
STAPELIA SCUTELLATA Tod.
Tab. Xffl fig. med.
S. (§; Orbea) orbiculo scutelliformi, valde elevato, minutissime punctato, ore
explanato non reflexo; corollae quinquepartitae laciniis rellexis, ovatis, acutis, maculis
oblongis subconfluentibus transversalibus pictis, margine pilis inaequalibus breviusculis
glandulosis a basi usque fere ad. apieem ciliatis; coronae stamineae exterioris laciniis
late linearibus, divaricato-bifidis, quandoque dentículo minimo in sinu ampio interjecto;
internae curniculis subaequalibus exterioribus subulatis, interioribus e basi erectiuscula
antice incurvatis, apice incrassatis, glanduloso-tuberculatis.
Stapelia deflexa Hort. bot. lips. ann. 1864.
F io r i tu r a . Da Agosto ad Ottobre.
S ta z io n e . Probabilmente originaria dal Capo di Buona Speranza, coltivata nel R. Orto Botanico
e na ta da semi ricevuti dall’Orto Botanico di Lipsia sotto nome di Stapelia deflexa.
O sse rv a z io n i. Questa specie non l’abbiamo potuto riferire a nessuna delle Stapelie da noi conosciute;
per la forma dell’orbiculo si allontana completamente dalle specie vicine alla S. muta-
bilie, per i suoi margini• cibati si allontana altresì dalle altre specie della sezione Orbea, p e rla
forma dei peli delle ciglia, per la grandezza del fiore, e per la forma dello orbiculo è anco completamente
distinta dalla Stapelia conspurcata Willd. Non h a poi nessun rapporto con la Stapelia
. deflexa Jacq.
D e s c r i z io n e . I rami variano in altezza da 5 a 10 centimetri, e sono grossi quanto il dito mignolo
, ascendenti o e re tti, glabri di color verde g a io , quadrangolari cogli angoli ottusi abbastanza
pronunciati, dentati; questi denti, come ordinariamente. nel genere, sono patentissimi, ,sporgenti
sino a 5 ò 6 millimetri dall’angolo del fusto, arrotondati, la loro estremità si dissecca e cade,
e rimane la parte inferiore colla punta arrotondita, molto protuberante con la cicatrice dell estremità
caduta.
Il peduncolo, che sopporta il fiore è inserito nella parte inferiore del ramo a fior di terra, lungo
35 mill. arrotondito, e pendendo in giù poggia sulla terra, il suo colorito è biancastro con una tinta
verdognola pallida, rare volte è solitario, ma ordinariamente ne nascono due o tre lateralmente al
dente.
Il calice è diviso quasi sino alla base in cinque partizioni lanceolate, carnosette con una tinta
porporina assai sbiadita, lunghe circa 9 mill., applicate alla pagina esteriore della corolla.
La corolla è carnosa, inferiormente h a un colore bianco sporco con una tinta verdognola, dalla
base del peduncolo sino all’ apice di ogni lacinia misura quasi quaranta millimetri di lunghezza,
sino all’angolo di ogni partizione misura circa 17 mill., ed ogni lacinia è lunga circa 23 millimetri,
sicché il diametro dell’intero fiore è circa 8 cent.
La corolla nel suo centro è carnosa, nel cui mezzo sorge l’orbiculo e nell’altra sua parte è divisa
in cinque lacinie, che tendono a ripiegarsi in dietro, e che si ripiegherebbero esattamente, se non
ne fossero impediti dai rami e dal terreno su cui posano.
Il colore della corolla e dell’orbicolo è giallo, appena verdognolo, ma la corolla tanto nel fondo,
che nelle lacinie è screziata di macchie oblunghe o di linee transversali alle volte confluenti fra
di loro di color porporino, nella quarta parte superiore della lacinie le macchie sono più avvicinate
tra di loro, ed il colore porporino si diffonde da pertutto.
STAPELIA AN CU LATA Tod'.
Tal). XIII
STAPELIA AERATA Tod
STAPELIA SCUTELLATA Tod