di picira binndiiccia —un grano fu
colore giallaslro con voiic oscurolle.
OGGETTI DI nnoxzo, DI FERP
Non faremo, al solilo, la d
)I ALTRI JIETALII
lerazione dogl'iotormi
¡lezri di metallo, do’chiodi, dello sorralure piò o mono conservalo,
dello cliiai i, dello piccole buUao o Icslc di cliiodi, c dì allri insignì-
fìcaiili frammcnli, clic non vale la pena di descrivere. Avvertiamo
puro che , volendo ricliinmare rallciizioiio del lellorc sul complesso
dello armi rinrcniile iiiqueslo cdifizio, non clic dello monele pcrlinonti
a vari melalli, ne daremo nolizia in fine di questo articolo, che
comprende gli oggolli in metallo.
Dnoszo- Slaliiellc. Non allro si ricorda clic un panneggio ili
slalna in Ire pc/zi, 0 cinque pezzi di bronzo in parlo dorati, cho si
credono porzione di una slalua.
rasi. Vaso con due manichi.
» T'aso ad un sol manico.
« Conca circolare con duo anse, con scudclU cho
icrroinnuo in tcsle di cavallo.
11 Parliamo iu questo luogo di un calainajo di forma
cilindrica, ed allo oncc 2 , cho offre nel mezzo dol coverchio un foro
circolare: airesterno c iniorno lavoralo a foggia di piume. Vie
dcnlro lullora l'iucliiostro (airamcnium).
Ornamenli delia persona. In questo caiogoria son da porro
parecchio ansila, varie fibule, fraUe quali una con occliiello a
foggiadiancUo unita aduno scudollo fallo a guisa di campanello, duo
smanigìic di bronzo filalo unilo a calenclle piò o mono fraramcnialc,
cil alcuni spilloni fra’quaii uno che sembra di oltane doralo.
Candelabri. Duo soli candelabri furon riliovali in queslo
odifizio. Sodo lulli due dolle medesime diinonsioni, cioè circa pai. 5.
In uno di essi la coppa è alquanta ornala come il calicò, l’asla è
slrinla, od in lutli c due il piede è formalo di Ire zampo di leone.
Oggelli divei-si. liiporliamo sollo questa caicgoria nn bue a
bassorilievo, od un cereo coricalo di lullo rilievo. Li piccolezza di
questi pozzi c'indiico a credere che fossero ossi di ornato a qualche
mobile.
Sono puro da ricordare un cucchiaio, uno slrigilc inloro con
anello di ferro, due specchi nd uno do’ quali è unila una piccola
lisla di legno con un cliiodo, residuo della Icca; una piccola scrralura
col suo chiavisicllo , clic si crede appartenere alla cassa, ov’ ora
riiKBlo il cammeo da noi sojira descrillo fra gli oggcUi preziosi.
Si accenna puro al ritrovamcnlo di numerosi pozzi, che si
giudicano perlinenli ad un guarnimcnlo di cavallo.
Sono ossi : quallro pezzi di bronzo con anelli cd occhielli, duo
piccoli fermagli con oechiclli, un fermaglio con occhiello ed anello,
unilo ad uno scudollo formalo a guisa di campanello, 67 leslc di
cliiodi, fralle quali quallro fregialo di alcuni lavori, un ornamenlo
por Icsliera di cavallo, una piccola fibula, due grandi fermagli por
la eslrcmilù di cinlure , c finalmcnlc un linlinnabolo con marlello
Altrove si riferisce di allri pezzi, che sembrano deslinali ad
ornamenlo di qualche mobile, fra'quali ducccnlo chiodi di bronzo,
con leste lornile, cd avcnli nella eslremitù una piaslrina di ferro
<|iiadrata.
Fsrbo. Duo pozzi di ferro , elio diconsi forse islrumcnli
chirurgici. II ceppo da tenere dicci persone in prigione; di questa
ragionammo di sopra , dandone la figura nella nostra tavola I.
lellera F. Nella slanza, dov’ora il dello ceppo, furono rilrovali
quallro cadaveri, ma non si dice nel giornale degli scavi che i loro
piedi fossero nelle maglie. Così va rcllificalo quel che dicemmo di
sopra nella descrizione dcH’cdifizio.
» Due collclli in parie frammciUali.
1) Una piccola ascia.
•il Un piccolo pezzo di ferro simile nella forma ad uno
scalpello, con Icsla di bronzo.
n Due ferri simili a quelli clic sì meiloao a’ piedi dei
PioiiDO- Vari pezzi di cardine. Quasi un monile, con quallro
buclii por fermarsi.
