margine posteriore appena rilevato ; angolo posteriore ri-
tondato ; lati quasi paralleli; colorç rossiccio tend ente al
verde,, con due macchie fosche non terminate sulla parte
posteriore Ira la linea media e le laterali.
Tramezzo terminate inferiormente da un’ apofîse cornea
coll’ apice ritondato.
Torace molto ampio, e dello stesso colore dello scapolare
: • gambe anteriori similmente colorate.
Addomine gialliccio , eon un doppio ordine di lineole
trasversali brune.'
Femon posteriori robusti, quasi testacei nelle scanel-
làture , verdicci nella superficie esterna con punti bian-
chi e neri sul contorno ; superficie interna rossastra con
macchie irregolari oscure ; Tibie coralline , colle spine
dello stesso colore e le punte nere ; Tarsi rosso-giallicci.
Semielitre grigie di un verde fosco , rossicce verso la
base : gtalhcce verso gli apici, con macchie brune sparse
ed irregolari, costola superiore od interna più chiara.
A h rosse v iv a ci, • scolorate verso l ’ apice , con nei*va-
ture nere, ed una leggiera tinta gialliccia suifes tréma.
Lungo pol. i , fin. 9.
Var. B ) Antenne lunghe quanto il capo e lo scapo-
lare insieme ; linee rilevate dello scapolare quasi bianche,
colle maochie interposte ,più distinte e quasi testacee ; Lato
superiore dell’ elitre listato di .giallo pallido o di verde
bruno, piu piccolo del tipo originale.
Lungo pol. 1, lin. 6 %,
Originario della Barbaria e delle isole greche, trova-
si tùttavia non raro «elle Puglie , e più frequentemente
nella Terra d’ Otranto.
Osservazioiù. Qa^sto Acridio è quello , ehe nel 1809 ed an ni seguenti
▼ enne a stuoli immensi , ehe oscuravano il Sole , a devastare le campagne
delle provincie meridional! del Regno e spccialmente la Terra d’ 0 -
tianto e quella di Bari«. Sia ehe precedentemente stato fosse questo aeri-
dio tra noi , sia ché in quella irruzione stahilita avesse la sua. progenie
in quelle terre , ove per 5 anni continui si produsse., trovasi esso tuttavia
nella Terra d’ Otranto , nella Basilicata , nella Dàunia , ed anche nella
Calabria Ulteriore, bendiè più- raro.
Stabile e più frequente, e ne’ menzionati liioghi la varietà B ) , ehe
parmi 1’ anello intermedio* tra il tipo- originario e la- specie seguente , ch’ è
senza dubhio 1’ Acridio Ualiàno di tutti gli autori , siccome risulta dal
canfronio di tutti i loro caratteri.
7. Acridio italiano ; Acridium italicum. Tav. I I , fig.
2 , a , b , c , d.
A. Capitis vertice impresso, cucullio sub-planulato, linea
media elevata., inciswris tribus vufeseente y gula cor-
nuta v hemelytris griseo-viridescerüibus ; alis basi rubris,
medio pallidis, margine externe apieeque viridi-flavican-
tibus.
Capo mediocre , declive; fronte leggermente solcato e
gemmato ; vertice impresso: ; oceipite poco elevato avente
una linea rilevata non molto sensibile , ehe corre dal vertice
alla nuca ; antenne uguali al capo ed allo scapolare
insieme , i di cui articoli rotondi o cilindrici nel maschio ,
sono alquanjto schiaceiati nella femmlna , più corti ed al-
quanto più dilatati nella parte media , siccome rappre-
sentate vengono in x , 2, délia tavola sopra citata : occhi
simili a quelli del Barbaro.
Tramezzo, scapolare , addomine, e gambe anteriori ;
tutto simile al barbaro.
Femori posteriori robusti, giallo-rossicci, nelle sca