2 DECAPODI
I. Megalopa inerme; Megalopa mutica.
Nel golfo di Taranto e da’ fondi coralligeni io b tratta que-
sta specie, ma d’ una grandezza la metà appena di quella ehe
assegna il sullodato autore all’ individuo da lui descritto. Onde
appare ehe la grandezza non distingue questa specie affatto dal
Megalopa Montagui ed armata ; in ogni altra parte conviene per-
fettamente colla mutica. Nè alcun altro carattere , oltre quelli
esposti nel genere, concorre a distinguerla, essendo negativi quelli
ehe dalle altre due la separano.
Megalopa mutica, Desmarest, Cons. p. 201, pl. 34,
fig. 2.
------Cuvier Regn. An. IV , p. 85.
G e n e r e GEBIA; Ge b i j , Leach. (1).
G e n e r i s c h a r a c t e r e s e s s e n t i a l e s . Antennae exteriores vix
corporis longitudine. Pedum par secundum simplex. Laminae
caudales foliaceae , integrae , latissimae.
C haracteres naturales. Ut in genere Tlialassina.
Osservazioni. Genere poco distinto dal Talassina , e fondato sopra carattcri
si lievi, da vedersi qualche specie in opposizione con quelli. Tale principalmen-
te e lo avéré il secondo pa jo de’ piedi a mani didattile , Gebia Daviana di
Risso, mentre clie le Gebie principalmente dalle Talassine distinguons! per avéré
il solo primo pajo di piedi didattili.
Le nostre Gebie non lasciano a dubitare della generica loro pertinenza ;
ma in quanto alia specie ne porgono tante anomalie , cbe ô forti ragioni a
dubitare se ben distinte siano tutte le altre finora conosciute, e se a talune
di esse abbiansi le nostre a riferire. Esse variano in fatti a seconda delle acque
nelle quali vivono, l’ età in cui si esaminano, e lo stato di vita o di secchez-
za , siccome minutamente or ora sarà detto.
Quattro specie sono state riconosciute finora di questo genere , due delle
iquali de’ mari d ’ Ingbilterra ( G. slellala e deltura ) e due altre del Medi terra -
neo ehe bagna le coste di Nizza ( G. littoralis e Daviana ). L’ astacus pusillus
di Petagna (i) evidentemente è una Gebia da niuno perd riconosciuta ; e cio
senza manco per essere da quegli imperfettamente descritto.
I . Gebia de’ la ghi, Gebia lacuslris ; n. Tav. I, f. i .
G. chelis subaequalibus lineis punctisque elevalis ornalis, pedibus pilo sis simis;
succineo-viridi-nebulosa , abdominis segmente primo margine anlico candido , reli-
quis maculis albidis lateralibus.
Osservando questa Gebia appena uscita dal fango non lascia
distinguersi per altra nota , eccetto che per la linea candidissima
cbe circonda il margine anteriore del primo segmento addominale,
tutta essendo poi di color grigio di ambra tendente al verde, e
corne confusamente macchiata. Sopra ciascun segmento si avver-
te innoltre esservi talune macchioline trasversali ed obblique piu 1
(1) Dalle greche voci yr\, terra , e ß/os vita ; per indicare il costume di questi ani-
mali di viver sempre sotterrati nel fangoi.