11 Alcuni anelli, c i allri iiidclcnninali frammonli, dei
quali crediamo iiiulilo favellare parlicularmcnie.
ARJll DI DIFFERENTI .METALLI
Si parla di ben quindici elmi, senza dire di una Icsla dì grifo
staccala, la quale scrvivadi ornamenlo superiore di un'allra galea.
La maggior parte sono di bronzo, ma puro ve n’Iia qualcuno di ferro,
c vario parli si trovano nnclio di forre sugli elmi di bronzo. In quanto
al mclallo, ricordcrè elio jiarlandosi di duo, si avvoric: sombrano
di argcnlo o di qualche Ccga che gli assomiglia : uno à dcnlro
dcll'allm, e sembrano somiglianti nella loro semplice forma.
Alcuni dì questi olmi sono lisci allri fregiali con figure od ornamonli.
Noi no abbiamo dato un largo saggio nelle noslro lavolo, E n iiolaro
che alcuni erano sospesi ni muro con cliiodi : corno rilevasi dalla
circoslanza dì quattro cliiodi ben grandi conficcali nella paralo di una
slauza, ovo furono Irovali quallre elmi. Qualche volla si parla di
bcrrellioi di lana in parlo marcili, rìmenuli al di sollo delle galee,
cd una sola rolla si fa menzioiie di lonuissimi avanzi di tela, die
pare dì lino, messo pure nell' iiileroo dell'olmo a difesa dol eapo.
Si Irovarono in lulto quallordici ocree, o gambali di bronzo ,
alcuno semplici e lisce allro fregialo di svariati ornamculi. Alcuno di
esse sono pili grandi, si cho dal eolio de! piede giungono sino a mezza
coscia : hanno poi sci niiclli. per essere con qualche legame fermale
alle gambe. Sono anche questo ceree da noi pubblicale in parie.
Un solo scudo circolare di bronzo, cho puro abbiamo pubblicalo.
Nella caiogoria degli scudi poniamo i galeri, ovvero scudi quasi
semicircolari a difesa della spalla c della faccia, usali da’gladialori.
Sono tre grandi, duo do’ quali da noi pubblicali, cd il terzo
coU’ornanicnlo di una mozza luna , c di un buslo di Ercole.
Duo altri oggcili della medesima forma del galero, ma di
piccolissime dimensioni, sortirono probabilmcnlo di dislinlivo. Uno
è pubblicalo da noi, l'altro diccsi inargcnlalo o con anello per
sospendersi.
Duo bracciali, cho inalamcnle furono da alcuni giudicali ocrce:
enirambi sono fregiali di vari ornamenti. Uno da noi pubblicalo
offre la figura di Minerva, l’allro quella di Marie.
Sono pure da ricordare duo armillc una di bronzo i'allra di
ferro.
Tengono in quesla cnumeroziono un dislinlo poslo i baltei, di
eui ci sono pervonuU i residui. Uno è quello da noi pubblicalo ; ni
quale sì riferiscono puro nove pezzi diversi, che servivano forse ad
ornarlo, quallro con mozzo lune, c cinque con cuori. Ailro bnlloo di
pelle grossa, foderalo inlornamentc di altra più sollile, cd ornalo di
bronzo, cioè con sci scudcUi in ciascuno de’quali vi è un buslo, od
allri quatiroovcsonoalali Amorini: alcune piccolo iiif/aeapparlcngono
alloslesso ballco, non cho due fermagli, una piccola carlulla,c cinque
allri pozzi per allaccarsi penzolooi, quallro con cuori cd uno con
mozza luna. Porle di un altro ballco, due circoli con roso, un circolo
con lesta d’uomo, un quadralo con cnlro un circolo ov’è espressa una
Icsla radiala,diciannove scudclli come Icsledi cliiodi,a Ire de’quali
sono uniti cuori por situarsi penzoloni, due piccole leste di chiodi, cd
una fibula frammcnlala. Apparlcngonoad ailro ballco cinque frendi
di bronzo a guisa di cuori con fermagli por sospendersi ; pezzo
circolare con ornamenlo, duo fibule cd alcuno lesto di bullae , con
alcuni pezzi di suola.
