Pescato in Taranto , ne’ fondi sabionosi della cosi detta P a lang
a di S. Vito ; è raro.
Yedi il Catalogo de’ Crostacei Tarantini presentato all’ Ac-
cademia delle Scienze.
Qui cade acconcio far parola di un bel crostaceo di que-
sta medesima famiglia , il quale , per quanto io finora mi sappia ,
non è stato da alcuno descritto. Desso appartiene ad un genere
siDgolarè, che distinguesi priricipalmente per avere lo seudo
prolungato verso innanzi quasi come quello del Leptopodia Sa-
gitla ; e perö , in vece di protendersi in un rostro aeuto ed intié-
ro , o bifido soltanto, come nel genere Inachus, si divide indue
punte lunglie , acute , divaricate fino a formare un angolo quasi
di 45 gradi , inferiormente scavate , e prolungate tanto da rice-
vere e nascondere le antenne mediane. Sotto a queste sono im-
piantati i peduncoli oculiferi , lunghi un poco piu di tali spine ro-
strali , ed anch’ essi divergenti con angolositè pari a quella delle
due spine. Questi sono perfettamente simili a quei del genere
Fillosoma ( Phillosonia ).
Le antenne esteriori inno il loro primo articolo quasi a foggia
di clava , molto rigonfiato anteriormente , ed un pö contorto ; il
secondo piu lungo di tutti ; e 1’ ultimo uguale al'secondo ed un
poco ovolare. Tra mezzo al rostro evvi una spina acuta , ripie-
gata in giü , ma corta.
II secondo articolo de’ piedi mascellari è piriforme. Le chele
sono lunghe tre volte quanto 1’ intiero scudo, terminate da due
dita gracili , dritte e parallele.
I piedi sono gracilissimi , graduati , e tanto questi ehe quei
del primo pajo anteriore son piü che quattro volte si lunghi che
lo scudo.
Questo crostaceo non appartiene al regno di Napoli, essen-
dosi pescato sulle coste occidentali della Sicilia. Quindi strettamente
considerato , non dovendo esso entrare a rigore nella nostra
Fauna, mi sono limitato a dame un breve cenno , essendo ancor
dubbioso se altri lo avesse descritto.
Nella negativa , esso deve constituire il tipo d’ un genere no-
vello , assai ben distinto.
G en eh e CALAPPA ; C a l a p p a , Fabr.
G en e r is c i i a r a c t e r e s e s s e n t i a l e s . Scutum valtle elevatum.
Chelae magnae amplissimae , margine superiore elevato-
cristato. Pedes maxillares articulo tertio exlremitate un-
cinata. Rostrum inferne bipartitum.
C haracteres naturales. Scutum transverse ovatmn , in latere
postico elatum , denticulatumque , subtus concavum , anlice
parum productum , rostro inferne foveolato , foveola longiludi-
naliter bipartita. Antennae exteriores breves inter oculos et fron-
tem insertae. Oculi approximatipedunculati, pedunculo brevi.
Pedes maxillares exteriores articulo extimo acuminato. Chelae
aequales, valde compressae , siipra elatae , cristatae , denticulatae ,
ad anticam scuti partem aptatae. Pedes breves ghtciles.
Sp. i . Calappa granulata ; Calappa granulata.
C. scuto manibusque verrucosis, lateribus crenatis ; angulis poslicis quinque-
dentatis ; colore balaustino guttato.
Cancer granulatus, Lin.-Gm. Syst. Nat. p. 2973 1
n. 26.
------Herbst, pag. 200, Tab. 12, fig. 7 5 , 76.
C an c re m ig ra in e ou O u r s , Rond. liv . 18, p .4o4-
Cancer heraclevticus, Aldrovan. I I , p. 190.
------Lamk. Y , p. 266.
Calappa grunulata, Fab. Ent. Syst. Sup. p. 346, n. 3.
------ Latr. Hist, des Ins. V , p. 392 , n. 1 , PI. 43,
fig. 1 , 2.
------Risso Crust, de Nie. p. 18. — Hist. Nat. de 1 Europ.
merid. V , pag. 3o.
------Roux. I , liv. pi. II.
— — Desm. Cons. p. 109.
------ Cuv. Regn. Anim. IV. p. 66.
Napoli volg. Cristagallo.