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2 L'ABTE IS POMPEI
M,»glori olon.oi.li 1».' .11. .ÌCI'O sloJlrio oi « I t o gli «.«»«i " “ “ “ »o . M «osi
Jolio »ori«,to .M M'O. ciot ilol w l"...|» .lo“ ., o..»“ .'.' ooo». i ' ' “ 1 ."I S™»- A p p alto. ,o
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d,.ilo „olla sua lo,...a pi,', a„tlca, ,|ucli„ ,lol Fo.o l.iaogola.o, la c.so.ma io, gladi., or, , , to.i.pj J,
Oiorc e di Apollo, Ja Uaailica, lo tormo Slabi.mc, la paloslro, il loalro „.agg».'. o lo bollo ™.-
lÀmiio del LaLiiinlü, di Salluslio ccc. L’ordine iircdoininanlc e il dorico; c mlatti dorico c d
del Foro Iriangolai c, del Foro civile, della caserma dei gladialori, dolla palestra; al donsmo s. rannodanu
•mchc i peristili dolio case private, come per cs. della casa del Fauno, del Lab.ruilo, di Lpulio llu o
c di Sallustio.'Oltre agli edili/.j, ci ollVc uu bell’esempio di dovismo l’altare del cosi detto tempio d.
Esculapio, il quale ricorda assai da vicino il celebre monumento sepolcrale di L, Urnclio Scipione
Barbato nel Valicano. Al contrario assid raro ò l’erdino jouico, nè ci si presenta m tutta quella liue/zu
0 riccbc/ya di membri , con la quale è trattato nei monumenli de la Giec.a p.opr.a : lo mconlriamo
,iei propilei del Foro Waugolare , nel períbolo del tempio di Apollo e nel pruno pens dio .lolla cas,,
del Fauno. In questi due ultimi cdili/.j l'ordine jomco è disposalo al dorico, m quanti
i nella decoraiioiic a stucco di una
ioiiiclio sorreggono un arcliilrave dorico ; mcscolan/.a clic riti
" t '■ - I II. ___ -i; i«;..)!.. jlol niAvifi.......................... _
) clic colonne
“stanzetta nclltetrio della c a s i 'I lT s a u L k . ’c J r a t « « dd periodo del tufo è inoltre la larga applicazione
dolba terracotta ai membri dell' edilizio plasticamente decorali , come grondajc , canaletti
v’ ha dubbio che la vista di edifizj sillàtli, i quali cosliluivaiio la l’ompci .
.luella grata impressione , clic solo può destare la più grande semplicità
alla eleganza. Chiunque, avendo un po’ di sciilimciilo artistico, ricostruisca c
portico dorica del Foro civile e le belle l'acci.atc di tufo, elio cosli^giaiio ia cm
quella che mena al Foro triangolare, rileverà subito la grande superiorità di siffi
ciucila degli ultimi tempi dell’esistenza di l’ompci. „ , . •
gi. Non
debba aver prodotti
accoppiata alla scverit;
la l'antasia il uioiiumcntalo
delia via dcll’Abbuiidauza e
La carattere non molto diverso ebbe l’arcbitellura del primo periodo della domiiiazioiic romana,
d .o corre clalt, Jc,1oì1o.,o io l’ompei dell, colo.,» ¡oli»,» sino ad Aoguslo, c al ,,„alo ai.i.a.dci.goi.o
il ( te i™ . , (edam 0 piccolo toali'o, laidlloali-o, lo Icnoo dol Foro c il volalo tempio d. Escolap.o, coioo
paro le sculla,'c oraauicnlali , che si collega,,a ai citali odifej , vale a duo gl, .Ulani, m la o del
, . .. Im,- oith il. icrraenfla iicl IcDidano dello terme ilei l'oro
ìhealnim teclum (v. Koupen, op. cit. tav. ’26), .luclli in terracotta ucl Icpldar
(op cil tav 25) e un certo numero di aiitclissc con teste di divinità, le quali per la bontà della
tecnica e l’energia della espressione si lasciano giudicare come provenienti da cdilizj di questo breve periodo.
