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4 CASEM U DEI GLADIATORI
l’altra upiHculiis I; la quale sem bra accennare ad un piccolo cinghiale, se pure non accenni al pesce
di quella medesima denominazione.
T ra’ graffiti gladialorii bellissimo è questo riporlato dal de Murr
MANSVETVS PROVOCATOR
VICTOR VIINERI PAR
MAJI FlIRIIT
Ed è ben conosciuto ciic i p m ‘oc«iom cosliluivano una certa classe di gladialori, clic Irovansi
messi in opposizione a’ Samniles. È degno di ricordo da ullimo un celebre graffito, eh’ è ancora ben
conservato, e che qui riportiamo secondo la nostra lezione.
V ili. K. FEllR. II. ClIIr V
TABVLAS. POSITAS
IN MVSCARIO
CC. V. XXX. ”
TABVLIl CONSILl ”
Ci sfugge il vero senso di questa iscrizione. Si è però da essa ricavato che mu sca r ium fosse un
armadio destinato a custodire pubblici o privati registri { lu b u ìa e ) , perchè non venissero macchiali
didle mosche; traendone argomento dall’analoga denom inazione di jnoscrtiwo/e, che gl’italiani dauno a
simili arnesi. Del resto rimane ignoto quali fossero questi registri ( tabulas posilus in niuscario ),
Sembra probabile d ie fossero le stesse tabukie consi/n,siccome ha opinalo il Garrucci: resterà pertanto
come una semplice conghictlura ia idea dello stesso mio eh. collega, che il c o nsilhim appartenesse
alla scuola de’ gladiatori.
Si osservano alcune tracce di allri graffili caratteri c segni, ed altre figure gladiatorie ” , m a in
quanlo a’ caratteri sono resi tanto incerti che non può presentarsene una sicura lezione.
Di non m inore im portanza sono da riputare i program m i, che furono letti in questo cdifizio, cd
aìeuiii de’ quali tuttavia si conservano. Oltre quelli da noi sopra riferiti , noterem o che in ima dello
stanze fu letto G, MECAENzVTlS” : c non c fuor di luogo il pensare che volle accennarsi all’ amico
di A ugusto, tanto celebre per la protezione che accordava a’ più begl’ingegni di qucll’aiirco secolo.
Sul muro esterno della principale entrata Icggevasi questo bellissimo program m a di rosso
MALAE ---------
TE R T IO L E ---------
A.MPL1ATI • 11(1) FAMIL(IA) GLAD • PVGN
PO(MP) • K • MAIS • VENAT ■ SPARS • ET • VEL • ER lorivs • orbis ■ desideiuvm
MV.\- • • • M • VIÌIQ
CVJi • p o .m p il(i)o m . ( l ) • KORT V «A ro
È l’annunzio di una pugna cbc làr si doveva il prim o giorno di maggio dalla famiglia gladiatoria
di N. FesLo A m pliato, prevenendosi che vi sarebbero cacce dì fie re , donativi agli spc lfalo ri, e che
l’anfiteatro sarebbe coverto dal velario In allro insigne program m a, nella occasione della dedica
di un’ara alla Pazzia (AMENTIAE) fatta da Gn. Nigidio Maio, si annunzia una pugna gladiatoria con
cacce di fiere e velario Nello stesso silo leggevasi l’annunzio della pugna c delle cacce col velario,
in cui prcscnlavasl a d ar lo spettacolo la famiglia gladialoria di N. Po|iidio Rufo » . Oltre alcuni
fram menti di gladiatorie iscrizioni " , leggevasi una acclamazione allo stesso Popidio Rufo, cd agli allri
difensori della Pompcjana colonia” : un altro program m a era concernente ad un edile c (inalmcnlc in
altro un lal P er en n im is mandava pubblicamente i suoi .saluti a' suoi compagni di servii condizione ».
lu orlogriini
M colonna la Toce PROVOCATOR, oh
lina riga leggesi presso l’Orelll Vili
le llu rr ed 11 Gsrtueei leggono In lini
I aggiunge pure NOTISSimnm. Divers
. CCCC. X X X (v iu jjio p .
31 Questa parte del graffito i alata pure da n e verlllcau : c Io mio In
confrontano oon quella del ob. Carniocl ( pi. XI n. 6 pag, 70).
3» DI quesil graffili si parla nella DiiirrM. imgog. p. 81 , ove si noi
parlicolarmenle II Irldcnlc.
33 cosi si esprime il giornale ilrgli siavi; « In una s la n » ordinariam
dipitila t caduto ITnlonlco, apparendone allro di sotto con rosse ligure di ca
ne lo rosso C. MAECEXATIS a. E nc
0 scambio del dittongo jirovonga da po
lo spicgaalonc del cb. Carrucol nel B
ri programmi gladlulorll pubblicali nella slessa tavola nona fossero prc
lo stesso edilizio. II giornale drgll scavi riporla prima del progri
piJIo la parola l'OMPElS In grandi lettere di nero. 37 ACTAU- FAMII. . Cl. . . . In n e ro GVTTA POMEIAS Si
lel gloraalc degli scavi.
:iVXIARtaVS=Ar.ll. I. Coal nel giornale degli scavi. Pare
ih, X III,n. 5, ove si legga M 'arilE llO
d | t J I
m
CASERMA DEI GLADIATORI 5
Rimane ad accennar brevem ente alcuna cosa degli oggetti, d ie rilrovaronsi in questo cdifizio;
non già die vogliamo qui darne un compiuto elenco, il che sarà poco appresso eseguito, m a vogliamo
ridiiam ar l’allcnzioiic sopra taluni di essi, clic dar possono alcuna luce sulla destinazione del m onumento.
