Noi possediamo una sola specie del Genere Fossichilo , me-
no ehe non si volessero impropriamente a questo ancor riferire
quelli dei quali andiatno a parlare. Almeno le mie ricerche non
mi anno olFerto altro fin’ ora.
Le doe specie d ie descriverô non si, possono rigorosamenle
rapportare ad alcuno de’ tre generi sopra indicati. Perciocchè in
essi il corpo non è lineare, ma invece èpressocchè ovale e senza
alcun indizio di segmenti. Talchè piuttosto dovrebbero riferirsi
alla terza famiglia, dalla quale aitronde si discostano per moltis-
simi altri caratteri.
Per la quai cosa, è forza istituire un genere particolare il
quale puô associarsi ad un’ altro da comprender forsi il Phalan-
gium grossipes di Millier. Per ora esporremo i caratteri del nostro
novello genere che io chiamerô Fanodemo per ricordare il nome di
un célébré filosofo e poeta Tarantino, di cui fa menzione Esichio
e lo ripete 1’ Aquino nelle delizie Tarantine ; An. p. 497 e
Osservazioni. E ancor quistione tra i Zoologi se i Picnogonidi debbano registrars!
fra gli aracnidi o sivvero frai Crostacei. Savigny è d’ avviso ehe que-
sti esseri siano intermedi tra questi e quelli, o ehe ne faccino il passaggio.
Latreille confessa aver questi animali stretta analogia tanto coi Ciami e colle
Caprelle quanto col genere Phalangium a cui erano stati associati da Linneo;e
dichiara innoltre riporli egli con duhhio tra gli Aracnidi (i).
Egli è incerto del pari se essi respirino per stigmate ( di cui non si sono
scoverte ancor vestigia ) o per trachee, e confessa essere del tutto scoriosciuto
il meccanismo della loro respirazione (2). Suppone innoltre ehe possino respi-
rar per la pelle : e sopra questa ipotesi inclinerebbe a formare un’ ordine particolare
fra gli Aracnidi, e gl’ insetti atteri dell’ ordine dei parasiti (3).
In quanto aile specie del nostro novello genere, è indubitata cosa ehe anno
essi due aperture nell* inferiore ed anterior parte del torace, per le quali l’ ac-
qua deve farsi strada ail’ interno e servire alla respirazione. E quantunque non sia
riuscito a vederle ehe in una sola specie, pure la perfetta anälogia della loro pr-
ganizzazione guida a farle supporre nelle altre due , nelle quali , per essere. forsi
obliterate da materie eterogenee non si lascian vedere. Queste aperture hnmet-
ter deggiono nelle cavità branchiali o tracheali ; la quai cosa e certamente im-
ppssibile anzi ehe difficile a divisarla senza tema di errore. Quindi sarà sempre
incerta la sede di questi esseri, ehe per altro godono evidentemente maggiori
rapporti co’crostacei. 1
(1) Cuvier Regn. m IV , p. 277- — (2) L. c. nota. — (3) K p, .372.
G e n e r i s c h a r a c t e r ! * e s s e n t i a l e s . Caput rostriforme. Palpi
duo simplices laterales. Antennae cheliferae rostro informs
insertae. Corpus subrotundum integrum. Appendix.
caudalis nulla. Pedes octo langissimi.
C b a r a c t e r e s n a t u r a l e s . Caput eonicuni vet cjlindraceum, antics
detruncatmn sulcatumque , ore inferius excavato. Oculi duo
laterales. Palpi capitis longiludine aut tongiores , ad latera inserti,
triarticulati. Antennae duo cheliferae ad capitis basim insertae. Corpus
integrum segmenlis nullis conspicuis , supra eonvexum , sub -
tus complanatum. CaudaJere nulla. Pedes aclo laterales longissimi
uni-artieulati, radiatim divergentes. Pulmonati? aperluris pulmo-
naribus subtus et antice conspicuis.
Osservazioni. It capo- dei nostri Fanodemi b i» forma dr con» troncato , ri-
gonliat» aLjuantu pin o- meno nel mezzo , la cui estremita anteriore è troncata ,
eon due .soldi! in-feriormente ehe guidano all’ apertura della hoccar la quale-
apresi verso la base. E fin qui essi convenir potrebber» coi Nymphm.
Bne antenne laterali inscrite alla base del capo composte dî tre articoli
P ultimo dei quali dâdattilo o. informa di chele ripiegato nella sua inferior fac-
cia. Palpi due laterali inseriti tra l’ articolazione del capo col corpo , lunghi .
composti di tre » quattro articoli.
I l corpo è poi di un sol pezzo. senza alcun vestigio di segmenti, ehe anzi
pare ehe esso avesse uno scudb nella parte superiore intiero corne quell»
dei crostacei macrouri. ed un’ altro inferiormente indiviso coi soli marchi del-
l ’ inserzione dei piedi . dai quali 1» scudo. stesso, resta improntato in forma di
Stella.A
sifihtta organizzazione niuna specie- conoseiuta si accosta, tranne il solo-
Phalangium Grossipes di 0 . F. Müller , il qualfe sembra non essere stato altn-
menti conosciuio da liatreille salvocchè per la figura.e per la descrizione esi-
bitatre dal prelodato Mùl.y. per la quai cosa si limita a dire ehe dev’ essere com-
parato, colle specie gracilis,, e fmoratus del genere Nymphon del Dottor Leach,
siccome superiormente ahbiamo avvertito..