difesa dalla pcUc della lesta di elefante, di modo clic sulla fronte si eleva la [n'oboscide fra due denti,
c dietro al capo scendono, quasi duo grandi ali, le orecchie dell'enorme animale. L ’esecuzione dì
questo bustino è molto accurata , c forse vi si potrà ravvisare qualche divinità egizia. Seguono sul
medesimo iato una rustica stanza (40) c l’ ala corrispondente (30), dove sulla parete scllcntrionalo si
osserva una figura di Diana stante.
Il lablino (55), situato di fronte all’ ingresso, di decorazione non offre allro cho il pavimento di
musaico; cd a sinislra la fauce (54), dove ii 13 aprile 1880 si rinvenne uu orologio solare iu marmo,
ed a drilla un occiw (56), col quale comunica e che ha l’ingresso dal
PERISTILIO
Questo segnato in pianta (33) è molto vasto, poiché abbraccia due airi cd è circondato in tutti
i lati da spazioso portico sorretto da ventisei colonne di buono stile. Esse erano di opera laterizia ,
rivestite di uno strato d’intonaco mollo spesso, bianco con fascia rossa, e congiunte fra loro da
un pluteo di legno, talora incastrato nella colonna e talora inchiodalo, come appare dalle tracco.
In mezzo all’ area del giardino (34) è mia grande pisciiui di fabbrica cOu orlo marmoreo (35)
rivolta non già verso i due atri, ma all’ opposto lato meridionale, c nella quale si raccolsero alcuno
squame di pesci. L’adornava un bellissimo fauiio in bronzo (Descriz. gcn. tav. XCIV), seoverlo il 31
marzo 1880, c che per la mirabile esecuzione, per le dimensioni c pel ciclo può benissimo raggrupparsi
al Fauno danzante, al Sileno ebbro e al così dolto Narcisso. .Allo m. 0,51, è coronato di un ramo
privo di foglio e con tre piccole pigne ; ha chioma incolla, orecchio caprine e grossa coda. Facendo
cadere il peso del corpo sulla gamba dritla ripiegata indietro, e lenendo la sinistra molto stesa in avanli
di modo cho la distanza fm i due piedi è di m. 0,23, abbandona rairabilmenlc il dorso indietro , c
ripiegando la Icsla sul petto , sorrido dolcemente al vedere lo zampillo di vino , che egli rende non
continuato, stringendo con la mano sinistra il collo dell’otre ripieno, da lui compresso sotto il braccio
corrispondente, mentre li.i la dritta all’ altezza del ventre, quasi volesse trastullarsi con lo zampillo
medesimo. La sua posa non esprime punto T ebbrezza, ma lo sforzo per sorreggere T otre. È quasi
lutto coverto di una durissima concrezione terrosa , chimicamente combinala con 1' ossido , ma dalle
parli scoverte, come dalla tesla e dal dorso, si rileva subito il gran pregio della esecuzione, che per
alno si sarebbe potuto argomentare dal iratlaineiito dei capelli, che hanno belle masse, c dalla gran
dili''ODza con cui sono lavoralo le estremità. La conservazione del resto è perfetta, se non che sulla
spalla sinislra mostra un rattoppo di piombo, un altro pare ve ne sia sulla gamba dritla, e la parie
anteriore del piede sinistro si vede riattaccata. Alla parte posteriore ddl’olre era congiunta la fislula
di piombo, che deturpava non poco questa insigne statuetta.
Sollo al portico scllcntrionalc del peristilio, fra gl’ intercolunni vi orano tre bocche di pozzo. Di
tutto il perislilio è decoralo il solo lato occidentale, c la sua decorazione, benché dclTullimo stile, non
manca di produrre un certo effetto, cd è anche bella in taluni particolari. Nei grandi-riquadri a fondo
giallo, divisi da fantastici prospetti arcliilellonici, si osservano due dipinti, rappresentanti l’uno Andromeda
liberata da Perseo e l’altro probabilmente una parodia del medesimo soggetto: sotto a ciascun prospetto
architettonico è dipinta in campo nero una tesla alata, in cui ora ò da riconoscere una Medusa, ora
un Dio dei venti.
