
STAPE LIA DISCOLOR Tod.
TAB. XII fig. in f.
S. (§ Orbea) orbiculo erecto, carnoso, luteolo, lineolis purpuréis transverse re-
ticulato-Iineato; corollae parviusculae quinquefidae purpurascentis lineolis vix conspi-
cuis hinc inde maculata® laciniis reflexis, brevibus, ovatis, basi vix angustatis; margine
pilis longiusculis, glandulosis, fimbriato-ciliatis; coronae slamineae exterioris par-
titionibus breve ac late linearibus bi-tridentatis; internae corniculis exterioribus subu-
latis, erectis, interioribus longioribus exertis, luteo-viridibus, glandulis maculisque nigris
undique conspersis, e basi erectiuscula ineurvatis, apice clavatis.
F io r i tu r a . Da Settembre a Novembre.
S ta z io n e . Probabilmente nativa dal Capo di Buòna Speranza, e proveniente dalle colture del
rinomato orticultore francese Cels.
D e sc riz io n e . I rami variano in altezza arrivando ad avere taluni di essi sino a 16 centimetri
grossi poco più del dito mignolo, glabri, di un color verde pallido, che sotto l’influenza dei raggi solari
prende una tinta purpurascente, tetragoni, cogli angoli ottusi, e poco rilevati, dentati; questi
denti sono patentissimi, sporgenti sino a cinque millimetri dall’angolo del fusto, arrotonditi, compressi
leggermente da ambo i lati nel loro primo sviluppo; nell’età adulta si disseccano all’apice
e sporgono in fuori da 1 { a 3 millimetri, mostrano all’estremità la cicatrice della parte, che, disseccandosi
è caduta.
Il peduncolo per lo più solitario, è inserito verso la metà del ramo, patentissimo, incurvato all’apice
e dalla parte inferiore sviluppa alle volte da uno a tre fiori, lungo uu centimetro e mezzo,
glabro, di color-rossastro pallido.
Il calice è diviso quasi sino alla base in cinque partizioni, quasi eguali fra di lo ro , lanceolate
acute, carnosette, applicate alla pagina esteriore della corolla, leggermente rossastre, con una tin ta
verdognola; lunga ogni lacinia da circa 5 millimetri.
La corolla è carnosa-coriacea, puzzolente, dalla base del peduncolo sino all’apice di ciascuna lacinia
segna poco più di 2 cent, e mezzo ed h a un diametro poco più di 5 centimetri e {, dalla
faccia esterna dell’orbiculo sino all’apice delle lacinie segna più di due centimetri, l’orbicolo dalla
sua base esterna segna un dianjetro di circa 17 millimetri; alla loro base le lacinie hanno 18 millimetri
di larghezza; dall’angolo delle lacinie sino alla base esteriore dell’orbicolo vi è una distanza
di 8 millimetri. L’intera corolla è glabra, da pertutto purpureo-fosca, leggermente rugosa, e verso
il centro l’ apice di qualche ruga prende una tinta giallognola; nel suo centro si eleva l’orbicolo
di color giallo vivace, transversalmente percorso da piccole linee porporine, flessuose e quasi confluenti
fra di loro, queste linee si allontanano fra di loro a misura, che si solleva l’òrbicolo, è dall’orificio
dello stesso sino verso la parte ipterna le lineette principiano a divenire meno pronunciate,
sicché il fondo dell’orbicolo è interamente giallo; opperò il fiore è discolore, appunto per la
diversità spiccata del colore del fondo dell’orbicolo colla corolla.
Le lacinie della corólla sono brevi, ovate, appena ristrette verso la base, e si restringono quasi
ad un tratto verso l'apice in una punta a c u ta ; il margine delle stesse è munito di una serie di
peli diafani, porporini, aventi due millimetri di lunghezza, compressi e dilatati verso il loro apice.
Il ginostegio si solleva dal centro dell’orbiculo che all’interno prende le forme di una scodella;
la corona staminea h a le sue lacinie brevi largamente lineari, le quali verso l’apice offrono un
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