
I sémi ricevuti.sotto nome di Cotone di Cdrfù appartenevano al G. Iiirsulum Mill.,
10 che prova, che questa specie attecchisce da per tutto nel bacino mediterraneo.
1 semi che ci vennero spediti col nome di Colone di Zanle era il Gossijpiim herbaceum,
e quelli coi nome di S. illaura coi numeri 1 e 2 , erano un miscuglio del
G. Iiirsulum ed il G. Iierbaceum; probabilmente nello sgranellamelo i semi delle due
specie ebbero a confondersi; e quindi il nascere promiscuo di tutte e due le specie.
Semi provenienti dalla coltura dell’India nella provincia di Bombay.
La maggior parte delle specie provenienti da questa contrada, ricevute sótto nomi
diversi, appartenevano ai cotoni indiani, e precisamente al G. Wighlianum Tod.; che
inopportunamente si è voluto confondere col G. herbaceum.
In effetto il cotone Ilawey WUh.,i\ cotone Hingulslatl, sono il nostro G. WUjhlia-
num; il cotone Dholera è il G. herbaceum var. microearpum; il cotone Omvaralle, è
una forma ibrida del G. Wighlianum, in quanto poi al cotone Iihandcisch e Kliandciscli
front american Sced, stando ai risultati ottenuti dalle nostre colture il primo sarebbe
11 G. Iiirsulum, il secondo il ,G. Wighlianum; ma certamente qualche equivoco dovette
succedere nello scriverei nomi sui pacchi dei semi, poiché per quanto è a nostra
conoscenza non abbiamo mai ricevuto, come coltivato per uso commerciale dall’America,
n è il G. herbaceum nè il G. Wighlianum, e quindi non può essere che nell’India
si appellasse col nome di americano, o che si ritraesse dall’America il Cotone,
che è spontaneo nell’India stessale che unicamente nelle Indie orientali si coltiva
per specolazione.
Da questi risultati sembra, che se ne possano ricavare le seguenti conseguenze :
I. Che nelle Indie orientali si-continuano a coltivare in grandi proporzioni, le specie
istesse, che si coltivavano ai tempi del Wight cioè il nostro G. Wighlianum, il
quale, siccome la sua lana è un po’ migliore di quella, che appresta il G. arborcum
Limi, e le specie vicine, cosi in proporzione la cultura del G. Wighlianum ora predomina
nelle Indie nelle vicinanze di Bombay à giudicarne dai varii semi rimessi.
II. Che in quelle contrade si tenta in ristretta proporzione di sostituire il G. her-
baceum al G. Wighlianum, ma pare ehe il vero G. herbaceum, che si coltiva in Egitto
e nelle isole del Mediterraneo non prosperi grandemente nelle Indie e non mai l’abbiamo
ricevuto con quella bella bambagia, che si produce in Europa.
III. Che in quelle contrade si cerca di introdurre il G. Iiirsulum Mill. ritirandone
i semi dall’America, ma sembra egualmente che questa cultura non sia generalmente
diffusa nell’anzidetta provincia di Bombay; e certo a càusa degli ostacoli, che si saranno
potuti incontrare.
IV. Che giammai prospera in quelle contrade la Sea Islaml non ostante, che se ne
.. abbia tentata la cultura sin da molto tempo innanzi.
Coloni del Perù e di altre località.
Queste altre piccole collezioni ci pervennero assai tardi, cioè nei primi di ottobre,
e le varie specie seminate non arrivarono a fiorire.
A giudicarne dai semi taluni appartenevano al Gossypium Iiirsulum Mill.,, e precisamente
alla più stupenda varietà detta nel commercio Nuova Orleans o Upland, una
specie si avvicinava alla Sea Island, ma non era in buona condizione, perchè lasciava
dubbii, se fosse effettivamente questa specie, ovvero una varietà del G. Iiirsulum e
con precisione il G. Iiirsulum intcrmcdium, qualcuna sembrava essere una specie di
cotone indiano vicino al G. arborcum Linn. Queste varie specie si sono riseminate
in primavera, e nella relazione di questo anno si può con più certezza avere la loro
esatta determinazione.
Semi provenienti dalle antiche culture eseguile nell’Orlo Botanico.
La specie, che in questo gruppo più richiamava la nostra attenzione, era precisa-
mente il G. microearpum var. luxurians, che reiteratamente a partire dall’anno 18(11
abbiamo coltivato nel giardino botanico. Non ostante, che le terre della pipinicra comunale
siano sterilissime, e che noi non avessimo potuto disporre di una quantità copiosa
di acqua; tuttavia la specie di anno in anno si è ingentilita, le lacinie dei suoi
lobi si sono un poco slargate, e i e sue capsule si sono, straordinariamente ingrandite
quasi il triplo della loro naturale grandezza : noi ne diamo qui la figura perchè questa
specie fosse convenientemente apprezzata.
Essa ha molti vantaggi da farne estendere la sua coltivazione, poiché produce il
maggior numero di capsule, che qualsivoglia altra specie da noi conosciuta; queste
capsule arrivano assai presto alla loro ma turità , la bambagia è assai morbida, ed
ora è divenuta di una conveniente lunghezza, per come si può rilevare dalla figura
datane.
Tutto consiglia a persistere nella sua cultura, poiché i suoi bozzoli di anno in anno
ingrossano e la bambagia diviene di migliore qualità.
Noi qui ne riproduciamo la descrizione.
GOSSYPIUM MICROCARPUM Tod.
Tab. XIV.
Gr. caule erecto, ramis numerosissimis tenuibus, patentibus, pyramidato-coespitosis;
foliis fere palmato-sectis, glabratis, ciliatis ¿ segmentis 3-5 elongato-lanceolatis, irre-
gularibus, acutis, basi vix angustatis, sinubus rotundatis; bracteolis pedúnculo multo