Ma da Augusto comincia la decadenza, la quale dopo Nerciic raggiunge d colmo. Alla tinta severa
del lul'o si prcfoi'iscc lo splendore dei marmi, clic rivestono 1’ opus latmcmm ovvero 1 opus mceriiim,
invece del grandioso doVico o deli’ elegante jonico, viene dovunque adoperato, negli cdilizj pubblici c
privati il ricco ordine corintio, clic il più delle volte c alterato; c 1’ alterazione c portata tant oltre,
che il capitello Unisce per essere im capitello di lànUisia. Alle solide c beile colonne di tufo si sosl.luiscono
colonne 11 più delle volle in l'abbrica ricoperte d’intonaco, prive di scanalature nel loro terzo mlcnorc,
0 non scanalate allàlto; c la mancanza delle scanalature toglie leggerezza alla colonna, clic cosi dnciil.i
niente altro cbc im cilindro. Confrontando la parte più antica del portico del Foro civile con l allra
dclfullimo tempo, quella cioè con colonne non scanalate di travertino, 1 impressione, clic queste ultime
fanno, è davvero penosissima. Nc meno penosa impressione si riceve dalla decorazione arcliilell.mica
cosi del sedile covcrlo nella via dei sepolcri, il quale nella fronlc presenta due pilastri, clic senza esser
congiunti da architi-avc sono sormontati da allri due più piccoli, come del così detto tempio di Mercurio, le
cui pareti interne sono divise da pilastri in campi uguali, coronati da Iroiitonciiu allornanientc triangolari e
ciranti a volta; motivo cbc di nuovo si ripete nella parete esterna meridionale dclfodilizio di Eumadmi,
adibita per album. In somma il lus.so, la ricchezza dei materiali, la sovrabbondanza dei licitagli, lo sforzo
verso ima bellezza decorativa, che però non si raggiunge, c l’assenza completa della severa sompliciUi del
bel tempo osco, formano il carattere dell’arcliitcUura pompejana .logli iiltuiii tempi. Nondimeno o 1 amore per
l’aiilicliità c’inganna, o si deve riconoscere clic non v’ba nuli, di più carezzevole allo sguardo, che lei otta
prospettico delle case ponqicjane, massime di quelle dcirullimo |ieriodo, con la fuga degli alrj, dei labliiii,
dei pcristilj, dei viridarj, c con la decorazione delle colonne, delle pareti dipinte, dei musaici, delle lavo e
di marmo, delle fontane, delle piscine: la loro gajczza è in perlctla armonia con la serenità del ciclo c a
bellezza dolla regione, dove, se v’ ha nn monte, gaeslo si spogtut della sua natura alpestre, cd o//rc la
linea volulluosa di una beila donna giacente.
Ma un contributo mollo maggiore o più splendido alla storia dell’arte lianno arrecalo o lullora arrecano
l’uiiipei c le sue città s(,rellc con la pittura murale. Innanzi alla scovcrta di l’ompci e di Ercolano la stona
dcH’iii-fo oliriva una grande lacuna per la pitlura: i dipinli murali e le tavole dipinte erano scomparsi con le
città, clic n’craiio ricche, ed unica (cstimonian/.a dell’arte di l’olignoto c di Apclle era la pittura va.scolare .
Orale questa lacuna è in parte colmala, ciò si deve a l’ompci, che con lu ricca messe di .lipiiiti murali, so
non giunge a darci im’jdca di quello cbc doveva essere il Pccile decorato da! pennello di l ’ulignoto ovvero la
pinacoteca dell’Acropoli, contribuisce però alla storia della pittura assai più di quanto possano oliriro i vasi
dipinti. . .,
K ben vero clic le pitture del Palatino c della Farnesina tolgono oramai alle citta \esuvianc il
L ’ARTE IN POMPEI
vanto dell’essci' sole a possedere così importante classe di nionumenti; ma m favor di esse sta c stara
sempre il gran numci'o dei ilipinti, pel (jualc solamente è possibile di avere clementi sufficienti ,i uno
stadio compiuto. In .lUCSlo breve cenno ci gioveremo soprattutto dei risultali ottenuti da due io i
toilesclii, l'ilclbig (Uniersuchuiujen über die campan. Wandmalerei) c d fihn (Cesdiichle der decorutm^^
IVmi.hiKi/craiJ, ¡"quali hanno il merito di avere istituito pei primi serie mdagim scicntilicbc sulla pittura
murale: o toccheremo prima dei dipinti figurati c poi della pittura puramente dccoi'atiya.
