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inlci'cssaulc iscrizione in n
0)1 inl'ranU sul suolo, la q u ale, raccollc
poslo, ed è del Icnor che (¡ni segue:
:ho era sulla facciala principale del cenolalio, cadala ai sno piede
e riunitene le varie p arti, fu i-csliluila al suo verilicalo
A • ViMBRIClO ■ A • F • MEN
SCAVRO
II • VIR • I - D •
IIVIC • DECVRIONES • LOCVJ! • MONVM
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)E 0 . FONEJ'DAM ■ CENSVEBVfiT
SCAVRVS ■ PATER • f Il IO
che volla nel noslro idioma suona così:
Questo ?noni)niento è stalo eretto d a A . Scauro a suo fig lio A Umbricio Sca u ro d ella tribù
Moìicnia, Duumviro incaricato d ella g iu s tiz ia , a l quale i Decurioni hanno accordato un luogo per
costruire il sepolcro, 2000 sesterzi p e ’ stioi fu n e r a li, ed u n a sta tu a equestre d a p o i'si nel Foro.
E poiché da questa iscrizione chiaro apparisce clic ìl nostro Scauro appartcnca alla tribù Moiieiiia,
una delle rusticane di poca rinomanza, ne conseguila per diretta illaziono clic egli non polca discendere
dal famoso Marco Scauro di R om a, prodigalissimo nclia sua cdililà, e che demoralizzò non poco con
molte sconvenevoli follie i costumi de’suoi concittadini. Quindi è clie il grandioso sepolcro dccrelalogli
dai decurioni, ed edificato dalla pietà del padre, i magnifici funerali celebratigli, e la slalua cqucsirc
erettagli nel F o ro , furon distinzioni tutte ch’egli si m eritò pei benefizi non pochi arrecali a quel
municipio, c per la saggezza somma di che diè costante pruova nel governo dei suoi amministrati.
Nel primo scalone del n." 2 sono visibili solamenic un delfino cd una V itloria, indicanti, come
in altra occasione abbiam dello, il passaggio delle anime per le onde d d m are alle deliziose dimore
fatte sperare ne’dionisiaci misteri. Ora sventuratam ente sono perduti ai paro degli altri, e non vi restano
che le contemporanee tradizioni. Nel secondo scalone, più sviluppalo al ii.“ 7, è vivacemente espressa
la lolla di un gladiatore * della classe da’ b e stia ri [besliarius) lutto nudo della persona e senza alcuna
ilifcsa fra nn Icone cd una p an te ra, il quale al risolato suo atteggiamento dì combatiere a braccia
ap erte, li ha già spavcniali c volli in fuga. Nè m inore è la vivacità con che vedesi rappresentala nel
terzo scalone, n.“ 4, la m aravigliosa caccia ( venalio ) di un cinghiale che assale allro bestiario anche
nudo cd inerm e, il quale curvato c quasi rasente il suolo par die il voglia ferm are opponendogli la
sinistra, e sembra dalla sua bucca spalancata ch’em etta un forte grido p er ispavcnlarlo, e salvarsi
di un sallo: in altro lato tre cani hanno assalito e rovesciato un cervo , dalle cui corna parie una
corda che doveva forse tenerlo legalo al cane che sla per m ontargli sul collo.
Vedesi inoltre espressa al n.° ii pure una caccia con bcsiiari di altre classi che qui compariscono
vestiti di tuniche c garantiti di alti calzari coperti come di squam e, ed arm ali di lancia, l’uno che si
difende con due venabuli da uno stizzito m aslino, o piuttosto paniera, la quale trascinasi dietro un
loro p er mezzo della fune ligaia al suo collare c ad una cigna del lo ro , nel m entre d ie l’ allro lo
incalza con lunga lancia in am cndue le mani im pugnala. È rappresentalo in seguito al n.” 6 un solo
gladialorc vestito anche di tunica succinta, c garenlilo nella gamba e braccio sinistro di rivcstim cnln
a squam e, simile al preccdcnlc: coraggiosam cnlc affronlu con la destra arm ala di spada una feroce
pantera, e con un panno nella sinistra m aggiorm ente l’incita all’assalto. Da ullimo al n.“ 10 veggonsi
altri due giovani gladialori, i quali neH’otto che due cani inscguono un terribile cinghiale, si dm enlano.
