sospetta essere il secondo de’ due figura ti da Àldrovando, Lib. 2 p. 2o5. Egli lo
considéra corne prossimo al cancer macrocheles d’Herbst, tab. 19, f. 7, ma quelle
che io descrivo ne difFerisce principalmente per le proporzioni dello scudo ch e
più largo ehe lungo , e pel rîgonfiamento delF estremità delle tanaglie. Cio non
ostante , Bose, ehe non ha probabilmente yisto in natura il crostaceo d’Herbst,
lo menziona sotto il nome generico di Maja, e l’ indica, senza dubio seguen-
do questo au tore, corne vi vente nel Mediterraneo,
3. P. raccorciata ; P . contracta, n. Tav. 4-
P. Scuto ovato-cordalo ; rostro lato ; supra crislalo-denticulato, marginibus
aculeatis ; brachüs contraclis elalis angulatisque, spigulis crislalo-denticulatis, superficie
tuberculata ; pedibus gracilibus , posterioribus arliculis depressis , margine
denticulatis-
Lo scudo di questa Partenope distinguesi dapprima per le
regioni molto depresse, e per le elevazioni ehe le separono squi-
si ta mente fatte a spigoli , taluni de' quali anche tubercolati : la
cordiale ed epatica specialmente è sormontata da un grosso mam-
mellone tubercolato quasi corne quello délia nostra Eur. Bole-
tïfera : la regione branchiale è ornata di tubercoli disposti in sérié
: la regione genitale è elevata e posteriormente carenata. I
contorni dello scudo sono ornati di punte ritondate.
Le braccia sono assai più.corte del diamétro trasveasale dello
scudo , stiacciate, dilatate nella parte media, e coi spigoli late-
rali ornati da risalti grandi alternati da altri minori / la superficie
e pur essa sparsa di minuti tubercoli, tra quali alcuni più
sensibili percorrono la linea mediana. Le avanbraccia sono in
forma di piramide quasi quadrangolare , stando col vertice àl go-
mito : lo spigolo superiore elevasi in forma di c.resta grossolana-
mente addentellata, la quale , giunta alla mano, ripiega ail’ ester-
no per raggiugnere V articolazione del dito mobile. Siffatta cre-
sta nel destro braccio con ispecialità è assai più squisita , alme-
no nell’ individuo ehe si tiene sott’ occhio. Tutti gli altri spigoli
sono anche addentellati ma , i dentelli sono minori, tranne -
due o tre assai grossi. Il dito mobile è pur esso guernito sul
dorso da cresla addentellata. Tutta la superficie inferiore delle
br accia è sparsa di minuti tubercoli.
Le quattro paja di piecli posteriori sono graciîissime , ma
1’ ultimo à gli articoli molto stiacciati contorti, ed i spigoli tu-
bercolati.
La coda è composta di - y articoli ; perô i tre intermedï- sono
tra loro saldati in un solo nel màschio : la femmina non la
conosco. I lora contorni sono tubercolati.
Il colore è rosso^ variegato di giallastro; la punta delle dita
ed i dentelli in terni di queste- son' bruni.
Lunghezza totale dell1 individuo colle braccia aperle pollici 3.
Vive nel Golfô. di Na poli assai rara.
La conoseenza di questa speeie la debbo al sig. Beck. Chi-
rurgo maggiore dei reggimenti Svizzeri al servizio del nostro So-
vrano , il quale à avuta la bontà di communicarmela.
Osservazioni. . A d’ir vero, questa Partenope non parmi, già una speeie Costa
nie , ma proveniente da morbosa aberrazione , per la quale si sono rese piu
rimarchevoli le elevatezzemeno allungate le braccia, quindi un po più dilatate;
i spigoli c o n to r t ie le avanbraccia rese per simil ragione più gracili nel gomi-
to,. onde appajono quasi piramidali. ïosarci inclinev.ole a considerarli corne in-
dividui délia P. longimana affetti da rachilide ! Nondimeno , onde non urtaré
contro la correnle, ne lascio la deciferazione in arbitrio di coloio che eievansi
al prima lo, in siffàtti giudizt.