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2 LA CASA DEL BANCHIERE L . CECILIO GIOCONDO
sacerdotale. La ricca chioma è ornala di una corona di lauro, a cui s’ intreccia un vezzo di perle;
intorno al polso dritto c al collo dei piede sinistro ha un cerchio d’oro, una collana parimente d’ oro
e pendenti agli orecchi. Sul cliilone bianco, che dà nel violetto, e che ha sul davanti una larga fascia
gialla, scende ad involgerle tutta la persona nn ampio velo verde trasparente, nel quale sono inlcssulo
verdi ghirlande. Con due dita della destra tiene la giovahe alquanto sollevato questo veto , mentre
con l’altra mano tira su il velo c il chitone sulla gamba sinistra per poter più comodamcnle disecndcrc.
11 suo sguardo è rivolto con pietosa attenzione su i due giovani, c probabilmente il pittore lia voluto
ritrarla nel momento in cui ella si sofferma, colpita dalla vista dei prigionieri. Al fianco sinistro di lei
sta una giovanissima ministra dei sacrilizj, che è la figura meglio riuscita del (|uadro. Cinta il capo
di un serto di lauro e d’ un nastro d’ oro, c adorna anch’ essa ili orecchini, collana e braccialcllo,
porta un chitone giallo con una striscia bIcu sul petto ed un largo orlo violetto, al di sotto di un
manto verde, foderalo violetto, che avvolto intorno al corpo c al braccio sinistro è fermato nel fianco
corrispondente; ha in mano gl’ istrumcnti del suo uffizio, una spada o un'hydria. Dal suo volto
traspare timidezza c compassione. Dietro ad Ifigenia si vedono le teste coronate di tre altre donne
addette al cullo, delle quali quella clic è più innanzi veste un brillante abito bicu, ed un’altra sporge
eoo curiosità il capo di dietro ad una colonna. È opinione di alcuni dotti che in questo dipinto si
debba riconoscere una copia dell’ originale di Timomaco.
I l quadro centralo della parete opposta o meridionale, rinvenuto svciUnriUamenle anche frammentalo
in gran parte, rappresentava, secondo la interpretazione del .Mau, Ettore morto riportato in Troja.
Ciascuno dei duo quadri centrali era poi fiancheggiato da due iiuadrelli ben conservali, dei quali
quelli sulla parete settentrionale furono trasportali nel Musco di Napoli. L ’ uno contiene i busti di una
Satiressa e di un’ altra figura muliebre. Questa coverta le spalle di un velo verde ha in testa un sottile
cerchio d’ oro, ed è inoltre ornata di orecchini lunghi e linicnti in punta, di collana a ciondoli, di
catena intorno al petto, di braccialetto con pietra verde al braccio dritto e di altro in forma spirale
al polso sinistro. Guarda a destra con espressione dignitosa c tranquilla, c con la sinistra elevata lira
su un velo dietro ad ambe le persone. A dritta si vede la Satiressa con veste verde orlata pavonazzo,
affibbiala sulla spalla sinistra, e adorna di orecchini a forma di anelli, di una corona di pino con
fiori bianchi intorno ai capelli ricciuti, e di una corono (orlilis al collo. Cingendo la donna innanzi
descritta col braccio destro, il quale passa di solto al braccio sinistro elevato di essa, sicché la mano
riposa sulla spalla dritta, le palpa con la sinistra la mammella sinislra, c guarda in su cd a sinislra,
il Mau, scorgendo nel viso della Satiressa una espressione quasi di chi prega o invita, e supponendo
che questa mostrando a qualche altra persona le belle forme della compagna la invili a venire ad
essa, pensa ad Arianna, ornata della famosa corona regalatale sia da Bacco sia da Venere, c si fa
a congetturare che la Satiressa invili il consorte divino a venire a lei. Nel secondo quadrello vedesi
il busto di una Baccante, mezzo rivolta a sinislra, cinta il capo di corona di foglie con un fiore,
coverta di vesle pavonazza, che lascia nuda la spalla sinislra, ed ornata di armille ai polsi; col braccio
destro, sul quale posa un lembo della veste, sostiene Amore, die ha nella diritta un fiore. Gli altri due
quadretti sulla parete meridionale ritraggono ciascuno due busti aggruppati di satiro e baccante, e sì fanno
anche ammmirare per la bella esecuzione.
