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II Baglivi , forsi sulla fede di M. A. Severino , ritiene per ferrao , che
il maschio della Lycosa tarantula abhia il suo organo genitale riposto tra
la commessura del lorace coll’ addomine , e cbe il pene sia simile all’ a-
culeo d' una mosca , e. di color nero. — Foemina scilicet ovarium , mas
vero organa prolific um spiritum generantia , imo et penem , qui exurgit
ex media commissura th o ra c is e t ventris , estque nigricans , intortus ,
et forma referens muscae aculeum, ut observavit quoque in uäraneis M.
Aurelius Severinus dec us magnum Italiae et Calabriae , et fuse notqtin
sua Zpotomia.
Trevirano sostiene, cbe i palpi servano ai ragni solo per eccitare la
femmina ad esser fecondata,, ossia come di mezzo per compiere 1’ oggetto
d.e’ loro amo ri: ma cbe il vero organo sessuale maschile risiede nell’ addo-
mine, come in ogni altro genere di animali. Tale fu pure l-opinione di Sa-
vigny ( i ) : e prima di entrambi, Bolin , Medico iDglese, annunzio aver di-
scoperto 1’ organo sessuale de’ maschi nella regione addominale (2). Fu
sempre nondimeno contrastata siffatta asserzione; e stanno dalla parte op-
posta osservazioni piü costanti e piu genera li, che concorrono a dimostra-
re essere i palpi quelli cbe reggono 1’ organo mascbile.
11 Caputo dicbiara di non aver discoperta alcuna cosa nell’ addomine
de’ maschi, che annunziar possa la presenza degli organi sessuali: e pas-
so a supporre d ie i ragni fossero ermafroditi. Westwood , in una nota sopra
1’ accoppiamento de’ ragni sostiene, ehe 1’ organo genitale maschile rb-
siede nella estremitä de’ palpi , siccome era stato per lo innanzi dall’ universale
opinato : e soggiunge aver egli veduto , nello accoppiamento di
due Fpeire , sgocciolare un po di liquido dalla estremitä di ciascun palpo
del maschio nel momento della introduzione nella vulva.
Lo stesso autore ha fatte molte ricerche sulla Migale Avicularia ,
il piu grande de’ Ragni conosciuti , senza aver discoperto in altro sito la
presenza dell’ organo maschile : la qual cosa perfettamente conviene colla
dichiarazione del Caputo. Latreille , aneb’ esso concorre a rafforzare le con-
testazioni de’ prelodati anatomici , protestando essersi convinto, ehe 1’ organ
® mascbile sia riposto ne’ palpi (3) , dopo ehe pero gli aveva ammessi
nella estremitä posteriore del corpo , ad eccezione di mold (4) 1
Negli Scorpioni , p due verghe attaccate ai pettini, e corn-
spondenti alle due yulve della femmina^ 1 2 3 4
(1) Egitto : vol. 2 a, pag. 29V, nota.
(2) Trans. Angl. A. 177S , n. 117 , art. 9 , §. 2.
(3) Vedi t Cuv. Regn. Auim. vol. IV. pag. a»4*
(4) Cuv. , Luogo citato } pag. 206.
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E negli Issodi, essi fianehegiano il sorbitojo , cbe insieme
introducono nella vulva.
Io bo contestata ben due volte l’osserva/ione del sig. Hermann« ana-
loga a quella di De Géer , che i maschi cioè , piccioli sempre , introducono
il loro sorbitojo nel fubercolo addominale della femmina : ne poo
aver altro scopo questa funzione salvocbe-' la fecondazione. Conservo nel
mio Gabinetto un individuo- femmina dell’ Is so de Ricino, trovato sopra d’ un
Cervo , col suo maschio cosi accoppiato.
Ne’Ragni, giunta 1’ epoca dello sgravio , la femmina tesse Un
ripostiglio di sostanza sericea , nel quale depone e chiude le uova.
La forma e la grandezza del ripostiglio è diversa , siccome diverse
sono le guise colle quali gli assicura , e protegge fino alia schiusa de’pic-
cioli ; e cio a seconda de’ differenti generi , ed anche delle specie distinte,
diccbc sarà partitamente ragionato.
La forma delle uova d’ ordinario è quasi sferica . od alquan-
to ellittica ; e nel ripostiglio giacciono libéré o intrecciate con
jfili sericei. Il vitello , guardato col miçroscopio, si présenta come
un gruppo di globetti , che il sig. Maurizio Herold , cui tale
osservazione è dovuta (1)0 chiama germe mollipliee , i quali si
riuniscono allorchè lo sviluppo del feto comincia.
E stata pur mossa quistione se gli Aracnidi partoriscano piu volte in
vita. Savigny assicura che questa classe di animali ha un solo accoppiar-
mento , ed un solo sgravio, dopo di chè mojorio. T a l’ è pure il risultato
delle mie osservazioni su tale argomento ; che anzi ho visto più volte
perire il maschio non guari dopo compiuta la copula. La .femmina so-
pravvive alio sgravio , vigila il suo prezioso deposito fino alia schiusa
della sua prole , e spesse volte resta vittima e pasto della" medesima , che
gli muove guerra implacahile, siccome fanno reeiprocampute vi néonali. Di
questi pochi trionfano , e vanno a stahiliisi in siti remoti , e disgiunti.
Avviene e vero che la femmina si sgravi più fiate ; ma cio quando non sia
stata fecondata ; nel qual caso sopravvive alio sgravio , e si prolunga la
vita al di là dell’ ordinario. Tanto mi è venuto destro osservare più volte.,
tenendole catturate , per istudiare i fenomeni della lor vita.
(1) Exercitationes de Animalium vertebris carentium in oi'o formazione• Pars I.
D e Geseratioke A ramearum ih o v o , Cum 4 Tub. acre incisis. .Mctrbuigi 1824.