feziona prima di schiudere , talchè a trayerso del guscio si distingue
la sua struttura, guardato con forte microscopio. Trovasi
in autunno , nel yerno , e nella primavera , e yiene gallegiante
nelle acque del Golfo di Napoli , di Pozzuolo. In Taranto , e
nel!’Adriatico F ho trovato ugualmente. Trovasipure in Zelandia.
Osservazioni. E gli è falso che questo crostaeeo sia molto raro ne’ ho-
stri mari. Io ne ho trovati gruppi numerosissimi, e ben sovente mi per-
Tiene qualche Beroe occupato da si bello crostaeeo: .e ciö di ogni stagio-
ne , tranne la state , durante la quale finora non me ne sono mai stati
porti. Essi yivono liberi e nuotanti nell’ onde ; la femmina sola ha cura
di occupare la cavita de’ beroe per deporre le u o v a , e clifenderle dall’ in-
sidia de’ loro nemici , finchè non siano schiusi i piccioli. La qual cosa gil
ba fatto meritare il nome generico di prudente in preferenza di ogni al-
tro animale.
Risso descrive un’altra specie di questo genere che distingue col nome
di custos ; ma le differenze ch’ egli le assegna non sono punto sufficiënt! per
farla distinguere dal Phronima sedentaria. Di fatto , egli dice che il suo
Phr. Custos ha le tanaglie uguali, ed uguali sono pure quelledel sedentario.
L a disuguagliaiiza di questi organi ne’ crostacei è un carattere distintivo del
sesso maschile. La picciolezza non puó distinguerlo del p a r i; ed il colo-
rito è un carattere accidentale. Sono tutti g l’ individui del F. sedentario
biancastri tanto piu , quanto sono piu piccoli. Desmarest yorrebbe far con-
sistere percio -la sola differenza nel numero de’ piedi remigatori, che nel F.
custode son quattrp , e nel sedentario sei ; ma fatto ho notare che questo
è un equiYoeo derivante dalla figura inésatta del Risso. Non essendoYi
dunque alcana reale differenza tra il F. eustode ed il sedentario, la prima
di queste due specie deve essere soppressa.
Le figure concorrono ugjialmente a persuadere, che il F. custode sia
identicamente lo stesso che il sedentario , talchè quella di Latreille , e di
Desmarest sembrano ricavate da una medesima impronta con quella di
Risso. Ho esaminati piü esemplari, provenienti tutti da una medesima
schiusa , e Yi ho ïiconosciute le differenze de’ due sessi nella disuguaglian-
za delle tanaglie , e la variabilita del colorito proporzionato all’ eta ; ma
i caratteri organici sono in tutti gli stessi, siccome Yerificar si puö nel
cospicuo numero, che ne conservo in tutte le guise nel mio gabinetto. In
rapporto al colorito anzi giova avvertire , che non di rado ho trqvato de-
gl’ individui molto grandi , ne’quali, in luogo di punti ros si, tinti si veg-
gono tutti i contorni degli articoli d’ un bel rosso tendente al violaco.
Leach ci riferisce la scopexta d’ una terza specie osservata sulle coste
de 11a Zelanda.
G em e r e FROSINE , Pu ros use , Risso.
G e n e r i s c h a r ä c t e r e s e s s e n t ia l e s . Caput sessile (interims
quatuor \ Pedes decern monodactyli j Cauda la-
mellis s e x terminata.
Characteres naturales. Caput magnum sessile rostratum : antennae
duae setaceae fronti insertae , triarticulatae ; duaeque inferiores
conicae , vel eylindraceae. Corpus elongatum , lateribus
subrotundis , transversim sesc-partitum. Pedes decern monodactyli,
corporis longitudine , articulis 5 depressis compositi, quorum me-
dii Ceteris majores, latissimi, denticulatique. Cauda annulis qidn-
que composita , lamettis sex lanceolatis , fimbriaiis , appendice
cuspidata terminata.
Sp . l . Frosine semilunata , Phrosine semilunata.
Tav. 4 . f. 1-5.
Ph. fronte bicorne, crustc tenerrima diaphana margctritacea, maculis
punctisque violaceis partim adspersa; visceribus violaceis auro-micanlibus.
II corpo di questo elegantissimo crostaceo e lunghetto, alquanto
gonfio nel mezzo, tutto di color bianco margaritaceo trasparente, die
lascia vedere il color rosso-sanguigno del cuore, e sue ramificazioui
yascolari, con riflessi dorati, simile in cio al corpo olivare delle Ca-
rinarie , Pterotrachee , ec. Questa tinta si ya sfumando sul dorso ,
e non pin si ravvisa nelle regioni addominali, siccome osseryasi nella
figura i . Il capo è grosso, rotondato al di sopra, sormontato da due
eminenze spiniformi, che diriggonsi verso innanzi, • ripiegandosi alquanto
in giii. Il fronte è troncato ,' e quasi diviso in due lobi kterali,
sui quali le comee reticolate, con una carena acuta fra mezzo, a vente
due spine poco elevate nella femmina, in luogo della quale trovasi nel
maschio una punta conica ed acuta. Inferiormente prolungasi in forma
di grugnô, all’ estremità del quale è la bocca munita di 4 mandibole
palpiformij che ne circondano l’ apertura, chiudendola, Gli ocelli sono