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Se sensibile è il danno che arreca ail’ olearia economia il Cer-
cope dell’ ulivo , non v’ è più ragionevole inchiesta da farsi , che
quella di sapere quai mezzi adoperare per ovviarlo. Io senta tutta
la forza di questa domanda ; ma convinto sono del pari non potersi
troyare un sol rimedio a tal bisogno valevole e soddisfacente. Trat-
tandosi di pochissimi alberi , facile riuscirebbe distrugerne la pro-
pagâtà genia , recidendo i ramicelli che danno ricetto aile uova ed
aile larve, raechiuse in quella bianchissima spuma, che facile cade
sott’ occhio, e bruciandoli. In tal caso pero sicnro esser si deve ,
che nelle eircostanti campagne non alberghi la specie ; imperciocchè
da quelle facilmente emigrando gl’ insetti perfetti-, ■ invadono ben to-
sto le altre , e la loro schiatta noyellamente propagata ne yiene.
Chi oserebbe altronde intentare 1’ espurgo di tali insetti, nella guisa
teste indicata , dalle immense selye di ulivi delle provincie meri-
dionali del Begno ? É quando ciô fosse, eseguibile:, 1’ .esito in rapporte
ail'utile che ne ridonderebbe porterebbe un discapito ail’ economia.
Lungi quindi dal ricorrere a questo spedierite, è consiglio di
ben condurre 1’ albero e-le sottoposte coltivazioni , onde allontanare
qualunque animale infesto ail’ agricoltura.
In quanto alla Ledi a ed al Çentroto, comecclîè il primo è ben
raro , ed il secondo non attacca piante di grande importanza nella
rustica economia 1 ; non yal la pena occuparrî del loro ésterminio ,
comunque difficile ancora ne fosse 1’ adempimento. Lo stessb dir si
pub delle altre 'specie del genere Cercope, le quali sebbene innocue
non siano , niuna dogliariza si sente dagli agricoltbri a lor riguardo.