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U EDIFIZIO VOLGARMENTE DETTO PAiNTEON
Impcvcioccìiè c chiaro clic in quelle raiiprcscnlazioni non si Iranno a riconoscere nessuna allusione
all’ cdifizio di cui fanno pai'le, ma debbono piuttosto venir considerate quali ornamenti decorativi inspirali
al gusto cd alT indirizzo pittorico del periodo cHcnistico.
Quclle composizioni sono cacce contro fiere selvagge, eseguite anch’ esse da Eroti , le quali non
vennero mai nè pubblicate nc descritte. Sventuratamente la loro troppo consumazione non permette
di fermarci sopra a rilevarne i minuti particolari, m a è sufTicicntc per noi di poter constatare d ie esse
debbono venir accluso nel ciclo di quello rappresentazioni relativo alle occupazioni degli Eroti alla caccia
di cui già un gran numero vennero descritte dal eh. Helbig nella sua lodata Opera delle pitturo campane
n. 807-820. E con questo poniamo termine alla descrizione di quest’ enigmatico edifizio alla cui vera
denominazione se non abbiamo arrecalo documenti positivi, abbiamo cercato però di allontanare e
dimostrare l’ incompatibilifii di quelli che aveano contribuito a dargliene una ciTonca. Gli studi e le
ricerche posteriori faranno poi sì cho a questo edifizio sia consacrato un lavoro scientifico che merita
veramente, come ne sono altresì degni tutti gl’ altri chè sono attorno del foro e sulla denominazione e
la storia dei quali fluttua ancora la più grande incertezza.
OGGETTI DIVERSI RINVENUTI NELL’ EDIFIZIO DETTO IL PANTEON
OGGErri D'OBO
U n anello sem plice di diam etro quasi un oncia.
Un pezzo lavoralo, lun|;o poco più di un’oncia, il quale mostra
poter essere un fulmine appartenente allo stesso anello.
Piccolo anello d 'oro.
OGGETTI D'ABGESTO
Dodici m onete di piccolo modulo.
Un cucchiajo perfettam ente intero c
Una m oneta di modulo piccolo.
OGGETTI DI FERRO
Una m arteliina.
Un'accctla.
Un focone.
Una paletta.
Un catenaccio cd uo coltello.
Una serratu ra grande con sua chiave attaccata e corsarolo.
Una zappa.
Una piccola serratu ra ben conservala coi suoi chiodetti.
Sei monete, cioè ire di m odulo grande di buonissimo co n io , e le
altre tre di m odulo mezzano.
Sei cam panelli ben conservati, dei quali cinque lunghi '/■ palmo
lo più piecoìo d i form a diifcrcnlc.
Una lucerna a dua lum i lunga oncc 8 ‘/« col suo coperchio c catena
U na specie di piatto n ella form a d i conchiglia, da situarsi forse
sopra qualche vaso di olio, od altro liquido.
Due vasi in forma di una specie d i barchette, lunghi uno palmi i
e onec 2 l’altro once dO, serviti forse per prendere dei liquidi c
passarli da un recipiente in un altro.
Tre vasi cbe sem brano m isure di olio o di altro liquido con loro
m anici, atto ognuno circa once i , uno dei quali cioè quello più
grande rotto in una parte del labbro.
Due cilindri vuoti serviti forse per uso di piccoli cardini di porte,
Un boccaglio d’imbuto.
Tre ca nn c lleaibo tle ,in un a delle quali più grande esìslcnto ancoro
il loracciolo di legno.
Una bilancia a due coppe, di diam etro ognuna once 7 ooil’asla
sciolta e priva delle corrispondenti catene.
Una form a di pasticceria lunga once 9-
■? */. rotta in un punto.
7 rotto p ure in un punto.
¡a di diam etro oi
U n piattino di diam etro 01
Un foraglietto di porta.
U n piccolo lucchetto.
Un campanello.
Due n lici di c,
T re anelli di porte.
Due scibe.
Un’istrom eD tocho sem bra forse abbia servito d'insegna.
Q uattro m onete d i m odulo mezzano.
