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o scale, che, da quesla prima cinta risale fino alla seconda, traversando la balaustrata e la terza
cavea, e giungo ai vomitorì di questa. Tali vomitori mettono in comunicazione le due strade che
conducono, ciascuna dal proprio lato, alla sommità dcH’ edifizio.
II. Gradini, o posti onorifici, tanto larghi da contenere i Inselli, o altra specie di seggio.
I I . Gradini della terza cavea. Qui sono diciollo, nella seconda, dodici. La terza cavea è
spartita dalle scale in quaranta cunei, c la seconda, in venti. Questi gradini sono divisi come in
tanti seggi numcrati.
L L. Piccolo corridoio sotterraneo in pendio che dall’arena conduce all’esterno.
M M. Gamorcitc sotterranee quadrate, comunicanti e col corridoio D , c con gli andruni A o 1>.
Par che fossero chiuse ai due lali da robusti cancelli; quivi è da credere clic fossero rinserrale
le belve, aspettando d’essere lanciale nell’arena.
N. Questa lettera c quivi adoperala onde indicare due diverse scale. A’piedi della Tavola essa
designa quella scala mercè la quale si ascende sulla piatlaforma, che sla a livello co’ vomitorì della
lerza cavea. L ’altra, posta all’aito della Tavola, accenna le doppie scale le quali conducono dalla
terrazza o dal terrapieno alla suinma cavea, specie di portico destinato ai proletari ed alle donne.
La doppia scala delineata senza alcuna lettera , neU'angolo inferiore, ed a sinistra della Tavola
era un ingresso esterno delTedifìzìo.
Semplice, se vuoisi, però solidissima, s’innalza la mole di questo monumento, por acconcia
e severa architettura, reso armonico in ogni sua parte, o neìToslcnio e neU’interno, merce la
felice ricorrenza delle sue lince. V. la Tav. il. Di opera laterizia u reticolala le arcale esterne
poggiano su i piedritti a'quali, come di sopra accennavamo, furono posteriormente aggiunti
vari conlralToiTi. Al vasto ambulacro scoverto, il quale circonda la somma cavea, si ascende per
sei scale da areale sorrette ma sporgenti innanzi. Quaranta vomitorì contiene la somma cavea c
per dicci scalette si sale al corridoio coverto, ove cntravasi nelle loggie alle donne serbate. Al
culmine dell’ edilìzio sporgono quelle pietre forate che a sostenere il velario erano ivi situate, e
da quel punto godeano amenissima, gli spettatori, la vista di un incantato paese.
Nell’ interno, l’ arena era cinta dal podio, su cui ricorreva, come i fori ancora esistcnii
attcstano, una balaustrata di ferro. Sulla faccia del muro il podio era lutto dipinto e riparlilo
da riquadrature. Ora di quelle pitture più nessuna orma si scorge, ma ben sappiamo dai disegni
che serbansi nel Museo, che fra quelle riquadrature, cffigianli c marmi c mosaici, stavano molti
affreschi in cui orano rappresentali c una pantera che insegue un cervo, e la lotta di un toro
con un orso avvinto da una fune, ed un cignale da una tigre aggredito, e trofei, c gladiatori
comballcnli, dalla Vittoria coronali. V. la Tav. III. Neirintcrno la cavea in tre parti è divisa. Ha
sci gradini l’ infima, dodici la media, c la somma cavea diciollo, la quale con la cattedra delle
donne confinava, e quivi la plebaglia sedeva.
Venti cunei la intera cavea dividono; per due cori'idoi nella media ed infima si entra, e
questi corridoi, a volta, girano ai di sotto, cd hanno l'ingresso a destra ed a sinistra delie due
porte principali dcH’Anliteatro ; ed ascendendo varie scalette, a trenlasci piccioli vani si giunge, i
quali alla prima precinzione introducono. Qiiesii vani, insieme ad altro brevi aperture, danno lume
ai corridoi. Le lince, su gli scalini segnati, alla distanza di 397 millimetri, si veggono, e portano
ancora leggibili taluni numeri coloriti in rosso. Così ogni cittadino trovando nolln tessera ilistiiua
la cavea, il cuneo, il gradino cd il numero, polca senza impaccio neirAnlitcatro prender posto c
sedere. Mercè tanto discernimento , e con tanta avvedutezza furono tulli gli sbocchi di questo vasto
edifizio disposti, clic pur contenendo meglio che diciollo mila spettatori, potevano questi in menu
(li pochi minuli, tulli in una volta uscirne, senza che ingombro alcuno, o confusione nascesse.