Ed in prim a, avvertiamo clic tra’differenti vasi di uso, furono ritrovale circa ottanta piccole
lazze di terracolla: il qua! ritrovam ento sem pre più conferma d ie l’edifizio di cui trattiam o serviva
a contenere un certo numero di persone, per ic quali cran destinale quelle piccole lazze.
Alla medesima idea va riferito l’orologio solare, clic si m ostra opportuno p er qualunque sito,
ove sia necessario regolare operazioni cd esercizi secondo un dato orario. Ed è per questo medesimo
motivo d ie si vedeva l’orologio solare con osca iscrizione nelle nuove lerm e alla strada Stabiana, ove
era destinalo a segnar le ore determ inale ad uso de’bagni c forse ancora de’giovani, che si adflestravano
agli esercizi della palestra. Cosi pure altri simili orologi furono ritrovali in altri pompeiani cdifizi.
Ma la principale osservazione cado sopra una intera classe di arnesi, che form ano una particolare
raccolta del .Musco Nazionale: dir vogliamo lo m imerosc arm ature di bronzo che in varie parli' della
Caserma furono disottcrrate.
Sono qucsle elm i, g am bali, lorich e, cin ture, scudi, parazonii, pugnali, che ne additano una
riunione di persone addette a com battere.
Sarà opportuno fermarci brevem ente a discorrere di alcune di queste a rm i, che sono stale da
noi riportale nelle nostre tavole. Molli sono gli cimi più 0 meno fregiali. Uno di essi (T av. II n. I )
è nobilmente adorno di svariate figure. Nella parte anteriore vedesi un trionfo navale (Tav. Ili n. 8).
Il vincitore è nel mezzo lenendo il parazonio c l’asla, c poggiando il piede .sopra un rostro di nave.
A’due lali sono due b arbari, che piegano un ginocchio tenendo due vinti vessilli. Più in fuori appariscono
dnc prigionieri, nn uomo cd una donna, colle m ani legale dietro il d orso; ed agli estrem i son due
trofei a"quali attendono alate Villoric. In una delle lamine laterali vedi M inerva, che trafigge coll’asta
un gigante; nell’altra sono alcuni alb eri, un erm a, cd alcune m aschere (T a v . III n. 0 , -IO).
Non meno elegante è im altro elmo di bro nzo , con svariale figure (T av . Il n. 2 ) " . La parte
anteriore della cresta offre un soldato con asta, che si appoggia allo scudo (T av. IH. n. 2 ). Nc’duc
lalcrali della m edesima cresta vedesi due volle ripetuto il gruppo di un g rifo , a cui im alalo putto
uscente in capriccioso fogliame versa il liquido da un vasello ( Tav. HI. n. 7 ). Nella parte die copre
la IVoiile è una lesta di Medusa (Tav. HI. u. 4 ); cd altri ornam cnli sono in altre parli dell’elmo, e
propriam ente nel silo sottoposto alla p ro ic clu ra . Ivi si vede ripetuto il soggetto di una donna clic fa
libazione ad un erm a giovanile, e di un Tiomo barbalo inteso a suonar la duplice tìbia innanzi ad
un erm a del barbalo Dioniso. Ed in altre lam incttc vedi un nudo giovine nell’ alto forse di m iigncrc
una cap ra, cd altra simile figura in incerto atteggiam ento (T av. HI. n. 5 , i , 3 , G). Un altro elmo
Ila la cresta sporgente imianzi a testa di grifo; c nella parte che copre la fronte è nel mezzo una testa
di Medusa, cd a’lati due delfini nuotanti fralle onde (T av. II n .7 ) » . Son molto semplici le due galee
con visiera di ferro ( Tav. II n. 5 c C ) , cd alquanto più ornate le altre due clic pur riportiam o
( T a \. II n. -i c o ) . Ma degna di particolare attenzione è l’ultima da noi riportala (T av . II 11. 8 ),
ove sono milìclic avventure, le quali dcbboiisi riferire alla guerra Irojana. Noi ci riserbiam o di fare
più ani|iia ricerca su tulle queste svariale rappresentanze (T av. IH. n. 14-24): basta per ora l’avvenire
che nella fig.' 11. 21 sono effigiali gli avvenimctiti dell’ultima rovina dcll’iiieciidìala Ilio. Vedi Cassandra
inseguita da .\jaee presso la statua di Palladc, Pirro che scanna il vecchio P riam o, l’incontro di EIcna
col tradito .Mciiclao, Enea che trasporta sulla spalla ìl veccliio Aiicliisc, e finalmente la salvazione del
piccolo Ciulo.
Passando a pai'lar de’ gam bali, dirò clic in uno di essi ( Tav. IV. ii. 5 c Tav. V. n. (i-14 ) “
osscrvansi delicati ed eleganti orm im ciili, fra'quali vedi sopra uno sgabello la mascliera di Dioniso,
come preside degli spettacoli fra due altre m aschere ima delle quali accenna colla clava alla tragedia,
c l’allra col ricurvo bastone alla commedia. Nè meno notevole per vivacità c por arte è il gruppo di
un’ aquila che pugna con un serpente. L ’allro gam bale, clic vicu da noi pubblicato ( Tav. IV 11. 0 ;
lav. V. 11. 4 -5 ) » , è pur fregiato di graziosi ornali. Cinque bacchiche cisto con masciicrc di P an i,
S ileni, Satiri c B accanti, poggiale in parte sopra una ferina pelle; c poi una cicogna 0 altro simile
augello, contro cui si solleva un serpente in un laghetto, ove nuotano due ociie, porgono agli sguardi
dilettevole vista.