Per la fauce si entra in uno spazioso viridario addossalo alla parete meridionale è circondalo
negli altri lali dal porlico , le cui colonne son congiunte da un basso muvicciuolo , nel quale è
incavalo superiormente un canaletto per piantarvi fiori; sul lato sinistro, nel mezzo di uo intercolunnio
cwi una conca marmorea sorretta da monopodio. Sul iato occidentale di questo peristilio irovasi
accanlo al tabiino un exedra, alla quale ne corrisponde un’ altra accanlo alla fauce , e con questa
comunicante. Sul lato sellenlrionale poi s’ incontra dapprima un passaggio all’ abitazione annessa
n. 23 : indi seguono una cella rustica , un ampio triclinio , un cubicolo e una seconda cella
rustica , di fronte al cui ingresso evvi una scaletta clisceudcnlc in una cella sottoposta.
11 triclinio, splendidamente decoralo, contiene due quadri, dei quali quello sulla parete orientale c por la
sua esecuzione il migliore fra quanti ritraggono Teseo, che abbandona Arianna. Nel primo piano, solto un
baldacchino bianco sorretto da pali giace iu riva al mare Arianna dormente in un letto di rose, contornato di
frondi e di altri fiori bianchi. Il pittore l’ba voluto rappresentavo come agitala da sogni non lieti e presaghi della
sciagura che devo colpirla. Essa giace supina, coi piedi a sinistra; la veste pavonazza, a causa dei suoi
movimenti inquieti, lascia nuda la parte superiore del corpo, mciilic ii guanciale alquanto elevato, clic
ella ha sollo le spallo, fa che la lesta di lei ricade supina indietro in modo , che la fronlc si trovi più in
basso del mento. Dietro il cuscino è pure il braccio sinistro ripiegalo così che la inano sta accanlo alla
mammella corrispondente. La gamba sinislra molto ripiegala si appoggia sul piede; e la destra nella identica
posizione, ma un po’ più distesa, lascia vedere la pianta del piede che si posa sul lato esterno. II braccio
dritto, alzato e piegalo nel gomito, che re.sla in allo, tocca con la mano la lesta sull’orecchio corrispoiidonlc,
ed eleva in pari tempo la vesle clic riman lesa fra il gomito c le ginocchia, contribuendo cosi a dclcriuinarc
con più precisione ancora il fuggevole momento, in cui 1’ artista ha voluto presentarci Arianna. La figura
dì costei mostrava chiari indi/.j di doratura; si distingueva la catena sul petto e gli anelli allo giunture dei
piedi. Vedesi a sinislra nel mare la poppa della nave, c Teseo che ha già messo il piede dritto sul ponte per
salirvi. L ’ eroe ha i sandali ed una clamide rossa affibbiata sulla spalla dritta, ohe gli avvolge il braccio
3 LA CASA DEL BANCHIERE L. CECILIO GIOCONDO
sinistro e gli svolazza dietro. Volgo lo sguardo trepido c stendo la mano sinistra verso la bella dormente
in un alto clic ospi'imo l’ indecisione prodotta da un ultimo sciUimoiilo di amore e di rimorso. Un suo
compagno, barbalo c galoalo, stante sulla nave lo ajula a salire, sorreggendogli il braccio diritto, e par
che cerchi premurosamente di persuaderlo; più indietro vedesi la lesta di un altro compagno. Dall alto
scende Pallade armala. Nel secondo quadro sulla parete seUentrionalc, del quale è conservala sollanlo
la parte inferiore, vediamo la nota rappresentanza del giudizio di l’aiidc. Decorano inoltre questo
triclinio tre grandi medaglioni dol diam. in. 0,5‘2,.rai)prosenUinli ciascuno un busto di donna. In quello
sulla parete scUonlrioiialo si osserva un busto inuliebrc dall' espressione affallo mondana e sensuale ;
ha gli occhi neri, capelli nevi, o adorni di un diadema di perle o d’ allro gemme (fra cui una gran
pietra verde romboidale, montata in oro, vedesi proprio nel mezzo sulla fronte); il collo è guarnito
d’ una collana il’ oro a ciondoli con una gran pietra oblonga grigia o pavonazza nella parte anteriore.
Dalla spalla sinistra è caduta la veste, lasciando nuda questa e la parte alligna del seno: la dirilla di
lei tocca la collana sopra la mammella corrispoudcnle. Il pitture lia voluto senza dubbio rilrarve una
donna , cho si compiace nel provarsi addosso io sue gioje. Gli altri due medaglioni fiancbcggiaiio
1’ ingresso; c nell’ uno a sinislra vi è il busto di una bella donna, clic col capo leggermenlc inclnnalo
sulla spalla diritta e gli ocelli rivolli in su lia il viso composto ad una espressione sena c pensierosa.
