
BIANCAEA Tod.
Galix tubo brevi urceolato, limbi quinquepartiti laciniis deciduis petaloideis, lacinia
infima subcyrabiformi vix majori. Gorollae petala quinque, calycis fauci inserta, ejusdem
laciniis alterna, brevissime unguiculata; superum minus. Stamina 10, cum petalis inserta,
subascendentia omnia fertilia; filamenta libera inferno villosa; antherae ovato-
oblongae loculis basi productis. Ovarium' sessile, compressimi, puberulum. Stylus adscen-
dens basi haud articulatus filiformis puberulus, apice obsolete incrassato; stigmate
truncato. Legumen inerme, eglandulosum, oblongum vel falcatum stylo persistenti terminatimi,
compressum, maturitate inflato-ventricosum, uniloculare, oligospermum, val-
vulis coriaceis. .Semina 2-7 juxta suturam vexillarem alternatim biseriata, funiculo di-
stincto, ovalia, ossea, album nullum, vel parcum. Embryonis recti cotyledones crassae,
radicula brevis, exerta; plumula elongata.
Frutices alte scandentes, vel arbores in caule ramis et petiolis aculeis recurvis a rmati,
foliis abrupte bipinnatis, floribus racemosis.
Biancaoa Tod. nuovi generi e nuove specie di piante coltivate nel B. Orto Botanico di Palermo, fase. 2, p. 21.
Caesalpiniae species Linn. sp. pi. p. 544; Lam. dict. 1, p. 452, Roxb. FI. ind. II, p. 360.
Reichardiae spèoies Roth., nov. sp. 210? non bot. abhandl. nec cat. bot.
OMNcrvaxìoBtS. Questo genere è intermedio alla Caesalpinia, ed alla Guillandinia. Differisce
dal primo per varii caratteri, tra i quali quelli del seme, che nelle specie costituenti il genere Caesalpinia,
(il cui tipo è la C. brasiliensis Linn.) hanno i semi piani e forse provvisti di albume; è
più vicino al genere G u illa n d in ia , ma ne è ancora distinto per le lacinie del calice difformi, per
l’ovario non stipitato, per il legume esteriormente non echinato. A questo genere sono da riferirsi
altre quattro specie, cioè la Caesalpinia sappan Linn., (Biancaea sappan) la C. mimosoides Lam.,
(Biancaea mimosoides), la C. fe ro x Hasskl. (Biancaea ferox), e la B. sep ia ria Roxb. (Biancaea sepiaria).
La B. scandens ha i semi privi di a lb um e , come la B. fe r o x secondo afferma Hasskarl. Nella
figura che "Wight dà della C. sepiaria, il seme sembra provvisto di albume. Chalon nel suo lavoro
sui semi delle piante leguminose afferma, che i semi della B. scandens non contengono albume;
mentre al contrario le specie tutte del genere Caesalpinia ne sono provvedute, e tra queste vi annovera
la C. sepiaria Roxb. e la C. sappan Linn. Noi non abbiamo mai potuto ottenere i semi
della C. sepiaria Roxb. e quelli, che dai varii giardini botanici ci sono stati rimessi col nome di
C, sappan, appartenevano alla Coulteria p e d in a ta Cav., come ancora a questa pianta appartenevano
quelli rimessici col nome-di Coulteria tin cto ria H. et B.
I celebri botanici Hooker e Bentham, nella loro classica opera Genera p la n ta rum, hanno riunito
sotto il genere Caesalpinia, quasi tutti i generi, che erano stati formati sulle varie specie di questo
genere non solo, ma anco i generi Gu illandinia Linn., Coulteria H. et. B., Pomaria Cav.—A noi
non ci è sembrato opportuno di seguire il loro avviso, in un sott’ordine così eminentemente naturale,
quale è quello delle Gaesalpinaee, si possono riunire più generi in uno solo, quando non si
affigge alcuna importanza ai caratteri degli organi più importanti della fruttificazione ; ma questo
sistema non è sembrato a noi doversi adottare, qualora queste modificazioni costituiscono una specie
o un gruppo di specie, che hanno un portamento speciale, e distinto.