l’uno contro un orso cbe ha già stram azzato al .suolo ed uccide a colpi di lancia, l’allro contro di mi
inJoinilo to ro , cui ha trapassalo dall’ alto della schiena al petto una lancia che in esso è riniasla
conficcala, c nel momento stesso cbc il sangue spiccia dalle sue ferite furibondo si rivolge verso dello
assalitore, il quale spavenlato indietreggia e par che voglia prender la fuga. Nella supcriore parte di
(liicsta bellissima composizione inlimidili si veggono un coniglio cd ima lepre, cd nn cervo clic viene
incalzalo cd affrontato da due velocissimi mastini '.
T: cruento c lugulire ili ugrlO cir sii sclilirl sll’oinhra il’ Illustri
lei iBlsIioriuismo dclli <11 loroconillibncasM jseltoniloll Invece 5
Ilimenti ili s)isile e pugnali da mostrarsi degni della vita abbattendo
IC non sapevano direndcrb, abldam già parlalo nel V. volume degli
ernia Ercolancse, ore ccnnammo cbe dal coraggio, c 0 gladio <|uci
Ili gladiatori, c cbo dalla riforma mlligalrire di qurgll Infelici, c
: , orleeiidosl 0 maestri ; toniiKie ) I plu csperlmcnlall e valorosl-
F. secondo lo diverse deslinoaioni furoo de lti. EquUa. ifirm ifio nr;, Seculor«,
fletiuri), Besliaril, Taurarii 0 Taarcnlo, Sureursorei Fonlarli cc. ec. Vedi su
<Iueslo orgomenlo II Fiorelli nelle llluslrazionl digli Scavi di Paaipci clic tali II
credo, IrovandosI ricordali iiolla Imporiinic Iseriiione pompeiana di A. Clodio
( tomo 1 proemio allo llluslrailonl pag. IX 0 segg. )
- E d.i notarsi ancora clic talune dello descrltio cacce lasciano desiderare II
prosieguo delle tolte, come In allri monumenti pompelnnl, perche lorse espresse
negli altri lati del monumebio Irreparabllmeiilo pcrduie.
TOMBA DI A. UMBRICIO SCAURO 5
Eccoci a’giuochi, ossiano eombaUimcnli gladiatori. Due equestri gladiatori (eq u ites), 11.• 9, chiusi
nelle loro arinadure e coperto il capo di cimi con la visiera abbassata si scambiano anim osam ente dei
colpi di lancia, riparandoli con tale bravura da rim anere indecisa la vitloria : al lalo sinislro della
lesta di questi due valorosi, vincitore il primo in allri X V combattim enti, ed in X J I il secondo, sta
scritto coi pennello B E D R IX T V L . X V . V. N O B IL IO R T V E . X I I . A questi lengon dietro due
fantaccini rivestili delle proprie arm adure, pure con le visiere calate: essi sonosi di già battuti; il prim o
ccrlaincnlc ferito si sorregge con la destra sullo scudo abbassalo in segno di essersi arreso, ed alza ia
manca ad im plorar la vila dal popolo spettatore, nel m entre che ìl vincitore sta pronto alle .sue spalle
per lasciarlo libero 0 finirlo, secondo che sarà dal popolo manifestalo. Quali siano i nomi di questi
due gladiatori è impossibile poter rilevare, perchè interam ente svanite l’epigrafi, non restandovi ohe
I indicazione delle vittorie da essi riporlale nelle precedenti tenzoni; sullo sgraziato succum bcnlc ovvi
tuttavia l’ avanzo di una sigla c T V L . X V . , ed appena I V . sull’ avversario di lui più fortunato in
cpiesto combattimento. Più innanzi vedesi allra coppia forse tli un Trace e di un Mirmillone arm ali
anche come i precedenti: il Trace ha vibralo un colpo all'altro che ferito al petto si dà per vinto
gillando le armi e s’ inginocchia colla destra alzata p er implorar pure la vila dal popolo: il vincitore
M I . . . IR , come vedesi scritto iu alto, che avea già riportalo X V X V. vittorie in allre pugne, è indeciso
se debba lasciare il suo nemico . . . . SU 5 , siccome vedesi segnalo, od ucciderlo secondo il volere
degli spettatori: dall’osservarsi però su queslo ultimo dopo del T V L . X V . una .V. cd un © Y sc-no
di morte, decsi concinudcrc che questo Mirmillone, vincitore già in simili quindici assalti ed una volla