La esecuzione di non pochi dipinti pompcjani ricade in uno spazio di tempo rcìal.vamcnte breve,
i „ „lumto clic il terremoto dcll’aimu 65 ddl’cra volgare arrecò a Pompoi inoll.ssinio danno , c, come
gli scavi mostrano, molte case erano in via di restaurazione, quando sopravvomic la cataslrole dcllanno ; J .
dò però non vuoi dire clic il numero dei dipinti, la cui esecuzione sia anteriore all anno Od, debba
essere abbastanza ristretto, come appunto l’ilclbig su|ipoiie. Le riccrcbo .lei Mau sulla j.iltura decorativa
hanno invece musfralo che i dipinti del secondo o terzo stile di decorazione sono (ulti aiilcnon alla
data del terremoto , e cl.c i migliori quadri , i .juali siano tornati a luce in Pompo. , aj.partcnpno
api.unto al terzo stile. Salvo alcuni fenomeni sporadici, clic accennano ad un indirizzo arcaizzante o
eclettico, la i.iltura murale jio.iipejaiia jircscnla uno sviluppo anatlo libero quello sviluiijio cioè
che al tempo di Alessandro Ü grande raggiiu.se l’ ultimo grado. Aä si i.ossono lacdmcntc riconoscere
due gruppi priiicijiidi; il primo grujijio abbraccia, con poche eccezioni, lutti i dijunlt, che rappreseli ano
t e , e T t e . .o ,l..ll.. t e e se... J i “ i|.ioli ..«i .1.“ .. ■“ . | « . . » “ » e « 1'
a conservato nella pittura murale , cioè il ijuadro con la morte d. storico ncila j.iltura murale , cioè il quadro con la morte ui SBooluiumimhaia. . 1.1. s»ea-co.un d..o. g.upj.o
comprende unicamente rajijircscnianzc alliulc alla realtà, scene della vita giornaliera, ic
,lein..,r,toelro. Koi t o H i del pri..«. s.oppo 4 » taso .... principio lonintivo i.loelc, e nelle ooii.posii.onc
I t e ,l.,n,.,,..o rnssc..,,..,,. dolio leppi'ostai.I.e. cnl,e i predoni .ppertencnt. .1 secondo p.nppo
non prcsenlaiiii che l’indirizzo realistico. Mollo delle conijwsizioni del primo griijijio iicoiiono in oinpci
in un gran miincro di repliche; c talune le incontriamo anche su nionumenti, clic soiiosi rinvcnu i m
divcrsteallri luoghi dulforòis antirjm«. 11 che vuol dire che sifl'ate composizioni non cran prodotti locali,
ma patrimonio coiiuinc del mondo greco-romano. Al contrario le composizioni del secondo grui)jK) iioii
s’incontrano che nella pittura muralo pompejana, c solamente iu uno esemplare. Inoltre nei dij.mti de
primo “ rnppo corre una notevole distanza tra l’invenzione, cl.c attcsta indubbiamente un valore artistico
c la esecuzione, che è più o meno trascurala: si è quindi condotti ad ammettere clic quest, duelliti
dciraltivilà artistica sicno da attribuire a diversi individui. Nello pitture del secondo gruppo ...vece non
si rileva diil'crcnza alcuna: invenzione cd esecuzione sono sul medesimo gradini).