Varie iscrizioni nclTAnfilealru rinvenute furono. Nei due lati della entrata settentrionale vcggonsi
due nicchie, che certamente due statue contenere dovevano, c nel piedistallo die in (jiiella a manca
fu dissotterrato Icggeasi :
C. CVSPIVS. C. F. FANSA. PATER. D. V. Il)
Iin QVINQ. PRAEF . II). EX . J). D
LEGE. PETRON.
Questa iscrizione diede argomento aH'Ardili di largamente discorrere sulla legge Petronia, alla
osservanza della quale Pansa il vecchio, come nella sopraccennata iscrizione è detto, presedeva.
ANFITEATRO 3
Tale legge, promulgala l’anno settimo deH’impero di Nerone, Cesonio Pelo c Petronio Tiirpiliano
Consoli, fu emanata perchè non dal capriccio di padroni disumani, ma solo per sentenza dd giudice
venissero gli schiavi dannali alle bestie, per avverale colpe.
Leggessi nell’ opposto piedistallo dell’ altra nicchia:
C. CVSPIVS. C. F. F. PANSA
PONTIF. D. VIR. I. D
l'j'*'
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La iscrizione della quale di sopra abbiamo fallo parola, posta sul muro del podio, è la seguente :
MAG. PAG. AVG. F. S. PRO. LVD. EX . D. D.
T. ATVLIVS. G. F. CELER. II. VIR. PRO. LVD
LV. CVN. F. C. EX . D. D.
L. SAGINIVS. IL VIR. I. D. PR. LV. LV. EX
D. D. CVN.
N. ISTACIDIYS. N. F. GIN. II. VIR. PRO
LVD. LVM.
A. AVDIVS. A. F . RVFVS. IL VIR. PRO. LVD
P. CAESETIVS. SEX. F. CAPITO. IL VIR
PRO. LVD. LVM.
M. CANTRIVS. M. F. MARCELLVS. I I
VIR. PRO. LVD. LVM. CVNEOS. Ili
F. C. EX . D. D.
Presso la porla settentrionale Icggcasi incisa in una tavola marmorea anche questa iscrizione :
G. QVINGTIVS. C. F. VALG
M. PORCIVS. M. F. DVO. VIR
QVINQ. COLONiAI. HONORIS
GAVSSA. SPECTACVLA. DE
SVA. PEC. FAC. GOER. ET. COLO
NEIS. LOCVM. IN. PERPETVOM
DEDER.
Pochi, e di non grande imporlanza, furono gli oggetti che si dissotterrarono in questo edilizio,
c dc'quali qui appresso riponiamo Tclcnco tratto fcdclmenlo dal giornale degli scavi. Gli scheletri
umani qui sotto indicali , c presso a’ quali si rivennero gli oggetti di oro parimente riportali
ncIT elenco, giaccauo sollo la porta principale dell’ cdifizio ; c l’altro che avca presso di se un involto,
in cui conlcneasi una Uicorna di bronzo, fu disseppellito nel corridoio che a destra si sviluppa
scendendo dalla porla che conduce all’ arena.
OGGETTI RINVENUTI NEL L ’ ANFITEATRO
i . !
li':!'
moneti;
Olio — Uno monelli non dcscriilo nel giornale ilegli scaii.
Bnoszo — N.° S monde di modulo gronde non dcseriltc.
N." 3 monete di modelo medio non dcscrille.
Jlolte olire inonclo dello quali nelgienulc degli seovi
Piecoia piciro. sulla quale non dii
OGGETTI D.
in trammenlo di laccio.