M. missus, grazialo, sia stato nell’atlual combattim ento infelicemente posto a m orte dal suo avversario.
A ltre due coppie di gladialori seguono ie ora descritte, l’ima cioè di SeciUores, la seconda di R e lia r ii
tutti leggerm ente arm a li, dai quali però non si aspetta Io assentimento del popolo per salvare o
spegnere il snccum bcntc, uccidendo im mantinente lo sciagurato colpito già da varie fcrile sgorganti
rivoli di sangue. Egli è l’infelice C A .. . I V S che sebbene prostrato non ha olteiiulo dal popolo la vita:
sem bra essere stato vinto dal reziario clic il calpesta e lo spinge alla m orte, la quale non ]niò dargli
p er non essere arm ato che del solo tridente; cd a questo tristissimo uffizio par subentrare il Seculor
I l lP P O L Y T V S sul cui gladio il misero CA . . .¡ V S im perterrito si abbandona onde accorciare gli
spasimi di un m orir lento c penoso. A lal miserando spettacolo intimidito resta il secondo reziario poslo
alquanto più lu ng i, e che diresti impaurilo di dover venire a siiigolar certam e alla sua volta col
valoroso Ippolito stato già vincitore in altri X V . combattim enti. Un’ultima coppia di gladialori cbiudc
questa prim a animatissim a composizione; N IT JM V S , cui la vitloria ha sorriso in X V . scontri, ed è
stalo una volla grazialo M ., qui incalza lo avversario, il quale forse |>er lo innanzi era pur risultato
vincitore in simili pugne; questi però or cede al suo assalitore, g ilta le arm i, ed avanzando di un
passo cerca eccitar la pielà del popolo, al tem po stesso che N ilim o nell’ atto di ferirlo si arresta
guardando verso l’ anfiteatro per sentir pronunziare la sentenza del vinto.
Di grandissima importanza è tlcl pari l’altro bassorilievo di cinque simili gladiatori, n." 8 , modellalo
sul descritto ingresso, e del quale solamente due figure furono risparm iale dal tem po, formando come
seguilo della precedente scena. Sta nel mezzo un vinto com battente che deposlo lo scudo alza la sinistra
mano ad im plorar grazia m entre che l’impaziente vincitore sta p er vibrargli un colpo m ortale senza
(¡nasi aspettare l’asseiUimenlo dei popolo spcllalorc , venendogli impedito dal Lanista che il ratlicne
alle spalle aITcrrandolo pel destro braccio. Infine allro gladialorc, m orluliiientc ferito dal suo avversario
vincitore, barcoNando sta per cader m orto al suolo.
Re.sta da ultimo farsi un cenno della im portante epigrafe che segnata a nero col pennello al di sopra
della scena gladiatoria o r descritta ricorda essere stalo Amplialo « colui che diresse i clamorosi giuochi
nel gran funerale di A. Umbricio Scauro: c quel che più m nnla si è clic tale epigrafe forma parte
'III Sòiiolcrall rhcchglicsi II
' aiipoiievano per coniraseguo II
allri gralDto su
aucha graChla su
a d . Eritolancse, c
i laro, la <iual coi
■a l AJllLIA CLADIATOUIA POMPOSI f'AVSTIXI ;
iiiaicaii calooiia forma iiurle della SCUOLA, voee
oj ed aineiiduo apparleiieiiii alliSe/iolo gladialoria,
n Ouuriier. .¡f eaidali. Vedi II clu io .o l. VI, .legll
mora de’ gladialori con la iiilesira necessaria alle
1 slcQ pur comiirovaia non selo dalla dis|iosl2iooe
isa (laleslra, ma ancora dalle molle a ra i gladìaiorie
.(« di jiiijn o—Conihcnímciitoiíísiacl/aíori— Galleries sujWieurei — Peliís hronrej.
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