Trailo armi olTensivc è da rammcnlarc un parazonio con
impugnalura d’avorio e fodero, due anello col fodero, mi
pezzo di ferro che para un’alabarda o collellnccio, cnsis falcalus
proprio di alcuni gladialori, c llimlmcnlo una puiila ili lancia di
ferro. Parlasi pure di un pezzo di guaina, cui dicesi unila mercè
anello una piccola carlella con iscrizione, cbc non è sialo possibile
dislingucre.
Diremo da ullimo che presso alcuno armaliiro si rinvennero
residui di ornamcnli diversi, legname marcilo, drappo con oro, lehi,
pezzi di cuojo doralo con piccoli lavori, pomelli di osso cc.
MONETE OGGETTI DI PIETRA
Mollo monete di bronzo. Fra osso furono riconosciulc alcune
porlincnli agli imperatori Augusto, Claudio , Nerone, Calba ,
Vespasiano, Tilo, Domiziano, o di qucsl’ulh'mo una elio ricorda il
suo secondo consolalo.
Una sola nionela faniiiiarc comune di argenta, porliiicnlo
alla genio Acmitia. Si noia puro cho Ire monete di Ves|)nsianouiiilc
fra loro con la lerra o l'ossido lurono trovato nelle mani di uno
sclicleiro.
Pezzo di avorio, allo oncia 1 ’/.lungo oncc 10, con bassorilievo
riipprescnlantc un bucranio, coronalo di una benda da duo alali
Amorini uscenti in capriccioso fogliamo a modo di nrabeschi. T’alò
¡lezzo di squisilissimo gusta si credo possa apparlcnoro ud un mobile,
del qualo si Irovù il piede adorno di vari pozzi di osso.
Unaquanlilù di pezzi di avorio, alcuni con pomelli, allri a
guisa di scudclli, c la maggior parie a forma di siccchc.
Spillone d’ avorio. Allro di osso.
Sluzzicorccchi (auriscatpium) di avorio.
Un pezzo di Paulo. Probabilmcole s'inlende uno di quei piccoli
liihi di osso, con lalemii fori, che sono si frequonli in Pompei, ma
de'quali era ancor dubbia la deslinazionc.
N. H2pczzi lavorali a guisa di lanlo squame, ciascuno con duo
buchi. È un frammento di lorica f</iianica, della quale diciamo nella
descrizione c clic abbiamo pubblicala.
OGGETTI DI VETRO
Olire una ciiiquanlina di bottoni di varia misura o vari grani
forali, alcuni di crislallo, si ricordano Ire unguentari. Ire caraffe
delle quali una quadrala con manico laterale, cd altra diccsi ¡lialta
di una forma nuova, un vaso, olio fonnc di varie misuro, due ciotole
in una delle quali erano gusci di uova cd uao spillone di bronzo, c
finalmcnlc vari franlumi di vasi.
OGGETTI E TERRACOTTA
5r(ihie//e. Slaluclla di donna. Essa è vcslila con manta, di
calliva maniera, alla oncc 6 .
11 Franuueulo di allra siaiilo slaluclla dalla ciula in su.
11 Gamba divisa in mezzo per lungo di circa onco 5 di
lunghezza.
v> Tesla c buslo dì donna della slcssa proporzione.
1) Tosta di donna, oncc due.
¡'osi. Alcuni vasi della forma dell’o/earevarie ciotole:
ollnnlasclle piccole inisc,ciasciinaaduo manicliicquasi lullc eguali;
un’allra lazza anchcconduemaniclii diccsi sotUlissimamcnlc lavorala;
una ;)cn/of(i; parecchio idrie, in mia dello quali, senza fondo,
conloncvausi le ossa ili un fanciullo, esempio di funebre religione
domoslioa.
fl In allra idria veggonsi segnalo di nere le cifre SSSS.
Quallro liille simili npiK'SO a chiodi, ciascuna con un manico, ed mia
ullurala con sughero. Un allro vnso cilindrico. Un coperchio. Un
frammenlo di vaso figuralo con In marca
luccrnc cd altre cose diverse. Liieenia lavorala a guisa di
una conchiglia. Nove nllre/izcen«!, in una dolle quali è a hassurilioro
uu ulaloAmorino,che porla uu vessillo; in allra vedesi a bassorilievo
uu Amore , che reca due caiicsiri, in altra fraiiinieiilalu è effigiala
ima maschera scenica, in altra iicceilo con ramo, in allra piccoli
ornali nei giro. Una di (¡ueslc lucerne lulla tisein fu trovala presso
un candedabro. Vari pesi.
t'jimlmcnle alcuni pezzi di tegole con marea {liSlS,)
Allra con impronta (<il.