Una cassaruola ro tta in qualche parte del fondo di diam etro oncoG.
A ltra più piccola anche rotta nel fondo di diam etro onco d
Una scodella di diam etro once 8 con piccola rottura in un lato.
Due strigili, lungo ognuno oncc 10 circa.
Un campanello lungo onco 5.
Una piccola serratu ra di uscio ben conservata lunga once 4.
Due fpontiac di porta.
Una piccola moneta.
Una serratu ra di
chiodi.
Altro serratura quasi della st
Una m ollettina tu tfia te ra .
Quattro sistri.
gì monete di m odulo rr
>a grandezza ma di fattura divo
Una se .
Una conca a due manici staccati,
palmi 1 e '/.•
Una m arm itta alla
n lato di diam etro
8 c di diam etro n el corpo palmo i cd
la delle quali vedesi rimasta
unita ad un pezzo di borsa bruciala, dove ora forse conservai,!.
Una striglie lunga palmi 1.
Un campanello iungo oncc E
Un amo p er pesca.
Olio rampini colla tcslc di oche.
Due canneìU di botte.
U na fibbia di guarnimcnlo.
Tre anelli di differente grandezza.
T re pezzi di catenelle con loro ancllelti.
Duo frontizze di porle.
Un pezzo d’ornamonlo eopsìstcnto in un fogliame.
Una serratu ra con suo fogliato, form ala a quattro angoli
di lunghezza once 8, larga 0.
■ ■ ni d i porle con i loro aneili, dei quali trovasi
ancora attaccalo al legno.
Num ero 199 m onete di modulo mozzano
1 tutte la maggior
parto imperiali.
Una striglie.
Sei m onete di bronzo imperiali.
N um ero 91 m onete di bronzo, cioè 2 di modulo gran de, 8 di
m odulo mezzano, ed 84 di modulo piccolo.
Un bellissim o basamento appartenente ad un’ara oppure ad un
braciere di forma rettangolare, iungo palm i 2 ed once 8 , largo
palmo 1 cd onco 10 allo once 11, sostenuto da quattro ippogrill clic
formano i quattro piedi, cd èo rn ato all’intorno di graziose mascherino
c teste di anim ali, di cui una è m ancante; l’orlatura superiore è
rotta io più pezzi.
Un vaso a due m anici dissaldali con collo lungoefondo distaccalo,
alto palmo 1 ed once 8, diam etro nella bocca oncc 4 a nel corpo
Numero 17 tazzelte,ciascuna alla in circa once 7 i/, diametroonce
3 circa.
T re altro simili attaccale insiem e, come da m astici, dall’attività
del fuoco.
T re bocce a duo manici guaste o contorto eziandio dall’azione del
fuoco.
Un lacrimatoio ossia b.tlsamare lungo once C.
Un piattino once 5 di diam etro in circa, alto oncia.
D ucam m assidiboccetlc e lazzolinc in parte fuse dalfuocoslesso—
Tutti questi o c e lli di vetro furono trovati in una sola bottega d ie
trovasi sul fianco settentrionale deircdiflzio. Essu senza dubbio orano
qui raccolto p er fam e vendita, poiché o ltre di quello ohe sonosi
rinvenute intere, ve n’era frammischiala una considerevole quantità
rid o tta in frantumi dalpcso rorE edellem alcriccolàcadule(FlonEU l—
Pompeianarum o niijuiialuni hiiloria voi. Il pag. SS—Rapporto'i'ì
Agosto 1821.
Due piccole caraffine, una di esse rotta nel labbro.
Un vasetto rotto , coll’uva passa dentro bruciala
Un pezzo in forma di corallo che serviva al corto per ornamento
muliebre.
D u ccaraliin cd i diversa form a, e tre pezzi a m ododicurallo servilo
forse d’ornamento.
Una piccola bottiglia a due manici.
Varii pezzi di doppiovctro in lastrc.scrvitc forse per telai di finestre,
Tuso delle quali è stato tanto quistionato dagl’anliquari; ma è forza
A ltro Vi a m altrattato di sim il forma a due licì pure staccati
da es
Altro vaso
iù piccolo quasi della stessa form a degli antecedenti
pure guasto.