TRICLINIO
Cominciando a descrivere le località adiaccnli, incontriamo dapprima nelTostrcmità orientalo dol
porlico meridionale uno spazioso triclinio (52), che oltre al pavimento di musaico ha 1.1 sola parete
occidenlale decorata a fondo nero, nella quale avanza la metà inferiore di uu dipinto. Precede questo un
cubicolo (51), che ha pure l’ingresso solto al portico dol peristilio, c che è ornalo di quaiirelli contenenti
masclicre c allributi di divinità. Occupa quasi il centro di questo iato del peristilio una spaziosa
exedra (53), e dalla quale si passa di fronte in un piccclo viridario (43), devo Irovasi una fontana
in forma di edicola, adorna di musaico e conchiglie, con piccola cascala d’acqua, clic precipitandosi
per alquanti scalini di fabbrica , rivestili di marmo , si raccoglieva in una vasca praticala nel suolo.
Tal fonlana ia riscontro alla piscina dei peristilio, che, come sopra si è detto, ò rivolta a mezzodì, e
alla sua decorazione apparteneva forse una staluolla in marmo di Ermafrodilo, tornata a luce il 2l>
gennaio 1880 fra gli strati superiori delle terre. E in piedi, lutla inula, c si appoggia col braccio
sinistro ad un tronco, dal quale pende la clamide; lia luiiglii capelli quasi mvilicbri, c mostra, specialmente
nella veste, tracce di color rosso. E priva del naso, della maiio dritta, della punta del piede sinistro.
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e del piede dritto , la cui gamba è spezzala, cd è di una esecuzione assai mediocre. A destra di chi
entra nel detto viridario è un piccolo vano, nella cui soglia o fovlemcnlo infisso il collo di un’anfora
di terracotta, clic faceva le veci di cardine. Da questo vano si passa in una angusta crypla (42), cho
situata iu un livello un pò più basso gira per due lali (occidenlale o meridionale) intorno al viridario;
la sua vòlta forma un piccolo terrazzo , che guarda nel viridario medesimo. La ciijpla riceveva luce
da alcuni spiragli rispondenti sui giardini (40, 44) o da lucernai praticali nolia vòlta. Sembra dio questo
viridario sia stalo originariaincnlc un’area, circoscritta da pareli decoralo di scene di cacce c di vedulo
di giardino, c cho in seguito da essa si sia ricavata la cnjpla, addossandosi al muretto meridionale di
questa la descritta fontana. Sulla parete raeridionalc quindi , che poscia apparlciuie al terrazzino,
vediamo scene di cacce in grandi proporzioni, mentre In parole occidentale apparlcnenlc anche al terrazzo
offre, al pari di quella orientale, grandioso vedute di giardino, con quattro vasche (duo per ciascuna
parete) sostenute da sfingi accovacciale. Su i due muretti esterni della crt/^ia sono rnpprcsonlalc molle
varietà di volatili, di pesci, di molluschi c di crostacei iu mezzo al maro; rappresentanza che
continua sulla parete orientale. Lo zoccolo è adorno di fesloni di foglie, frammezzali da rettangoli
a fondo nero con cancelli, simulanti finestrini, ed è ravvivato da cicogne c lucertole. La enjpla
suddetta riesco nel giarJiuo (4’t ) , contenendo una vasca addossata alla parete nord , è circondato
da un rustico cubicolo (50) e da due celle (43, 46), delle quali quella a drilla avca un'uscita,
poscia murala dagli antichi stessi, sul vicolo orientale. In questo compreso che diremo centrale, oltre
ad una slatiictla di Arpocralc in bronzo, si vinvcnno il 15 giugno 1880 una slaluelta anche di bronzo
di Giove in piedi, coronalo, clamidato e stringonio i fulmini nella destra. Il detto compreso
comunica con un passaggio (47), cUc avendo da un lalo una spaziosa località (48) c dall’ altro una
rozza cella (49), mena al posiicum.