Una maniera rajij.rcscniativa, idline alla poesia cj.ica, quale era propria d. I ol.gnoto, c qua e
suole incontrarsi su gli auticl.issirai vasi dij.i.iti con scene mitologiche , non bisogna asj.eltarscla nc a
pittura murale jiomj.ejana , dove le comjiosi/.ioni milulogiclie sono m generale limitóle ad un j.
l i s t o c . poeta ligo,e. Al co,.t.,.rio in po.ocel.io « si p » « « k « «o.. co r i» « m m t q m .
che c molto affine alla poesia drammatica. Sillàllo indirizzo tendo jicrcio a concejiirc imazionc nu suo
momento culniinaiilc , nel momento di maggiore espressione , prescinde dai momenti antecedenti o
consegno«!!, e non si oeenp.. che di rilrac'e la lolla inteciceo dei perso,...pg., , oonlcnnlo dello loro
passioni 0 la reciproca aiionc di .(„oslo. F „ esempio pnrlicolormcnlo nolovolc ,1. .juoslo md.ruzo ee
■ollro la composizione elio risale ai li.nomaco, di Biza,.zio, la ,,oalo. r.pprcsonlando Medea nd „.omento
eh o 1 II . 1 „1 . I l i < 1 I >' “ I
M M . r i , .« « eoollhl, somma,neo., hagieo (V. Voi. I .; C m é b
impossibile rimirare a luogo quella eoocilah. hgura d. Medea ... ii„eslo ecleb. c d.piii o se . .
i;¡.ridiano il»,I.e orali- /Viei.ii» tarta.'« «inler liutai. ..ola earallonshca dolla Melica d. rimomaco.
atliiglia benissimo anclic alla figura di questa j.itlura murale.
' Altre situazioni , le quali j.rcccdo.io immecltàlamcnlc al momento decisivo dello svol^uncnio
drammatico, troviamo nei dipinli rapi.rcsontanli Kalclias cl.c consacra hmn.nicntc saciM^^^^^^^
l ’ a,li,'al. Achille che si accinge a Ir.r la spada contro Agamom.ono c Aolomh. e“ « * , . he, a
lazza leíale. Il momento della ealaslr.lh rione in ee.'to mo.lo aneh. mh'arednto nell eompns.to.,
relativa al s.ijiplizio di Dirkc. Un couffiKo tragico jiiù j.otontc eia catastrofe morale, che con esso s.
loca , si contempla nelle rapi.rcsci.tanzc d'Ij.pelito , cbc respinge la proposta d. amore d. 1 cdi.i (V
Voi. I . ” Uusn di Castore e Pollare lav. Vili) . e di Scilla , clic jircsenta a linos a tcmlo caj, ff
di suo j,adrc. 11 gran quadro col sacrifizio d’ifigc.iia (V. Voi. 1.® L W della del Poeta
c quella con Ercole bambino, che strozza i scrj.cnfi {\ . Voi. 2. Dcscrnwne Gene,ale (av. L X W ),
ci fàimo ravvisare noi (cnij.o stesso lo sciogliuionto doli’ intreccio , clic ci 6 messo dinanzi .igli ocelli,
li momento dello scioglimento è anche manlciiulo nelle comjiosizioni , che ritraggono
(V. Voi. 1," Uosa di Castora c Pollnce tav. 1. c Voi. 2.® c lhsr,;z.onc Generale (av, 0 .
Altre coinjiosizioni mostrano meno movimento nell’asjietlo esteriore dell azione, c non contendo o
alcun eonllitlo. cl.c conduca sino ul limite della catastrofe, ma offrono m comjre.iso un nesso d. mot i
psicologici j.ieuo di couloniito, che lascia cl.iarameulc riconoscere d j.rogrcd.rc dell
lasso ajijiallengono . dij.inti rnj.presenlanti Admclo c Alccsti, d ritorno d. Cv.sc.de la
liriscidc (V- Voi. I.® Casa della del Poeta Iragieo tav. V) e Oreste in Taunde ( \ . \ o L 2 . Descn.ione
Generale lav. LXXXVl).
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