P E U F A S l O K i :
F in dal i 83o , quando a frugar m’ impegnai colla maggior
diligenza che mi era possibile il Golfo di Taranto, ebbi a raf-
forzare Fopinione altra volta pronunziatà (1), anche in rap-
porto ai crostacei, che rîcercate accuratamente le regioni diverse
del Regno di Napoli sVanirehbero moltissime privative
di terre straniere. Trovai di fatto cola moite specie cono-
sciute soltanto per le descrizioni di Montagu e di Reach
èome proprie dell’Oceano Britannico. Il catalogo allor com-
pilato e sommesso alla censura della R. Accademia delle
Scienze (2) fu ricco di 7g specie , più 3 picnogoni (3) ,
in uno, 82 specie trovaté a vivere nel solo golfo di Taranto
tra i mesi di maggio e giugno.
In pari tempo il Golfo di Napoli mi esibiva specie
singolarissime o nuove affatto. Quindi la sérié de’ crostacei
de’ nostri mari ne andava crescendo ogni giorno; ma
sconosciuti essi dimoravan per noi dello intutto, sicchè della
casa nostra questi, come gli altri'animali, ignoravamo.
Egli è pur vero ehe il Rafinesque moite specie avea
già notate de’ mari della Sicilia isolare, eomunque oscu-
(1) Vetli Atti clella R. Accad. delle Scienze Vol. IV. Prefazione alla Fauna di Aspro-
, monte.
(2) Vedi 1. c. Vol. V. 'Catalogo de’ Crostacei del Golfo di Tarant®.
(3) Io credo elle questo genere <&-vivent! debba piattosto «ssere jaggregito ai crostacei
clie agli aracnidi, siccome ampiamente esporro uél proprîo luogo, Kè dissento dal parère
di Latreille doverhe costitüire un ordine peculiare , ma non intermedio tra gli aracnidi e gli
insetti âtteri, sibbene tra i crostacei e gli aracnidi medesimi.