
colissima quasi diafana, che tende a prendere una tinta assai slavata di ama tista ; strettamente
lineare, piana, appena più ristretta verso l’apice e termina in úna punta acuta, più corta dei pedicelli,
e quindi quella dei fiori neutri è quasi impercettibile; i pedicelli dei fiori inferiori sono appena
più lunghi dei superiori; dopo l’antesi principiano a rialzarsi, divengono orizzontali e si allungano
sensibilmente, il loro colorito è violaceo-oscuro coi denti bianchi; e questo colore si estende per
una piccola parte all’apice del perianzio; questo h a una forma ellittica appena un poco ristretta
verso la base, all’apice in prossimità dei denti ha tutto ad un tratto un leggiero restringimento,
e termina con sei denti larghi più di un millimetro, lunghi meno di un millimetro, rotondati o
triangolari con l’apice quasi troncato e ripiegato in dietro, verso l’apice ha sei solchi, che si. alternano
con i sei denti ; e quando il fiore è appassito sono più profondi ed arrivano alla base dei
perianzio ; la gola è pervia e lascia vedere le antere, e lo stigma.
I fiori sterili inferiori hanno i peduncoli un poco più b rev i, però- egualmente ricurvi, e cernui
come i fiori fertili, non aprono giammai -il loro orificio, ovverò lo aprono imperfettamente, e non
hanno denti pronunciati; il loro colorito è quello della amatista e verso l’apice^ hanno una tinta
che tende al violetto. I superiori sono quasi sessili orizzontali o dritti, incompletamente sviluppati,
ed arrivano a ritrovarsene da circa sette in ciascun racemo. Non o s ta n te , che tu tti i peduncoli
fossero incurvati, ed i fiori cernui tuttavia non si toccano fra di loro.
Gli stami sono attaccati sino a quasi la metà del tubo del perianzio, per un breve tratto liberi,
incurvati verso il pistillo, le antere sono attaccate pel dorso al filamento, sono lineari, brevi, con
le due logge libere per un breve tratto alla loro base; ogni loggia è solcata longitudinalmente, quando
queste lògge si aprono, si discostano alla base fra di loro, e quindi le antere sembrano, come se
fossero sagittate.
L’ ovario è leggermente compresso da tre l a t i , e termina in uno stilo appena più lungo della
metà del tubo, di colore giallognolo, con una tinta verde, dilavata; lo stilo è biancastro, ingrossato
leggermente all'apice; lo stigma è indiviso e pruinoso.
La capsula è arrotondata, trigona; i semi sono neri; e nel rimanente la pianta h a i caratteri del
genere.
SPIBGAZION3B BELLA TAVOLA
Pianta durante l’antesi.
Racemo fruttifero.
Sezione della foglia.
Perianzio ingrandito.
Sezione del perianzio ingrandito.
Perianzio veduto dalla fauce ingrandito.
7. Stame ingrandito.
8. Ovario ingrandito.
9. Bratteolina ingrandita.
10. Capsula veduta dall’apice.
11. Capsula tagliata transversalmente.
12. Seme.
IRIS STATELLAE Tod.
Tab, VI.
I- (§. Pogoniris), scapo cylindrico, foliis longiore, biiloro, flore subsessili ; peri-
gonii tubo ovario subduplo longiore, bracteas aequante; laciniis longitudine subae-
qualibus, tubo styloque longioribus, exterioribus barbatis, prope medium usque ad
basin attenuatis, apice rotundatis, subintegris, in tertia parte superiore reflexis, in-
terioribus oblongo-ellipticis, infra tertiam parf;em inferiorem sensim angustatis, ad
apicem rotundatum vix crenulatum inflexo-subconniventibus; bracteis foliaceis, apice
scariosis; foliis ensiformibus, erectis; rhizomate repente.
Iris Statellaé Tod. nuovi generi e nuove specie di piante coltivate nel B. Orto Botanico di Palermo, fase. 1, p. 5.
et in buUetin de la societé botanique de Franco, t. 5, p. 659.
F io r itu r a . Aprile.
S t a z io n e . Ignota.
O sse rvazion i. Da lungo tempo si è coltivata questa specie nel R. Orto Botanico di Palermo,
e giaceva confusa con varie altre specie di I r id i, che, senza essere state scientificamente determinate,
si coltivavano in questo giardino.
D e s c r iz io n e . Il rizoma ha una grossezza mediocre, e, come le specie congeneri, è repente.
Le foglie sono ensiformi, larghe circa 18 mill., lunghe da circa 15 cent, durante l’antesi; e che poscia
si allungano sino a 22 cent., acute e quasi mucronate all’apice, glaucescenti, un poco crasse.
Lo scapo è cilindrico, liscio, di color glauco, poco più elevato delle foglie, alto sino a più di 22 cent.,
ordinariamente bifloro.
Le brattee sono due, foliacee con un margine larghissimo, scarioso, e verso il centro sono quasi
rigonfiate; l’u n a è oblungo-ellittica, ottusissima, ed arriva presso a poco alla stessa elevazione del
tubo, l’altra è più breve, di forma ovata con l’apice subacuto lunga 27 millim.
I fiori sono di un color bianco sporco, che tende al giallo dilavato, leggermente odorosi, sostenuti
da un pedicello arrotondito, quasi nullo, attingendo la lunghezza di quasi 2 mill.
II tubo è di color verde lucidissimo, il cui colorito, si protrae e si estende sulla pagina inferiore
delle lacinee del perigonio; è lungo circa 22 mill. a contare dall’apice dell’ovario; la sua forma
è cilindrica coll’apice alquanto dilatato.
Le lacinie per la loro lunghezza sono un pòco disuguali, le esterne sono obovate spatulate, lunghe
60 mill. in circa; e nella maggiore dilatazione acquistano la larghezza di 32 mill., lo che succede
verso il 13" millimetro a contare dall’apice; da questa maggiore dilatazione verso l’apice prendono
la forma arrotondita ; e verso la parte inferiore principiano a restringersi, poscia verso la metà
della lunghezza della lacinia il restringimento è più pronunciato, ed i margini si ripiegano indietro;
la barba, che parte dalla base, arriva presso a poco alla metà, e, lungo quel tratto percorso
della barba, queste lacinie hanno diverse vene, che scorrono in varii sensi, e che si rendono appariscenti
per avere un colorito più vivo : in questa parte la tintura del giallo è più pronunciata, ma
con una tinta che tende al verde. Le interne sono obovate-ellittiche lunghe circa 58 mill. compreso
l’ ugno, larghe da circa 56; quasi verso la metà della loro lunghezza principiano insensibilmente
a restringersi, sicché nella ottava parte inferiore questo restringimento diviene istantaneo, all’apice
sono smarginate col margine ripiegato indietro; nella terza parte inferiore sono più colorate, e screziate
di vene irregolari, colorate in una tin ta ocraceo-fosca; in questo stesso p u n to , della lamina
i bordi si rialzano, ed essa si dispone in un solco.