
semi della quale coltivati in un clima più caldo delle province dell’ America settentrionale,
momentaneamente in vicinanza dell’ ilo producono un ciuffettino di peluria
che rimane aderente, e la lana è di minore bontà, che non sia quella proveniente
dalle culture dell’America settentrionale.
Quindi tutti coloro che vogliono coltivare Cotoni in larga scala sia in Europa, che
fuori Europa, devono ritrarre i semi direttamente dall’America, anziché da qualsivoglia
altra contrada.
IV. Che in Sicilia ed in tutti altri paesi meno meridionali della stessa, il Sm Island
non è pian ta , che potrà attecchire per le grandi culture ; poiché non è stato possibile
di coltivarlo in modo, che dia una ubertosa produzione nel mese di settembre :
la maturità delle sue capsule si protrae sino a novembre, nella quale epoca sebbene
arrivino talune a raggiungere una completa maturità non pertanto succede l'opposto
nella maggior parte di esse.
V. Che i cotoni che si coltivano generalmente nei varii Orti botanici sono da per
tutto riconosciuti con falsi nomi, o se pure con nomi esatti, però è indubitato che
devono scomparire, poiché fuori contrasto sono puramente sinonimi di specie già da
gran tempo conosciute.
Così per esempio la pianta, che corre nei giardini coi nomi di G. siamense Tal.
è senza dubbio il G. lnrsulum Mill. e niuno metta in contrasto la identità di queste
due piante.
Nel modo ¡stesso la pianta che ordinariamente corre nei giardini col nome di G. religiosum
non è il G. religiosum L in n ., ma una varietà del G. lnrsulum Mill. , che
porta ia lana fulva.
Cosi il nome di G. album deve completamente scomparire, poiché fu costituito dai botanici
Wighl ed Arno II i quali riunirono in un fascio molte specie di Cotoni'appartenenti
al gruppo del G. herbaceum, che chiamarono col nome di G. album, mentre di
molte altre specie ne costituirono iì G. nigrum; ora la pianta, che corre sotto nome
di G. album nei giardini botanici, è il G. hirsulum Mill., var. lana alba, cioè la più
pregevole varietà commerciale di questa specie.
Il Gossypium herbaceum di molti giardini botanici, non è altro, che il G. hirsulum,
e quindi gli si attribuisce erroneamente il nome di un’altra specie, sulla quale non ci è
generalmente diversità di opinioni, mentre taluni altri giardini botanici inviano il
nostro G. IVighlianum, il quale, qualunque si fosse la opinione sulla persistenza dei
caratteri che esso offre, certmente dee esser distinto come una notevole varietà, la
quale ci appresta un cotone assai ruvido, che non ha alcun pregio nel commercio, e
che non ha affatto quella peluria che ci dà il G. herbaceum Linn. che si coltiva nell’isola
di Malta ed in tutte le altre isole del Mediterraneo, onde il confondere in unica
specie, queste due piante, indubitatamente diverse fra di loro per le qualità del loro
cotone può tornare a grave pregiudizio degli agricoltori.
Nel modo istesso moltissimi agricoltori in ogni anno coltivano varie specie di cotoni,
i quali effettivamente hanno il fusto fruticoso ed alle quali meglio si attaglierebbe
il nome di arborescente, che alla specie descritta dal Linneo col nome di G. ar-
boreum, o alle altre specie di questa sezione da noi descritte: queste piante coltivate
assai spesso nei giardini col nome di G. arboreum, appartengono ad un gruppo ben
distinto, le di cui specie portano i semi agglomerati fra di loro, e disposti per due
serie longitudinali in forma di piramidi, al qual gruppo .appartiene secondo le opinioni
dèi celebre prof. Parlatore il vero G. religiosum Linn.
Questo gruppo è proprio dei climi tropicali, in Europa non è possibile il coltivarlo,
poiché le varie specie principiano a fiorire verso la fine di ottobre. Pochissime capsule
danno semi maturi, c la pianta difficilmente resiste ai rigori dell’inverno, allorché è
lasciata in piena aria.
I cotoni inviateci del signor Ilaage (junior) che è uno dei più distinti orticultori
di Erfurt, l’uno cioè il cotone Upland corrispondeva esattamente al G. hirsulum Mill.,
ma l’altro che ci rimise col nome di G. herbaceum Linn. apparteneva al nostro G. ma-
rilimum cioè alla Sca Island.
Ed ora ai semi in vaste proporzioni spediteci dal Reai Governo, e provenienti dalle
varie culture eseguite fuori delle province italiane.
Semi provenienti dalle culture di Malta.
Le due specie provenienti l’una col nome di G. religiosum Limi., e l’altra col nome
di G. herbaceum, erano là prima il G. hirsulum Mill. var. lana fulva, la quale seminata
nelle terre addette alla pipiniera comunale diede tutte le gradazioni della sua lana
dal color bianco sporco al color leonato, e la seconda l’antichissimo G. herbaceum Linn.
che era l’unica specie di cotone, che si coltivava nel bacino mediterraneo, che è la
miglior specie di cotone del vecchio mondo la quale vive all'asciutto, e nei climi più
caldi dell’istesso bacino mediterraneo perenna da un anno all'altro; ma che né per
l’ubertosità del suo prodotto, nè per la bontà del cotone che ci appresta, può eguagliare
il G. hirsulum Mill.
Questa specie come accennammo vegeta e fruttifica senza bisogno di irrigazione,
e nell’isola di Pantelleria l’abbiamo veduto persistere da un’anno all’altro ; irrigata
da un miglior prodotto, ed allora costituisce la var. macrocarpa, nella quale le capsule
sono assai più grosse, la peluria più delicata e più lunga, ma in' questo stato
lussureggiante le foglie prendono uno sviluppo considerevole, e le capsule, che la pianta
produce, sono ben poche.
In Malta l’abbiamo veduto irrigare dai contadini attingendo con una secchia l’acqua
dai pozzi, e riversandola a mano nelle piccole ajuole, dove si alleva una sola pianta
di questo cotone.
Il Gossypium hirsulum Mill. ha bisogno, in Malta ed in Sicilia di una maggiore irrigazione
che non la richieda il G. herbaceum Linn., quindi la difficoltà di estenderne