
O sse rv a z ion i. Noi non crediamo che la nostra pianta .potesse in alcun modo riferirsi alla Aloe
lineata Haw, e formarne una varietà a foglie larghe.
La Aloe lineata Haw. è una specie assai dubbiosa a giudicarne dalle poche parole dette del-
YHawort nella sua syn. pi. succ. p. 79, avendola semplicemente indicata colla sola seguente frase
specifica : A. foliis viridibus lineatis, spinis rubris; poscia nella sua revisione, pag. 40 ne fece
due varietà, a. viridis, e l'altra fi. glaucescens, che forse apparterranno a due specie diverse. La
var. glaucescens, forse sarà stata la pianta, di cui. se ne ritrova una bella figura nel Salm-Dyck.
\2Hawort nella sua syn. pi. succ. la colloca in una sezione; a cui dà i caratteri seguenti : Caule
senecio suffruticoso, nec dichotomo-propaginibus plerumque radicalibus.
Il Salm-Dyck ed il Kunth la collocano nella sezione delle Proliferae; ma la pianta figurata dal
Salm-Dyck abborrisce questa sezione, quantunque avesse il pedúnculo fiorale semplice e bratteato,
come lo hanno le varie specie di questa sezione.
La nostra pianta ci sembra, che si deve avvicinare all’^4. paniculata Jacq., che è la sola specie
della sezione Paniculatae, di cui io conosco il nome, ma non ho mai veduto la figura del Jacq.
fragm. pag. 48, tab. 6 8 , dove questa specie si trova effigiata, ma la nostra pianta ne differisce
perchè le foglie non sono ripiegate in dietro, nè piane; e forse ancora per il carattere della corolla
alla base inflato. La nostra pianta è una specie che congiunge la sezione delle paniculatae, con
quella delle pictae.
Noi abbiamo figurato la pianta allorché per la prima volta fiori nel nostro giardino nel primo
anno; poi è tornata a fiorire in questo secondo anno e l’infiorescenza è rimasta immutata, posteriormente
però, la piànta prese un rapido sviluppo, ed i caratteri della foglia si sono molto pronunciati,
e quindi noi descriviamo qui appresso il suo fusto e le foglie dopo la seconda fioritura
verso la seconda metà di agosto.
D e s c riz io n e . La pianta è caulescente; e tende a proporzioni assai sviluppate : è la più robusta
delle specie, che appartengono alla sezione delle pictae, quella che. produce il maggior numero di
fiori ed è di grande ornamento nei giardini; la parte inferiore del tronco ricoperta dagli avanzi delle
foglie disseccate misura un’ altezza di circa 10 centimetri ed il diametro del tronco ¡stesso ricoperto
di queste foglie, non ancora cadute, ma persistenti, è di circa 8 centimetri.
Le foglie inferiori ancor verdi situate nell’ apice del fusto, ascendono a circa 2 0 , : hanno circa
3.4 centimetri di lunghezza, e sono larghe circa 11 centimetri; la loro forma è oblunga;'alla loro
base, ove si attaccano al fusto sono semi-amplessicauli, e dalla base all'apice tendono insensibil--
mente a restringersi, ma verso la quinta parte superipre il restringimento si fa assai pronunciato,
e terminano in una punta acuta. La loro consistenza è carnosa, mantengono una direzione orizzontale
o ascendente, e nella quinta parte superiore alle volte riprendono la loro direzione orizzontale;
nella pagina superiore quasi piane sino alla loro metà; ma a partire dalla loro metà le due
parti laterali della lamina si rialzano leggermente e principiano a divenire canaliculate, ma a misura
che si procede verso l’apice questo restringimento è più pronunciato, e la lamina, che nel contempo
si restringe, ha i suoi due margini laterali, così rialzati, che quasi si toccano; e, quando
l’apice si dissecca, si accartoccia alla sua estremità.
Il contorno è circondato da un margine angusto, cartilagineo, di un colore che dal bianco va al
roseo, e da dove sporgono in fuori una serie di denti piccoli, cornei, assai resistenti al tatto, acuti
spinescenti, di un colore, che dal roseo tende al rosso; la forma di questi denti è triangolare con l’apice
rettilineo senza incurvarsi nè verso l’apice, nè verso la base delle foglie, alle volte molto vicini
tra di loro, alle volte si discostano l’uno dall’altro' sino ad intercédere lo spazio di un centimetro;
il loro colore è più intenso verso l’estremità.
La pagina superiore dell’intera lamina è di color verde pallido; glauca, ora esclusivamente percorsa
da linee longitudinali di color verde più intenso, ora nebulosamente conspersa di macchie più