Adorna di orecchini rolondi , tira con la diritta un lembo del suo abito iraspareiile sopra la spalla
corrispondeiile. L’ altro medaglione a dirilla contieue un busto l'eiiiininilo, d’uiia lìsouomia ancora più
seria dol procedente. Ha nella dlriila un ramaio, clic verso diritia sporge dal cerchio del niedugliono, in
allo probabilmente di olTeriro una libazione a qualche divinità. L’iiinpec/umioit, clic ella veste, è affibbialo
sulla spalla diritta ; ha gli orecchi adorni di piccoli ciondoli c un filo di perle nei capelli, die sulla Ironie
son pcllinali a ricciolini c le scendono, lungo il collo, sopra le spalle in due riccioli alquanto più lunghi.
Sulla parete orientale del descritto iridiiiio si legge graffilo il seguente distico, già appaiso altrove ;
(qiiis)<jiiis amul, vuleal: pereal (¡iti nescil amitre:
bis tmtlo pernii tpiisipiis amare velai.
Sul lalo orientale del peristilio, cioè di fronte all’ ingresso, è situala un’e.rcdrn fra due cubicoli,
preceduta da piccolo vestibolo.
Il cubicolo a diritla era decoralo delle rappresentanze di Marte o Venere, di Narciso, e di Bacco o
^''*"'111 quealo peristilio, all’allozza del piano sovrapposto, ebbe luogo il 3 e 5 luglio 1875 la più importante
scovcrta epigrafica avvenuta in questi ultimi tempi, quella cioè delle luvolelle ceraie, di una dello quali
pubblicammo, a titolo di saggio, la trascrizione ncila Descrhme Generale. Esse sono luvmalo a dittici c a
iritlici, contengono quietanze chirografaric e accctlilazioni, e formavano rarchivio del banchiere L. Cecilio
Giocondo, proprietario della dcscriUa abitazione.
La casa annessa n. 23, non contenendo iiiilia d’ importante, non merita di venir descritta in un modo
particolareggiato ; epperò rimaudiaino il lettore a quanto intorno ad essa si è dello nella Descntwne
Generale.
ELENCO DEGLI OGGETTI RINVENUTI NELLA DESCRITTA GASA
12. GIUGNO 1876.—Nd peristilio si rinvenne; J/nri.w. Uno
scudo per iiilcrcolunnio a formo di clipeo, clic da un loto
prcsonla a bassorilievo In tesln di .Medusa iu raezto ad un
rosone, c dnll'aUro una figura virile, elio con un’asta acconnn .
ad uno civalla poggiata sopra un albero. Allro scudo in fnnna
di pella, clie iu arabo le facce offre un uccello.
14. DETTO. Nell’alno si raccolse: Brmso, Un Laro con
cornucopia e palera; duo aioncio. Vc/ro. Una caraffinclla ,
una lazzolina od una piccola oca.
25.DETTO. NcU’alrio si rinvenne: Bronzo. Il riiratio di
Cecilio Giocondo collocalo sopra un piinslrino con l’iscrizione;
GENIO-L-KOSTRIJFELIX-I.
26. DETTO. Sullo slosso pilaslro vedovasi il fallo in bronzo.
Allro pilaslriuo simile si scovrì addossalo all’anlu drilla dello
slosso lablino, porò privo di busto. Accanlo si raccolse; Vetro.
Sello bolliglic. Nell’angolo a drilla onlrando nel perislilio si
rinvenne; Bronci. Un calaraajo, uno siilo, due piombini, scile
inoiicle. ArQcnio. Una monda.
I. LUGLIO.—Nel perislilio si rinvcnner J/arnio. Un pilastrino
ad erma con lesU di Bacco barbato.
3. DETTO. Ad' angolo sud-est del medesimo peristilio ,
nll’altezza di cirea qualtro metri dal suolo, si raccolse: Legno.
Lo tavolette cerale, riiicliiuse in una cassa, della quale si
rinvenne un fiaiiiraenlo.
9. DETTO. Nel medesimo perislilio si trovò: Aiarmo. Una
vasca in forma di conchiglia, pollala sopra una colonnella.
Essa era fr.mimenlala.
II. DETTO. Nella boUega n. 23, appartenente alla descrilla
abilazione, si rinvenne; B.vnzo. Un.a conca, una pignatta, tre
gioghi di bilance, duo piombini, un anellello con chiave 0
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