoccolo medesimo ornalo di v asi, di Pegasi di capricciose
forme, di festoni, di corno con bende, e di altri rabeschi. Nel campo superiore, decorato a somiglianza
degli altri m uri , vedi fra varii ornam enti diversi una m aschera barbala silenica sotto una specie di
ombrella. Nel mezzo è un quadretto con una Ninfa fralle onde (forse Teli), cbe tiene colla dritta un
lembo del velo svolazzante ad arco sul capo di lei, e cinge col manco braccio il collo di un toro marino
Anche qui sono a’due lati due figure giovanili cd alate, con clamide, e senza galea, poggianti sopra
una m ensola, e recando guerrieri arnesi; la prima tiene colla sinistra lo scudo, cd un’asta traversa;
la seconda tiene colla destra l’asta poggiata al suolo, e colla sinislra lo scudo. Traile decorazioni del
muro superiore, simili a quelle della parete che gli è rimpcUo, vedi del pari somiglianti m aschere; c sopra
di esse pure in una edicola scorgi una figura m uliebre di fronte con chioma discinta, c cadente sugli
omeri; ha lunga veste senza maniche, e mantello che avviluppandosi in parte sulle braccia nc discende
in faida. Questa figura appoggia al suolo colla destra un bastono ric urvo , e tiene colla sinistra una
maschera. Non può dubitarsi, siccome Avellino nc fa la osservazione, che debba in questo personaggio
ravvisarsi T alia, la Musa della Com m edia, In quale insieme colla Musa della Tragedia, o Melpomene
innanzi descritta, si trova in relazione colle m aschere sceniche lo quali si ripetono in queslo cubicolo.
Sono assai notevoli gli ornam enti guerreschi su tutte le pareti sopra descritte; per modo che il
sig. Falkener osserva che potrebbe chiamarsi la Camera d i Marte
Al clic mi piace di aggiungere che questa m arziale decorazione non fu senza disegno trascella
per un sacerdote di Marie, l'iam e n M a rtis, della (¡uale carica era rivestilo il proprietario della casa,
siccome vedrem o fra poco
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U ri
S E C O N D O C E B IC O L O A D E S T R A
Aveva questo una porla ad unica im posta: le pareti veggonsi fregiate di graziosi dipinti Nel
m uro, in cui è la porla, vedi un alato Amorino con clamide svolazzante, clic tiene una cesta cd un
grappolo d’uva. Nell’altro a destra sono svariali fregi, tra’quali un’alata Sfinge, ed un ippocampo fra
due delfini. O ltre varii Amorini in diverse attitudini e con differenti simboli , quali sono il ped o c
l’asta, la tenia ed il piattello, scorgi im a donna con lepre, e con cesto pieno, come sem bra, di frutta,
in allusione forse alle cacce cd all’Autunno. Sono poi tre quadretti nella parete m edesim a: il prim o
Cl presenta un Amore con p e d o , e panierino presso un’a ra , cd un quadrupede, forse una scimmia,
che solleva la zampa verso queslo recipiente: il secondo ci offre una V enere, o una m arina Ninfa,
sedente fralle onde sul dorso di un delfino la quale tien colla sinistra un ventaglio a foggia di foglia
di edera: finalmente nel terzo quadretto c un’ara con statuetta o erm a, ed innanzi una Psiche stendendo
am be le braccia ad un leone seduto su’picdi di dietro.
Non m eno bello è il muro di fron te, ove simile decorazione si osserva; con augelli, ippocampi,
delfini, c capricciose architetture. Vedi campiti in aria due Satiri, uno de’quali ha colla d estra sospeso
un cuprcllo, c colla sinislra innalza sull’omero un grosso x'aso pieno di foglie; l’altro ha il pedo, cd è
in atto di appoggiar sulla spalla un vaso.
Nel quadrello medio è il rarissim o soggetto di Ciparisso, che comparisce per la seconda volta in
Pompei. Il giovinetto am ato da Apollo è nudo, e siede sopra un pogginolo: la clamide si distende sul
destro braccio c sulle ginocchia: dietro è un edilizio, dopo del quale p ar che si veggia una stole. Vedesi
accanto al pogginolo la sacra cerva di Apollo, con aurea collana
E notevole clic non comparisce presso il giovinetto il cipresso, in cui fu cangialo nò sulla testa
di lui vedesi indicata In melamorfesi; le quali due particolarità sono visibili nell’altro quadro pompejano
anticam ente conosciuto.
A i
ro Avolllno e una crudltUaluia mriuorla, u propoallo dal primo dipinlo p rosai. M
imilc osscrvaxlonc prou s Avellino bull. cfr. p. I03 noi. I.
salto doseriiione presso Avellino bull, al. p. 5 o seg.
lal Ealkener, o dui Drclil. cbo videro 11 dipinlo. quando era meglio
deiniio non apparisce.
a Ilei corvo s.icro lu mooeiedi Canlonia vedili dotiIssIiuoCavedonl
Ju cggrii pgrainhlal Impressa a Parigi In queslo medesli
nuovanientolMuslralapaB.CJGcseK. U ale- Laiardcita
per quel clic spella al cervo sacro ad Apollo pagina 21
eli. Draun bull. Ml'Isi. («13 p- 01, 55 ricordarono le os
noi richiamalo nella noia prcccdcmo. Non vorremmo pi
la spiegaiiooe clic la Ogiira pcrcoiciito col ramo nell
azioni del Covedoul da
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