tlebl.il sccdieio Ira .i.icslo duo ipoicsi : e vi slava iiou la i.iniiugino della diviiiiUi, ma uu altare (o
mensa die l'esse) posto dinair/.i alla diviiiilà, ovvero, eome pensa il Dott. bauer (presso Mai.,
)mi.eU,nu,cu di. p. 2ÜÜ iu nota) , quel masso è F avanzo di una Ibndaziono quadrata composta d.
uunllro massi simili, la t|uale poteva sorreggere mia grande inimaguic di divinila seduta. Veramente
pei modo straordinariamente solido, con cui quel basamento circolare è piantato sulla sua lon.laz.one,
L n ci pare possa ammettersi la opinione dei .Mau, die esso appartenga al niodeslo saera.ao sorto su le
rovine dell’ aulico tempio ; tanto più die la esistenza di questo sacrano posteriore è assai iliscutibi c,
come si vedrà nel seguilo della nostra trattazione. Nè la |.resciiza ,1, un aliare o mensa nell interno
della cella, sede esclusiva della divinità, può vantale 1’ appoggio di molte analogie, Ira ic qua i ci piace
di ricordare il Partenone, die però, eome 6 noto, non era un Icmi-io nello stretto senso della parola,
tua un iinalheimi. im ex-i'olo. Più volentieri quindi rilerronio , concibando le opinioni del fogliano e
dd Sauer, che quel |)iedistalio circolare sia un avanzo do! gran basumoulo di pianta quadrala, destinato
a sorrcgsere una grande inmiagiiio di dività sedente.
Nessuna luce ha ricevuto dal recenti saggi di scavo quella specie di basamcutu t , che soigc
cslornainentc al lato destro del tempio. Esso è l'ormalo da bloed.i di lulo squadrali o commossi ^nza
ccu.onlo, i quali, prosculaudo alcune riseghc , oll'roiu. iu base la lunghezza di ni. ¿,80 c h larghezza
di m. 0,99, c nel sommo la lunghezza di ai. 2,10 e la larghezza di m. 0,o3, con un altezza di
m. 0,9(1 ; conservano tuttora c|ualchc avanzo d’ iiitoiiaeo sul lato lungo non adiacente al tempio. L unico
risultamcnto oltcìmlo dai nuovi scavi è die il detto basamento si addentra nc! suolo per una proloiid.ta
d il li. 0,09; c die siiumelricaiiicute lidi’ altro lato nessun segno si è rmtracciato die potesse lar supporre
r esistenza di altra simile costruzione, come appunto per ragion di simmetria si era creduto
(Ovehiieck-Mm-, op. cil. p. 87 seg., fìg. 42). Dalla quale circostanza di l'atto è lecito desumere che questo
unico ba-samcnìo, il cpialc non è parte essenziale del tempio, dovesse servire a qualdic cosa da tenersi
0 l'arsi agli occhi del pubblico, sorgendo appunlo dal lato del tempio più esposto alla vista. E poiché
appiè di esso si raccolsero tre l'ramnteiili arcaici (line del VI c principio del V scc. a. <'• G.) delle
gambe di mi cervo comune fcerciw chiphus). di grandezza naturale, parve id \'on Dulm e ai bogliano
di poter ritenere che quel cervo poggiasse anlicamciitc sul detto basamento, <iualc nrma paríanle della
divinità (Apollo? Artemide? Ercole?) venerata nel tempio. La probabilità di tale congettura la riconosce
nnclic il Mau clic cita a confronto una pittura pompojam. (!lrL..m, Waudegemfdde n. 2..2) la quale
mostra un corvo sopra una base accanto ad un tempietto. E si potrebbe pur citare uu altro dipinto
(SocLUXO, Pillurc murali n. r.05). nel quale è rappresentala la strage dei figli di Niobc, latta da Apol o
e da Artemide, c dove in un sacello campestre è coll, calo sur una base un corvo, arma parlante
delle divinità omicide. . - i in
Nell'annessa pianta si trovano del pari segnale a semplice contorno le costruzioni ò c ^ , dcMc
quali b è un avanzo di costruzione in lava della Inngbezza di m. 1,90 c della larghezza di m. 0,4o ;
c è un sodo di (ufo di m. 1,19x0,99. . .
Di ..uanto prima dei saggi ora visibile, resta solo ora a |iarlarc del lato lungo sinistro e del lato
di fondo. Ambedue non hanno l'ondazioiii di sorta, nc presentano, nella piccola altezza die tianiio
media di m. 9,49, in nessun punto della loro lunghezza le due facce parallele di mi muro, sai
salvo
die nella cslreiiiilà del lato sinistro, il .¡ualc i.rima di attaccarsi a <pioHo di loudo olire due s blocclii
1)
sipiadrati e più grandi, rivestili d'intonaco rustico in liasc delia loro (accia intcr
lunghezza . piullodo die muri, sono serie di pietre di varia grossezza,
lava, solo estcruamentc alliucalc, non lavorate nelle commessure, e cc
A ridosso del lato di fondo sporgono di poco dal suoli due blocchi
tufo, undie privi di fondazione ;
nella liuuincnlc
calcaree, ove di tuli., ove di
I le facce inlcnic lasciale scabre,
(i, r imo calcareo c l’ allro di
iicir ingresso ;d proiinos sta tuttora I' avanzo di una soglia di b
die'al pari di quell’ i.igrcsso al nnos è riìomita dal Mau (G vkkiif.ck-Mai: op, cit. pag. come
(ippaiteneiilc all’ antico tempio dorico. ,
Tracce di un pavimcnUi di opus .sir/nlnmn esistono ancora appiè dd l.asauicnlo circolare a e
nell’ angolo foriiiato dai lali sinistro e di fondo, dove I’ avanzo di tal pavimento aderisce all lulom.co
rustico,' già notato nel lato sinistro c solo conservalo nell’ altezza del pavimento stesso. Il bogliauo
osserva che dall’ insieme di elementi silTalli, .¡uali i blocdii sijiiadrati, con avanzi d intonaco o di
pavimento :idcrenlc, -si potrebbe alla jniiiia argoiiieiitaro I’ antichità dell’ angolo descritto ; ma vi si oppone
decisamente la niaricaiiza assolili., di qualsiasi fondazione angolare e il rinvouimcnlo di un coinpallo strato
di cenere :il di sotto di quell' avanzo di pavimento. Anche in tulio la slibolalc si vedono ijua oh.