Ritornando al portico meridionale del peristilio, dopo V exedra troviamo un cubicolo (39) decorato
di un quadrello con gli attributi di Racco c rasentalo da un’angusta fauce (38), con la quale comunica,
0 che mena noli’ allro giardino (40), dove è 1’ adito della cry;ala del viridario, ed a destra del quale
trovasi allro cubicolo (41) sporgente nello stesso giardino. Seguono finalmente due altri cubicoli di
cui il secondo decoralo a fondo rosso, offre nella riquadratura cenlralc della parete ovest la figura di
una Sirena suonante la lira.
Solto al portico occidentale trovasi dapprima un vano, clic mette in un atriolo (26). al quale si
entrava anche dal posiicum (28) sul vicolo adiacente. All’angolo sud-est di questo atriolo è il larario
(25); sulla parete orientale è dipinta nel mezzo una rupe mollo scoscesa (Tav. I I ) m forma conica,
appiè della quale a sinislra sta Bacco coronalo, vestito di lungo chitone verde manicato, e tutto covcrlo
la persona di grappoli di uva nera ; tenendo nella sinistra elevala il tirso ornalo di tenie c poggialo
al suolo, versa con la destra il vino dal cantaro in bocca alla pantera, che giace ai suoi piedi. Al di
solto è il serpente, cho si avvicina all’ altare ardente. La rappresentanza continua sull’ attigua parete
meridionale dove è praticata una niccliictta sormonlata da piccolo frontone c rivestita di marmo, con
fcmro un frn.ll»», »« »»1 pogginv»«» 1» ¡«» » S Ì» ! sul poJio di cs.n è un Incavo cirool.r» ,.»c
lo offerte i i lali di ,oesla sono i Lari, oiascuoo fra allierolli, oel soldo allegg.amenlo d, far sampillare
dal rin/lon il vino nolla s ili. lo sul piocolo li'oolooo ó aooovaeciala uoa civella, P uceello il, Sl.nervn.
Come si vedo, l'imporlanaa del dipinlo b nolla bissar,'a Pigora di Bacon, elle è mila nascosta da grappoli
d'uva, 0 non già nella rupe di [orma conioa, nella quale allei eon poco fondamonlo lia crodolo di
riconoscere il Vesuvio.
Anche in riguardo all’ ósccuzioue la figura di Bacco è ben trattala, cosa abbastanza rara in
rappresonlanzc di simil genere. Il larario ò circoscrilto da basso raurclio, cho, lasciando un piccolo
adito rinchiudo l’ara di pietra; tal muretto ricoporio internamcnlc d’intonaco imitante i marmi colorati,
e all’estromo d’intonaco nero, avca superiormente un rivcsliracnlo di legno.
Addossala alla parete sctlonlrionale del detto atriolo era una scalinata, c di sotlo ad essa una
vaschetta di fabbrica, accanto alla quale una mete capovolta, adibita anclTcssa (23) per vasca. Segue su
questo lato il passaggio (27) alla cucina (24), clic serviva pure da fornace pel bagno privalo. Tre rusliche
collette si trovano sul lato meridionale (3 J , 31, 32), c fra gl i
fabbrica ; un allro sedile ora addossato al
} orienlalc, accanto al larario ; c di fronte all’ entrala
di esso altra cella (29) parimente rustica.
Da questo atriolo si discendeva mediante una breve
1 delle primo due eravi un sodile di
in sotterraneo, formalo du tre
forno abolito, avea un’apcrlura
località sottoposlc alla cucina (24); la prima delle quali,
che venne poscia murala c ridotta a lume ÌDgrcdicntc per la sislcmazionc del vicolo adiacente.