Una conca a due manici dissaldati cd
li punti forata noi
fondo.
Una lucerna ad un sol lume.
T re calamai con i loro coperchi c pezzi d 'in ch io stro disseccato
ancora esistenti.
Una piccola serratu ra di cassetta dove forse erano le 9 4 m onete
suddescritle.
OGGETTI DI CRETA
Un vaso d i bella forma con collo lungo e strello che dovea servire
p er contener liquidi.
Una lucerna.
Una tazza con bella vernice di color bucchero aito once 3 circae di
diam etro once 5.
Due lucerne in una delle quali vi è espressa in bassorilievo una
capra, cd è rotta nel manico.
Una piccola tazzolina.
U n abbeveralojo d’uccelli.
Un vaso in forma dì oliario.
Un vasettido allo once 4.
T re lucerne di ordinaria grandezza in una delle quali vi è scolpita
Diana Lucina ossia la Luna.
Una bellissim atazzaconvernice rossa, ornata all’iniorno di eleganti
lavori in bassorilievi (lazza aretina).
OGGETTI DI MARMO
Una statuetta di Venere alta palmi 3 con sua basetta d istaccala,
in alto di accomodarsi le chiom e, scolpila in due peszi.ladi cui parte
superiore iufino ai lombi 6 nuda ed il rim anente trovasi involi« in un
panneggio dipinto color rossiccio. L a scoUura di questa statuetta è
ollrem odo pregevole, tanto p er lo sue belle e d e le ^ n ti form echcpcr
-la-gratìa delia su a attitudine e perfetta conservazione. Essa ricorda
alquanto quella rivenuta nel lempio d’Iside danoi di già pubblicala.
Uua bellissim a lazza di alabastro cotognino orientale tulla intera
di diam etro palmo 1 ed once 3 '/, alta once 8 */,.
Una testina col naso rotto che sem bra di Bacco.
Un erm e di giallo antico che rappresenta forse nei suoi attributi
Bacco barbato.
Un piccolo pezzo di nero con marea sopra ad una faccia che
serviva,di peso.
Statua in grandezza m a d o r e del naturale di Livia sacerdotessa e
moglie di Augusto.
Statua in grandezza maggiore del naturale di Druse.
Fram m ento d’iscrizione, rinvenuta casualm ente sopra un pezzo di
rottam e di marm o fabbricato anticam ente al rovescio, cioè colle
OGGETTI DI VETRO
8 Vt, Un v.!so circolare di altezza oi diam etro nel corpo o
8 '/• e nella bocca oncc 5 in citi
Altro vaso consim ile di forma più cilindrica di altezza oi
Altro vaso di forma più cilindrica di altezza once 10, nel corpo
onco 8 0 nella bocca 4 in circa.
Tre bocce a palla col collo stretto, di altezza ognuna once 10 in
circa, diam clro nel corpo once 3.
Allro cinque bocce piccole dì simile forma, di altezza circa once
8 ciascuna, diam etro nel corpo anco 4 in ciroa.
Una boccia quadrala con suo manico e collo stretto di altezza
oncc 7 e larga in quadro oncc 4.
Nove vasoltini interi a due manici di circa oncc 2 ■/, di altezza
ognuno.
Due altro bocce di forma circolaro bislunga collo punte , rotte
nei celli, di altezza ciascuna oncc S in circa.
OGGETTI D'OSSO
Numero 20 pezzi che si credevaoo apparlenerea strum enti di fiato,
m a che recentem ente si riconobbero costituire l’arm atura esterna
delle cerniere.
Un piccolo cucchiarino.
Una fìbbietla per braccialetto.
Alcuni pezzetti con punta acutissima, servili forse da spille nelle
toaieltc delle donne.
Quattro dei soliti pezzi appartenenti a cerniere.
Due altri pezzi serviti forse por involgere filamonli
Un m anico di piccolo coltello d'avorio, nella cui estrem ità vi
una testa d i cane m olto bene intagliata.
IfUSAlCI
Duo quadretti di m usaico, di
n senlimento cd un' csprcssioi