
nettivo. Le antere sono sagittate. L’ovario è oblungo, arrotondito, assottigliato verso la base con
sei angoli ottusi e sei solchi, il sua colore è di arancio un po'pallido, còn una tinta verdognola,
lungo circa 9 millimetri, e lo stilo, compreso l’ovario,, arriva a circa tre centimetri.
Lo stigma è poco pronunciato, ed h a tre angoli appena visibili..
La capsula è ovato-rotondata, grossa più che un uovo di colombo, con sei angoli rotondati un poco
rilevati, e sei solchi poco profondi, che si alternano cogli angoli; dapprima h a un colore verde pallido,
per poi alla sua maturità prendere una tinta fosco-porporina.
S P IB G A 2 5 IO N B D E L L A T A Y O G A
1. Pianta intera rimpiccolita.
2. Foglia della sua naturale grandezza veduta
dalla sua faccia superiore.
3. Fiore nella sua naturale grandezza.
4. Androceo. e Gineceo.
5. Capsula nella sua naturale grandezza veduta
nello stato prossimo alla maturità.
a) Estremità della foglia dell’Aloè lati-
folio, Saio.
b) Fiore dell’ Aloe obscura Willcl. (Aloe
piota Thumb).
c) Stame dell'Aloè obscura.
d) Pistillo della stessa.
e) Capsula' della stessa.
SERAPIAS LONGIPETALA P o li
Tab. X, fig. sin.
S. spica subsex.flora, perigonii phyllis. exterioribus lanceolato-acuminatis, sum-
mo apice plerumque liberis, medio vix latiori; binis interioribus paullo brevioribus e
basi late ovata ' concava, margine undulato-crispo longissime subulato-acuminatis, apice
phyllis perigonii exterioribus connatis; labello phyllis exterioribus subsesquilongiore,
callis duobus linearibus, antice subdivergentibus, basi instructo, trilobo, lobis latera-
libus rotundatis, erecto-conniventibus, lobo medio ovato-lanceolato, elongato, contra
germen adpresso, in disco villoso; gynostemio longe rostrato, rostro subascendente;
bracteis ovato-lanceolàtis, elongato-acuminatis, flore sublongioribus vel subaequalibus;
caule subtereti, immaculato, foliis late lineari-lanceolatis, acutis, je viridi-glaucescentibus;
fibris radicalibus duabus tuberosis subrotundis.
' Serapias longipetala Foli. fi. ver. 3, p. 30.—Presi, fi. sic. enum. p. XLI. — Tin. cat', hort. pan. p. 232. — Ten. syll. ■
‘p. 458. — Pari. rar. pi. sic. fase. I, p. 10, et pi. nov. p. 21, et fi. ital. 3, p. 424. — Ouss. syn. fi. sic. .2, part. 2,
p. 552, «i enun. pi. inar. p. 322, — Qren. et Godr. fi. de Frane. 3, part. 1, p, 278. — Bari. ,orch._ p* 31, tab. 18 et 19,
Serapias lingùa BaCb. fi. taur. p. 151. — Noce. etBalb. f i. tic. 2, p. 156. — Bert. amen. ital. p. 279, et f i . ital. 9,
p. 600, var. a, et excl. syn. 8. oxyglottis Tod.— Tod. orch. sic. p. 100. — Ambr.fl. Tir. Austr. p. 711, non Linn.
Orchis lingua All. f i . ped. 2, p, 148 ex parte.
Hclleborinè longipetala Ten. f i. neap. prod. p. 115, (anno 1811) et f i . neap. 2, p, §17, ‘tab. 98. — Seb. et Maur.
f i. rom. prod. p. 812, tab. 10, fig. 1.
Serapias pseudo-cordigera Morie, f i . ven. 1, p, 574. — Èoch. syn. f i . germ, et Jietv.. edit. II, p. 799, — Beich. Jìl.
orch.- p. 12, tab. 89. (441), excl. syn. Colum. et Tod. — Willk. et Bang. f i . hisp. 1, p. 163, n, 715.
Serapias hirsuta Lap. f i . pyr. abr. p. 551.
Serapias- lancifera 5* Amans f i. agen. p. 378.
Serapias laxifiora Chaub. f i . du Pelop. p. 62 ex Pari.
Orchis montana, italica, flore ferrugineo, lingua oblonga G. Bauli, prod. p. 29, et pin p. 80. — Oup. li. cath. p. 157.—
Mich, in Till. cat. li. pis. p, 125. — Seg. p l. ver on. 3, p.’ 248, tab. 8. — Zann. istor. delle piante venet. p. 197, tab. 42,
fig. 1. ’
Orchis etnisca, lingua ferruginea pilosa Petiv. gasopli. tab. 128, fig. 1 ex Bert. loc. cil. -
VÀR. PALLIDIFLORA; labelli lobo medio ovato, non elongato, pallido.
- Icon nostra tab. x, fig. sin.
F io r i tu r a . In Aprile e Maggio. '
S ta z io n e . La specie nasce dapertutto-in’ Sicilia. — Là varietà da noi .figurata si rinviene nèlle
colline calcaree presso Palermo a Miccini .fra, il Parco, e MonrepXe.
O sse rv a z io n i. Questa specie è molto variabile per forma, che assume il suo labello, il quale
alla volta, è molt^ allungato e prende la form a ’ ovato-lanceolata, ovvero è semplicemente ovato,
come si osserva nella nostra varietà. — Il carattere costante, che ha la specie presso di noi, è quello
di avere il labello talmente avvicinato all’ovario che si tocca coji lo stesso. Noi non abbiamo potuto
ritrovare in Sicilia la forma dbl labello lanceolato, dependente, scostato dall’ovario per come
si dipinge nelle figure del Reichenbach; ed alla quale forma è forse da riferirsi la S. oxyglottis
Reich, non Willdenow.