Tratnezzo senza veruna apofise.
Addomine giallastro con un doppio ordine di lineole
brune , ed stremità delle appendici nërë.
Gambe posteriori co’femori giallastri macchiati di nero.
l'ibie coralline con fasce giallicce presso F articola-
zione del femofe ; spine nere ; tarsi rossicci.
Semielitre giallastre con macchie irregolari sparse, di
color verde bruniccio , piü piccole verso F apice.
AU giallo-pallide con nervature nere delicatissirne; una
fascia nera nel mezzo , e due macchioline nere nell’ apice.
Gryllus flavus ; thorace carinato , alis flavis , fa scia
nigra, apice cinereis ; Fabr. Spec. Ins. i. p. 36g—
Entom. Syst. Em. 3 , p. 5g , n. 53.
■------Lin. Syst. nat. 2. p. 702 , n. S2.
------ De Géer , Ins. 3. p. 493, n. 9 , Tab. 4 1 , f. 5.
------Scopoli, Delic. Faun. et Flor. Insub. 1 , pag.
63, tab. 2 4 , f. D. ( non C. (1) ).
------Petagna , Instit. Ent. 1. pag, 3ig , n. 12.
------ Cyril. Tab. IX , fig. 7.
Locust a capensis , Petiv. Gazoph. 6 , t. 3 , f. 6.
Gryllus flavus , Villers.
Criquet jaune , Oliv, var. ).
Criquet bande-noire, Latreille 12, pag, i 5y , n. 16.
Gryllus nigro-fasciatus; Charpent. Hor. Eut. p. i 4°-
Lungo pol. I-, lin. 8.
Abita F America, F ab r ., e F Europa meridionale se-
condo altri ; nel mezzogiorno della Francia , Latreille. 1
( 1 ) L a f i g u r a C , c i t a t a n e t te s to a p p a r t i e n e a l pellucerts , e l a i ig . D c i - 1
t a t a p c r l o Insubriçus d e v e r i f e r i r s i a l flavus.
Osscrvazioni. VA. flavurn è proprio dell' America , 6econdo lo ha di-
chiarato Fabricio , il quale cita soltanto le figure di De Géer e di Petirero .
sema far menzione de'l:Ciiillo: , ehe troyasi citato soltanto p e r l 'A . lartari-
cum. De Géer considéra la medesima specie corne propria delP Europa méridionale
; ma 1’ Olivier , tenendo presente 1’ uno e 1’ altro , ha considerato
l ’ europeo come varielà dell’ americano, togliendo cosi le ambiguita. In fatti,
la frase del Fabricio lascerebbe in grande imbarazzo , ed in molta incertezza
se andasse priva delle illustraziom ehe vi ha soggiunte netla sua opera postu-
ma ( Entom. Syst. em. ), dietro delle quali risulta, ehe i caratteri essenzia-
li d e lßavum convengono perfettamente cogli esemplari di questa specie abi-
tatrice delle nostre campagne , mentre se ne diseosta per taluni altri di se-
oondo ordine. Aragione quindi l’ Olivier l ’ ha considerato corne una semplice
yarietà del tipo originale proprio dell America. Se il Fabricio non fecemen-
zione del G, flavus di Ciril'lo e dello Scopoli fu per questo appunto , perché
gli considero intieramente diversi.
È da notarsi parimenti ehe la figura dello Scopoli e pessiraa , e viene
ancora erroneamente indicata nel testo , siccome si è fatto osservarenella
precedente nota.
6.° Acridio Barbaro*, jderidium barbarum•, n. Tav.
I l , f. 5, a , è , c , d. b', var.
A. Cucullio supra depressö, linea media elevata , incisuris
tribus, rufuscente ; gula cornuta ; hemelytris griseo-viri-
descentibus ; alis rubris apicem versus paüidioribus.
Capo mediocre colF occipite alquanto rilevato , e su-
perante il piano del torace. Occhi grossi sporgenti di color
fosco verdiccio , con una lista bruna ehe dall angolo
superiore discende fin quasi la metà ; fronte impresso, leg-
germente solcato , e gemmato; vertice impresso : tutto d un
sol colore verde-rossiccio ; antenne men lunghe del capo
e dello scapolare insieme.
Scapolare non carenato, ma depresso, con una linea
rilev ata nel mezzo , e due laterali convergent verso il
capo ; tre linee trasversali incise , non molto profonde ,