
ALOE MACROCARPA Tod.
Tab. IX.
A. (§ pictae) subcaulescens, foliis oblongis, e basi latissima in acumine gra-
datim attenuatis, canaliculàtis, carnosulis, glabris, laete viridibus, maculis viridi-albidis,
oblongis, supra sparse, vel seriatim dispositis, subtus majoribus, numerosioribusque,
confluentibus, zonatim pictis; dentibus spinescentibus, basi inter eos confluentibus, ad
margines cinctis; junioribus parte infera, erecto-patentibus, dein aetate per totam lon-
gitudinem horizontaliter patentibus: racemi axi inferne nudo, simplici, a tertio inferiore
deinde ramoso, perigonii cylindracei tubulosi, basi inflati, pedicellis patentibus
deinde ascendentibus, ab axi remotis, bractea longioribus; capsuljs magnis, ovoideis.
Aloe foliis maculatis n. 306 Ind. sem. hort. bot. berol. ami. 1870, pag. 20 semina a peregrinatore W. Schimper
ann. 1870 ex Abyssinia missa.
F i o r i t u r a . Fiorisce in aprile, e ritorna poi a fiorire una seconda volta in giugno e luglio.
S t a z i o n e . Nasce in Abissinia.
O g g e r v a z io n i . Questa pianta appartiene a quel gruppo del genere Aloe che dal Salm-Dyck
sono distinte col' nome di pictae.
A questo gruppo si devono ancora riferire 1\4. virens Haw e 1\4. neglecta Ten., la quale a-nostro
giudizio è una varietà dell’,4. virens.
La nostra pianta differisce a prima intuizione dall\4. ten u ifo lia Lama., dall’,4. virens Haw., e
dalla A. neglecta Ten. per la larghezza delle sue foglie, e per la grandezza della pianta intera.
Differisce dall\4. saponaria Haw. e dall’.4. la tifo lia Haw, per i suoi racemi allungati, e non abbreviati
(Ihyrso-capitati Auct.).
È distinta altresì dalla A. obscura Mill. [A. p ietà Thumb.) per i peduncoli patenti, quindi ascendenti,
ma allontanati dall’asse della spica, per il tubo del perianziò rigonfiato alla base, per la forma
è grossezza della capsula, per la larghezza della foglia, e per le macchie confluenti, e disposte a
zone.
Non ha la nostra pianta nulla di comiinè con 1\4. albo-cincia Haw.,, nè essa può per la forma,
e la direzione delle foglie riferirsi, nè all’A. arabica Lam , nè alla A. gra n d id en ta ta Salm-Dyck.
D e g c r i z io n e . La radice è carnosa-cilindracea, fibrosa, e smoggi, che è al sesto anno della sua
età, non si è mostrata sobolifera, ma è molto probabile che diverrà ta le , dacché questo.carattere
si manifesta spesso quando sono adulte.
Il fusto a partire dal collo della radice è munito di foglie, e se ne contano da circa a 20; è in
questo anno , che le stesse principiano a disseccarsi ; in atto potrebbe d irs i, che è quasi .caulescente,
ma nulla di più facile, che nell’età più adulta; il fusto potesse svilupparsi in altezza, per
come si è sviluppato validamente per la sua circonferenza, avendo già attinto dieci centimetri di
diametro; ed allora per tutte le probabilità sarà cicatrizzato alla b a s e , e più sopra potrà essere
ancora munito dalla parte inferiore delle foglie disseccate.
Le foglie si dispongono in rosetta per serie spirale attorno dell’ a s s e , principiano a svilupparsi
dritte, ma poscia il loro apice principia a diventare patentissimo; sicché le foglie più adulte situate
nella parte inferiore dell’asse segnano una linea quasi orizzontale.
Nell’ epoca del loro completo sviluppo sono lunghe poco più di 30 centimetri, ed alla base segnano
10 centimetri di larghezza, e dalla stessa vanno insensibilmente a restringersi, e terminano