Sul medesimo principio, adottando io il nome italiano di cocciniglia
, dico coccimgliferi tutti gl’ insetti della stessa famiglia ,
i quali suddiyido in tre generi distinti Caliptici, Dattilopii e
Diaspidi (a).
Prima di passare all’esposizion de’ caratteri di tali generi, con-
viene stabilire quelli della famiglia , per i quali tempo già parmi
di retiificare taluni errori ne’ quali caddero i nostri maggiori, risul-
tanti dal poco accorgimento, o da fatti accidentali, che si sono presi
per costanti ed inerenti all’ indole di questi animali. Illusi i natu-
ralisti da taluni di essi, che 1’ azzardo offrl loro , ban creduto che
le cocciniglie Kanno i maschi con aliy muniti di aculeo nella parte
posterior? dell’ addome, e la bocca senza proboscides mentre la fem-
mina h sfomita di ali e di aculeo , ed ha la bocca munita di un
rostro acuto, e trilobato. Veramente un orgauizzazione cotanto di-
spara fra i due sessi , avrebbe dovuto fargli accorgere che ripugna
in natura ; ma particolari osseryazioni han seryito per principio, che
si è poi generalizzato , per ispiegare quello che non hanno yeduto.
Come le cocciniglie, o cocchi si fecondano ; quali sono i maschi di
ciascüna specie ? A tali inchieste è stato risposto , che 1’ accoppia-
mento succédé quando questi animali sono ancor larye (3) , e pic-
ciolissimi : e con questi assurdi si è tentato spiegare ciocche non
lianiio potato vedere. Altai han supposto , che essi siano ermafro-
diti (4). Lo aver yeduto altronde taluni insettolini , che col loro
aculeo perforano i tegumenti dorsali delle cocciniglie , per deporre
nel corpo di quelle le proprie uova, ha fetto lor credere esser questo
il maschio, il di cui aculeo si è preso per 1’ organo sessuale, e cosl
è stato tutto rischiarato. Cos! il célébré Reaumur credè dileguare 2 3 4
(2) Nel Prospetto d’ una nuova diyisione metodica del genere Coccus, distinsi questi fre
generi co’ nomi di Calimmata, Diaprosteci, e Diaspidi} ma per una più esatta nomenclatura,
ho creduto permutarc il primo ed il secondo di questi t le di cui etimologie si troyano ne’ ti-
toli ri3pettiyi.
(3) Si e deito, che quando il maschio schiude e va in traccia della fcmmina per fecondarla,
è que'sta si grossa, che sembra rimpetto a quello un vasto campo, sul quale va in cerca per
trqyare il silo degli organi femminei (La mosca all’ano del Cavallo!.); ma quando la femmina
è si grossa, é per essa 1’ epoca .della gravidanza o del parto ; è stata quindi già féconda ta , mentre'le
inféconde rimangono senza sviluppo.
(4) y edi Reaum. X. XY. p. I. pag. 36 e segu.
A T T E H I
entrambi questi assurdi : e quantanque accorto si fosse non esser
verisimile , che insetti cosi piccioli e cotanto dalla femmina diyersi
possano essere i maschi dello stesso genere, pure si lascio trascinare
dalle apparenze, e gli accredito per tali ( v . prefaz. p. v . ). Egli
giudico rettamente quando vide per la prima yolta 1’ insetto che per-
forava il corpo della cocciniglia ( 1. c. p. 3 9 ) , ma cercando la via
di nsolvere un problema ancor troppo oscuro ed imbrogliato, depose
il primo giudizio e ricorse alia medesima osseryazione , onde asse-
gnare il maschio alia cocciniglia ( 1. c. pag. 47 ) : e la storia ch’ egli
tesse delle metamorfosi del presunto maschio e quella precisamente
che appartiene all’ ichneumon larvarum. I naturalisti posteriori si
sono acquietati sulle assertive di questo grande osservatore, ed hanno
tenuto per fermo ciocche Reaumur ha creduto vedere. Non di me-
no, facendo attenzione all’organizzazione eterogenea e syariata di que-‘
sto presunto maschio , si resta agevolmente convinto dell’ assurdita
di tale divisamento. Si pretende ch’ esso abbia due elitre 0 due a li: .
quindi sark od un ortottero od un dittero. A1 maschio del C. ulmi
si assegnano innoltae due bilancieri; e percio sarebbe un dittero vero.
A quello del C. characias si sono assegnati costumi, ed abitazione
distmta, riponendo la femmina su le foglie ed il maschio alia radice
delle piante ,- oltre le tante anomalie osservate dal solo Dorthes , le
quali non possono menomamente persuadere. In una parola, il maschio
delle cocciniglie, per le sole pochissime specie, delle’ quali si
presume esser noto, e un proteo , anzi un essere indefinibile (5).
(5f Non e pemô da marav.gliarai se il sig. Giovcne snppone, d e il mascHio del C. olce
sia un certo rnsetlo, il quale depone le nova nel parenchima delle fronde dello »tes» ulivo
entro del quale schiude la larra , si genera la crisalide, .e n' esce 1'insetto perfetto, ch' è un yen
imenottero, secondo l'espressiouie le descrizioni di questo diligente osser.aiore: le quali cosetutte
dimostrano che tale insetto subisce metamorfosi complete, ciocche niuno ha per anco osato assegnare
al genere coccus. Che la pmciolezza di tali insetti, c dirè pure l'impercettibilità non avcsse pcr-
messo osserrare con precisione ogni di loro delicata parte, specialmeute nello stato di larva, quando
questa razza st présenta nelle sue vere forme, colpa é de' mezzi di cui 1’ uomo i fbrnito, e di
tante.crcostanze, che sovente fanno isfugire il momento propizio aile osserrazioni : Ma non per
questo c lecito dar per vero ciocché alia ragione ripugna , ed a numéros! felti si oppone. Ah-
biamo molti esempu m diversi ordini if insetti di maschi alati e di femmine senza ali ; ma c
senza csempio l'eterogencità dell’ organizzazione del maschio assegnato allé cocciniglie. Né dere
far peso 1 accordo di tanti scrittori, riduccndosi la loro autorité aile sole asserzioni di Beau-
tageer, au«’ autorité de'quali han ripetuto tutti gli altri lo stesso. Ho detto assertions,
impcrctocchè Beaumuï confessa di non ayer osseryato che il solo suppqsto maschio del