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Talvolta, e specialmente ne’piccoli, anche la linea rilevata
dello scapolare è di color giallognolo , e la superior parte
è quasi nera : ne’ lati vi sono due macchie , una nera
e quasi pupillata verso il capo, l’ altra verso il toraçe bian-
chiccia e quasi semilunare.
Tramezzo senza alcùna apofise nella gola.
Torace inferiormente giallo-verdiccio , grigiastro nei
lati.
Piedi anteriori giallicci , screziati di bruno-rossiccio.
Gambe posteriori coi femori validi, di color gialliccio-ros-
siccio , e con tre macchie brune nella superior parte; gi-
noccbia per metà nere, inferiormente e più nella faccia
interna rosse , tibie rosse armate di spine nere. Sovente
il colore delle tibie è livido , e bianco verso il ginocchio
nella parte inerna. Questo colore è comune a tutti aüor-
chè son piccoli , sia nello stato di larva o già completi.
Addomine giallognolo , inferiormente giallo-rossiccio,
ne’ lati screziato di bruno, e con un ordine di lineette
nerognole poste trasversalmente , bruno suporiormente.
Semielitre grigge, con macchie irregolari brune, sovente
ordinate in tre linee intarsiate da nervature fia riche
: una linea bianca longitudinale verso la base, in di-
rezione di quella che sta nella posterior parte sullo scapolare.
A li trasparenti senza verun colore , nella base soltan-
to macchiate di giallo.
Lungh. tôt. ne’ maggiori individui , dal vertice al-
l’estremità dell’addomine lin. i 5 ; a quella delle semielitre
lin. 17. -
Gryllus Cmciatus. Charp. Hor. Ent\ p. É fo
O R T O T T E R I.
Ossérvazioni. Questa specie conviene perfettamcnte con quella ósser-
vata da Charpentier nel Museo di Berlino , e da esso lui descritta col
nome cli G. Cruciatus > il quale dioesi vivere in Portogallo. Qualche lie ve
d iffe r en t che puô notarsi sul colore dell’acldomine , e sulle sue mac-
chiature , provviene senz’altro dallo stato di secchezza in cui il sullodato
autore lo ha osservato e descritto.
Saoigny (nell’Egitto, Ta v. 7 fig. 10 , 1 , a ) ci rappresenta sema tallo
la medesima specie, benchè senza descrizione, e senza nome , corne ne man-
cano tutte le altre. Pare dunque che questo Acridio viva natufalmenle
nelle parti più meridionali dell Italia e dell Afiica.
Vi è stato chi ha creduto poter essere una varietà dello Emigratory
descritta da De Geer nella pag. 4 6 6 , tav. a3 , f. r. Non avendo ora presente
quest’ opera , pronunziar non posso sulle convemenze di taie citazione.
Certo è che la presente specie non ha alcuna cosa di commune coll Emi-
gratorio , onde considerar si possa come varietà di quellp.
Suscettibile è questa specie di sommo incremento nel suo moltiplicar-
s i , talchè in grossi- stormi mettendosi a volo infesta le campagne, che ma-
nomette e distrugge.
Trovasi di esso una varietà tutta di color testaceo , bruna soltanto
ne’ lati posteriori del capo ed in quelli dello soapolare , su cui non man-
cano le quattro linee disposte in croce : le semielitre delicate , trasparen-
tissime , con leggerissima tinta gialliccia e tendente al verde : tibie appena
1>Vl Incontransi sovente de’ piccioli, o larve , ne’ quali le macchie dello scapolare
sono appena visibiti ; la macchiafura delle semielitre appena di-
scernibile ; ed una macchiolina pallida prende il luogo della linea obbli-
qua che distingue il biguttulp,.
Tali sono i rapporti di affinità , che l’ Acridio Cruciato ha col Bigut-
tulo , che , tranne la grandezza , non trovo altro carattefe valevole per di-
stingùerli essenzialmente. Le note differenziali costanti si riducono în cio
solo , che nel Cruciato le semielitre hanno una linea bianca longitudinale
verso la base, in luogo della obliqua, e posta verso l’ apice che distingue
il biguttulo: i femori del primo, nella superior parte, sono macchiati di
nero e di bruno , mentre nel secondo v’ ha appena, e non sempre , qualche
macchiolina nella faccia interna : sono innoltre i femori del Cruciato plu
turgidi e robusti, e nel Biguttulo sono in proporzione lunghetti e deli-
cati. Quando dunque son queste due specie nello stato di larva è ben difficile
poterie distinguere senza una lunga abbitudine nel risguardarli ; e da
cio è facile incorrere in errore , ed eccitare de’ falsi timori, perciocche il
biguttulo è frequentissimo in tutte le praterie spontanea , e si moltiplica
enormemente.