Nell’ angolo del conilo che forma il colonualo, si è scoperta un
dodo di travertino, con un perno impiombalo.
Nello slesso silo, un orologio solare, in pielra vesuviana, di
altezza, palmo ! o onco 7, largii, palmo 1 ’/ ., simile a quello cho
fu pubblicalo nella fine del 3’ lomo àcWepiltwc di Ercolano. Lo
lineo dello ore sono incavalo nella picira c colorito di rosso. Si è
Irovalo l’orologio alquanta rollo nello duo cslromilù del soniicircolo,
e spezzalo nella sua base, non clic maneanlo dello gnomone, restando
il foro nel quale ora fissalo.
OGGETTI DI LEGNO
Molli pezzi di legno marcito, porlincnli n duo casse. In mezzo
ni legno niipariseono residui di un drappo consumalo, vedendosi molli
filamenli di oro. Una dello casse ora c.adula o rovesciala, l'altra
rimaneva collocala al suo poslo in piano, o polè dclcrminarsenc
l’ampiezza in palmi 2 c once 9 per ciascun lata.
Allro masso di legno marcilo, nel i|uale si vede una quanlilà
di oro, c (pialchc pezzo di una lustra di bronzo.
Legno unilo con mollo fcrro.
Apparlenevano adallra cassa vnrii pezzi di legno, co'quali furono
rilrovali undici pezzi di bronzo elio lu servirono di ornamenta, uno
scudollo per scrralura od un ciiiavislcllo di bronzo. Si credo clic
fregiassero la medesima cassa uu Imo cd nn cervo di bronzo a
bassorilievo, di cui dicommo qui sopra parlando dogli oggcili di
bronzo.
Pezzo di legno circondata da un fcrro.
Pezzo di legno lungo coperta da uu asluccio o da una suola.
OGGETTI NATURALI
Una conchiglia cd erba ammassala.
Un paco di zolfo purgalo.
Un tronco di corallo bianco, al quale stanno uniti alcuni
croslacei.
Una quaranlina di scheletri umani.
Uno scheletro di cavallo. Presso n questo erano alcuni pezzi di
cuojo, ne'quali si veggono lo cueilurc, più alcuni iwzzelli di fieno
ammassalo. Sì sospella che fossero i resìdui di iiun setta.
11 sig. Overbccti, secondo alcuni c(dcoli, oiiiiia che 122 glndialori
almeno abitassero la nosira caserma. Egli si propone quindi in
objozione come esser potesse in Pompei un si gran numero di
gladialori. Su di che il oh. scrillorc fa lo seguenli osservazioni. Ebbe
Pompo! un anfilcalro capicnlc di quindici o dicioUomila speUatori,
numero maggiore forse di uomini che la intera cillà non couloncva.
È pur da notare che Pompei col suo anfilcalro Irovavasi quasi nel
ccnlm di tulli i vicini paesi sino a Noccra; perchè dunque non avrebbe
Icnula una truppa di gladialori? pcrctié (¡uesli non sarebbero siali
raccolli iu una caserma? E per quanta concerno il numero, è mestieri
osservare che fra lo iKillaglic gladiatorie, le (¡uali si annunziano nei
pompcjani programmi, vengono talvolta nominale non meno che
Ironia paja di gladialori. Così uell'affissodcM'cdiflzto di Eumachia,
ove si dico clTcssi Irovcrebboiisi in campo col sorger del sole.
,( .Adunque, dice il sig. Ovcrbcck, Irciila paja di gladialori, cioè
(( 60 uomini, longono il campo in un so! giorno a Pompei, forse
i( luUi sine missione insino nlla morie di ciascuno avversario; in
(( guisa che la molà rimanevano sulla piazza, non compresi coloro
(( di’erano forse feriti od uccisi, nè lonulo conio ic'besUarii nelle
a pugno con le fiere. Noi rispondiamo in modo piò conveniente
fl con una iscrizione , già da lungo tempo rinroimta (Alommscn
« inscr. r. neapolil. lalinae num. 2373 ), in cui è dimostralo,
fl clic un lalc elollo per la terza volta Duumviro, preseiilò al
i( popolo Irenlaciiique paja di gladialori; o ciò perchè si giudichi
fl nl(tunnlo da alito simili pugno , il modo cho coslumavasi. Per
fl lo (¡uali ragioni il numero di 1 2 2 gladialori , elio la noslrn