------Lamarck, Anim. sens. vert. V. pag. 168.
------ Cuv.' Regn. Anim. I V , pag. T25.
Oniscus coeruleatus , Mont. Trans. Soc. Linn. X I ,
p. i . pi. 4» f - 2-
Oniscus marinus , Slabber , Observ. microsc. pi. i .
f. I e 2.
------Encycl. Meth. i . 33g , f. 28.
Oestro sive ./i.sil/o , Rond, lib. de Insect. p. 112.
Praniza branchialis, Otto , Nov. Act. Nat. curios.
T . X IV , P. I , p. 248, T. X X I I , f. 1 , 2.
Lungo lin. 1 1 |a
Vive nel Mediterraneo attaccato alle branchie , al palato ,
ed alla gola de’ pesci. Otto dice averlo trovato sulle branchie del
Blenntus P h jc i s , in Nizza. Io 1’ ho eostantemente osservato in
gran nuniero sul palato del Serranus Gigas.
Osservazione. Ignoto non fu certo agli antiohi questo minuto crosta-
ceo. ßondelezio ce lo fa chiaramente riconoscere nel suo Oestro sive jt-
silo , nel libro degl’ insetti pag. 112 , quantunque grossolanamente ßgura-
to ; ma nella descrizione delle p a r ti, nella definizione della sua tenerez-
za', e oostumi (1) ne resta sufficientemente rischiarato. Quel che p o t r e j
he ’farto rivocare in dubio soltanto e la grandezza , perciocche non dice
jappresentarlo ingrandito , e n ella descrizione lo adegua ad un ragno ; ma
riflettendo che nella famiglia de’ ragni vi son pure delle specie minutissi-
roe, e che il sullodato autore, riferisce alla picciolezza dell animale 1 es-
sere stato poco -noto , e da pocht osservato (2) , non ci fara gran peso 1
silenzio sulle dimensioni della figura I ne il paragone che ne istitmsce. h.
pur d’ aggiungere innoltre , ch’ essendo stato da ßondelezio e da Anstotile
trovato nelle branchie del Tonno , de’ Delfinf, e de’ Spadoni, non e im-
probabile che sopra qu'esti pesci di grossa mole riceva il Pramzza svilup-
po maggiore?*
fil Ut,polypi acetabidis ita hic ore adhaeret parti molliuscuUt’. el pmgui sub-
pinna ita tenaciter , nt arelli integer non possit. Sanguinem eXuS,t Tarudtnunt ntu r
usque dum prae plaenitudine décidât et mortatur. M H H j
(zyjQuedis vero sit Asilus marinus panel noaerunt, quia exiguus est admodum. ,
et raro., vigente tantum. ca n icu lan e c in multis piscibus • • • • * • • nGG tamen omm
lus conspicitur%
G f.nere ID O T E A , I d o t e a (a ) , Latr.
G e n e r i s c h a r a c t e r e s e s s e n t ia l e s - Antennae exte-
riores subconicae , vix tertiam aut quartam partem
corporis adaequantes, quarum quarto articulo omnibus
longiore.
C h a r a c t e r e s n a t u r a l e s . Caput corporis angustiore ; antennis
exterioribus vix tertiam ( cauda dempta ) vel quartam totius corporis
longitudinem adaequantibus , quarum quarto articulo longiore.
Corpus in medio paulisper dilatatum. , segmentibus subaequali-
bus , iti latere excisi. Cauda (post-abdomen) magna triarticulata.
Spêcie Europee
Sp. 1. Idotea tricuspidata, Idotea tricuspidata.
I . oblonga, viridesccnte, fuscvrpunclulataj cauda in medio acuminata.
E questa la specie più Comüne de’ nostri mari. Essa acquista
sovente un pollice e mezzo di lunghezza. La sua figura è d’ un el-
lisse molto allungata, di cui la coda esce fiiori della curva. Il suo
colore è d’ un verdognolo picchiettato di fosco. La coda è terminata
nel mezzo da un acume più ben pronunziato di quei de’ lati, d’ onde
il suo nome specifico.
"Var. a ) mareinibus Jlavescentibus.
Id . Entomon, Leach Trans. Linn, tom.xi. p. 364-
Id . tricuspidata , Latr. — Desmar. pag. 229. pi.
46. f. 11.
Questa sua varietà non giunge mai ad un pollice di lunghezza.
In nulla dissomiglia dal tipo principale eccettochè per i suoi late-
(a) Dal greco 18ov incurvato, e reus alquantô, poichè questi anlraali s’ incurva no, ina no«
si ripiegano sopra loro medcsimi per prendere 1’ apparenza d’ una sfera, siccome fanoo gli aselli,