le col nome di Dromia cljpeata, e clie riferisce al Cancer Caput
mortuum di Linneo.
Se troppa importanza si pone nel numéro delle spine , den-
telli , aculei , e tubercoli ehe sorgono da’ margini o dalle regioni
diverse dello scudo , conviene tener conto della età ; percioccbè
essi crescono , sviluppano , e successivamente si moltiplieano col
crescer dell’ animale. Facendo attenzione a’ piccioli vedrai sempre
iv e s tig î o rudimenti di quelli ehe nella maggiore età deb-
bon sorgere. E k> stesso dicasi del colore , ehe non fu mai carat-
tere sicuro nella determinazion delle specie.
Cancer dromia, Lin. Syst. Nat. p. 2972, n. 24.
------R uni pli. Mus. Tab. II , fig. i.
Dromia Rumphii, Fahr. Enlom. Syst. Supp. p. 35g.
11. I.
------Latr. Hist. Natur. V . p. 386, n. 3.
------Desm. Consider, p. i 3y.
Trovasi non raro nel Mediterraneo e sull’Adriatico, qua si in
ogni sito del littorale.
Delle altre 4 specie di tal genere : la hirsutissima e la ega-
gropila appartengano al capo di B. Sp. = La sabulosa è delle A n-
tille = la clypeata , che io credo una semplice varietä della Rumphii
, siccome superiormente si è detto , abita il Mediterraneo. In
fine , per rapporto all’ egagropila, trovata da Pusso nel Mediterraneo,
è da consultarsi lo stesso autore.
G e n e s e M I T R A C F . ; M i t 11 r a x , L e a c h .
G e n e s is c h a r a c t e r e s e s s e n t i a l e s . Antennae exteriores bre-
vissimae , articula primo secundo crassiore et breviore ,
in oculorum angulo interno insertae. Chelae validissimae,
digit is non abrupte arcuatis. Rostrum bifiduni.
C haracteres naturXles. Antennae exteriores in oculorum
angulo interno insertae; brevissimae, articulo primo secundo crassiore
et breviore, articulo conitiö ve'l subuliformi lerminatae. Pedes
maxillares exteriores articulo tertio subquadralo, in angulo interno
superiore scissi. Pedum par primum angulum cum corporis axe
longiludinali baud formons ; chelis plus minusve ovatis, digitis
non abrupte inclinalis. Scutum plus minusve inaequale rostro bi-
fido , inlerdum breve marginibus inflalum spinosum, interdum ob-
longum. Oculi magni, peduncub brevi , in cavitate cyhndrica
subreconditi.
Sp. Mitrace scabro ; Mithrax scaber, n. Tav. 2.
M. scuto cordato , lateribus ulrinque spinosis, regionibus acukatis, poshes
super caudam spinis tribus ereclis, rostro bifido spinoso ; carpis elmgalis, supra
tièerculatis ; brachiis Iriangularibus.
Lo scudo è cordiforme , molto turgido nei lati, e le regioni
ben distinte ; anteriormente prolungato in un rostro brevissi-
mo bifido , le cui due punte appianate , lateralmente inclinate ed
acute ; alia lor base sorgono due altre simili spine , una per cia-
scun la to , più piccole ma più acute , e tra queste a la punta del
rostro sorgono le antenne. Le orbite sono circondate da tre spine
, delle quali la superiore più grande ed aepta , la posteriore ot-
tusa corta e segùita da due altre eminenze graduate , ï inferiore
picciola e più acuta di tutte. Una incisura molto nmarchevole
nell’ orlo superiore dell’ orbita dietro la quale un’ altra minore.
Quattro tubercoli sulla règione stomacale ( 3-i ) ; uno sulla re-
gione cordiale, un’ altro sulla epatica posteriore; tre punte molto
squisite e rivolte in sù nell’ orlo posteriore confinante colla coda.
Sulla regione branchiale moite spine ineguali. Cinque spi