notevoli pezzi di ¡.avimcnlo signino ; cosa di già osservala dal .Mau (Ovrcarii-XK-MAf, op. cit. pag, 8n),
il quale non dubita di affcnnnre clic tarilo la cella quanto bulacm m giro od ossa aveva un sillaUo
paviiiiciilo.
II Sogliano duiiipic dal diligente esame dei fatti è condutlo a non ritenere che dopo la distruzione
dell’ antico tempio dorico, nel posto della ndla siasi posteriormente edificalo mi incsdimo sacrano ; co;
di cui pur dubita il Nisscn {Pnmp. Slud. pag. ‘¿dà). II Mau al eunlrar.'
solo lo all'ei
dell’ Ovcrbeck (pag. 85), sull’autorità del Mazois (/tninw IV ji. 28), n
a loiiia ad insistcì vi nel
cenno bibiiogralico ; c con lui è d’ accordo il Von Dulm (pag. 19).
I Pompeji
IL TEMPIO NEL FORO 'l’RIANGOLARE
za esempio un pavimento del tutto simile
Il recinto da lui a
Per il prol'. Mau » è all'alto incredibile, e sarebbe
« al .drniiiitun antico, fatto fare dal La Vcga a ciclo aperto, ... ......... a.. ...... ..... .....
« Per me non v' ha dubbio clic ciuci pavimento non sia antico c apparleiiga al sacello ricostruito m mi ciiq
8 non troimo vicino all' ultima catastrofe. L' assenza di solide l'omlamcnta me la siuego co.si, che u
« ricuslruzione dovesse essere fin du principio alValUi provvisoria, che si avesse cioè la mtcnzionc di
, rimpiazzarla quanto prima con una costruzione piii solida. Potrebbe darsi anche clic la ricostruzione
« non consislcsso che iu mi basso recinto, senza tetto. E ciò forse trova ui. analogia in un avanzo iii
a cdifizio dietro la basilica ». . „ • •, . „nn
E per completare quanto si riferisce ai pavimento, il prol. Soginmo aggiunge un ^
ancor fatta da altri, clic cioè d piano dell’ ambulacro in giro alla cella uou è orizzontale, ma inclinai,
verso i gradi per ccnlimclri 7 iu media. Dunque auclic lo stilobate del nostro fcmi>io presenta nel
j I 1 t I II I 1 1 1 ,1 c c c i , quali d Parleuoue 0 il maggior tempio II
^°*^°'Passaiido ora all' esame dello plernn o colonnato, è facile riconoscere clic quegli avanzi, i quali
se ne vedono tuttora, giacciono senza alcun dubbio ucl loro aulico posto ; essi consistono ... due
li lolom.c contigue c in una parte dell’ inizio di mia terza colonna del par. contigua , d e usceiulo
con regolari unioni dagli stessi blocdii di lido di cost.tmsu no 1 ultimo g. .do segnano
¡1 infcioro clcllo col.m» ,11 «i. M » , >1
1 1 „ „ „B a r i» (dr. Ovru.KK-Mar, o|., rii. l»g. 87) per oreupare ,„ia Inagl.etoa ,1, 21,,J.)
l.Bciare fra le colmi,» eBl.eme o lo B|>igolo del Biado 0,11, .p.aolo e oppoi.lo lo spa.» d » a
miBiita dall» base dei trood.i e.isleoll allo .plsdo dd grado. 11 piai, bogbano od d e ,o ^
“ eiearai. eoo e 3 r ; : ; ” : : ' » t X
iidl’ o,» "cóme neiralii'o „ 1,0,no ,lel lalo luogo, infila oo„ la door.ioim do, lab eort, della cella. In ,|oa„lo
i . ‘ i' ì i ' i ' . i ‘ ^ 3 d d i i 11 , i ‘
! i : " u l : ih \ : ; , i c ‘\ , “ g r , ,? l~ d i 'u 'i , .u ì . . » a I , » p,B,e„.,, » » i»
dalle oorioe dd bcvco olile dorico, odale dal il. ,, (Ov,.,„.r.c,c-JUo p.g 8 “
m il S„r.i;->no ohe uuclla relativa agf intcrcolumij angolari, i iiiiab qui iibullano eguali agii
d “ I ,1,3 po',' „,;,ao. dof obboro osso,» al<,oa„l. pii, didli, H pid. '’“ V , " ) , ™ , 3
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f r i Un eelhi ’ tinto più clic .10 risulterebbe un inlcrcoluimio medio della larghezza di alinciio
dal ilarolB, obo anoovm.a il »osbo tooip.o l ,„ , 1 " * ^ , g„ „ „ .p (,,7 1 ;
Dei due tronclu di colounc tuttora esistenti I uno ha I altezza ui i . ,
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nero; benché non si riailaccln esattamente, può nondimeno nvcie apiiau i
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