ia I J î S E T T I
sua figura è ovale , avendo nel mezzo due estuberanze , una con ï»
spondente al torace, 1’ altra ail’ addome. Il suo contorno è guernito
di molti risalti ehe a guisa di collana lo adornano. Vive sul Leccio,
Çuercus ilex. Nella villa Reale.
4- C . raggiato, Calypticus radiàtus.
Clypeo elliptico , medio gibbo , marginibus expansis , spuma gos*
s y pin a. radiatim circumdalo.
L ’ elegantissima figura di questo insetto gareggia col suo bianco
nitore. Il suo scudetto centrale è di figura ellittica molto allungata,
alquanto acuminata verso il capo ; 14 raggi lo circondano, de’quali
due più piccoli pare clic riçuoprino le antenne, due altri successivi
alquanto più grandi corrispondono aile regioni orbitali, indi ne suc-
cqdona tre per parte sempre crescenti ; sieguono altri due minori ,
tutti di figura quasi conica acuti all’ estremità , e poi tre altri bre-
vissimi ed ottusi, Questi raggi sono formati da un trasudamento
cotonnoso , bianchissimo e persistente. Inferiormente ad essi vedesi
l ’ espansione debcata del, corpo di figura ellittica, ehe gli presta ap-
poggio, e per mezzo della quale 1’ animale aderisce sulle foglie del
lcandro, sul quale 1’ ho trovato vivere esclusivamente nella Calabria
ulteriore, dove questa pianta végéta spontana e popola i margini de’
fiumi e de’ ruseelli , le valli ,e le basse colline marittimé.
Il maschio è perfettamente simile alla femmina.
Vive sulle foglie del leandro , sotto Livedia presso il Capo di
Bava, Esso infesta questo arbusto.
* * a manlello di più pezzt.
P OLYASP1DEA
5, C . te stuginiforme, Calypticus testudineus.
Clypeo clypeolis g composito , unico centrait octogono, marginal
libus 8 teiragonis.
La Strutt»,ra di questa cocciniglia ha molta analogia con quelle
delle tartughe. I l suo mantello, 0 scudo .è cpmposto di 9 scudetti
x î> r e ft i ' i 3
uno de quali e nel centro , di figura ottagonale , avênte nel centra
Uno spiraglio, per lo quale tramanda poca materia bianca ed alcuni
peluzzi in forma di pennello. Ai suoi otto lati corrispondono altret-
tanti scudi, uno de’ quali appartiene al capo, uno opposto alla coda,
e tre per ciascun lato ricuoprono il torace e l’ addome. Anch’ essi
banno nel loro centro lo Stesso s p i r a g l i o n s t im m a r e s p i r a t o r i o c o r n e
il centrale. I margini sono innoltre tutti cordonati. Dalla parte inferiore
, tra lo scudetto del torace ed il primo addominale , e tra
questo ed il secondo, trovasi una linea bianca formata dallo ispessi-
mento d un umOre, merce del quale l’animale aderisce sopra i tron-
ch i, od i steli degli alberi o delle piante , restando libero tutto il
rimanente del suo perimètro. Il suo colore è carniccino co’ contomi
de’ scudetti violascenti, e le stimmati bianche.
Viye éul mirto, sul lentisco, sul pungitopo sul ranuncolo abor-
tivo , sul leandro , sulle filliree , sul fico comune ( ficus carica ,
Lin. ) ec. ec.
Linneo e Fabricio descrissero questa specie col nome di Coccus
rusci , benchè vi apponessero 1’ Habitat in myrto , rusco ec. Ma
quando dar si volesse un nome, sempre improprio, improntato dal-
l ’ albero o pianta sulla quale vive., meritar potrebbe questa specie
quello del fico, ehe infesto ne viene in tal guisa da esigere ingenti
sagrifizj da’ coltivatori, onde espurgame gli alberi in talune annate
a questo insetto prppizie. Taie fu 1’ anno 1828 per i contorui di
questa Capitale.
Le frutta ehe provengono dagli alberi affetti da questo insetto
banno un cattivo Sapore, e l’ albero intristisce. Il mezzo più proprio,
e ehe praticasi con successo he’ contorni délia Capitale, per estirparlo
è quello di stropicciare i rami infetti colla mano o asciutta, o ,spal-
mata di olio. Gli animaletti restano cosi altri scbiacciati , altri ca-
dono vivi, senza poter risalire sull’ albero, e la di loro proie resta
intrisa ed inguainata nell’ umore ehe dagli uccisi vien fuora , e nel
poco olio di cui e unta la mano, quando se ne facesse uso.
Fabbio Colonna, Purp. 16, Tab. i j la di cui figura è ottima,
credè essere una specie di lepade, od una malattia del mirto,
Ginanni, Adriatico, tab. d, f. 17 — Bonami Mus, t. 107 f.
33 , i h. ’ ‘