
vipara, e per p atria'vi si attribuisce la China; ove forse sarà stata coltivata.' La A. rig id a Mill.
è del nuovo non dell’ antico mondo, e dall' Hawort fu considerata inopportunamente còme una
F our eroga.
La nostra pianta differisce dalla A. R um p h ii Aut.; secóndo noi appartiene ad una'sezione differente;
non ha le foglie ricurvate o lasse, nè canaliculate; e perchè i denti non hanno una base
cartilaginea biancastra; forse è sta ta riferita allM. Rumphii, poiché nell’età giovane nelle piante,
che si coltivano in vaso, le foglie si mantengono deformate e non più si possono confrontare colle
foglie delle piante, sviluppate che hanno caratteri completamente diversi da quelli, che nella descri-
• zione si attribuiscono allM. Rumphii.
D e s c riz io n e . Il fusto a contare dalla sua base sino al suo apice- misura da circa 7 metri di
elevazione; inferiormente per un tratto è rivestito nelle sué foglie normali; poscia, venuto il tempo
dell’infiorescenza, principia ad allungarsi, ed a sviluppare le brattee, ed i fiori, ló che avviene ad
un metro e mezzo della sua elevazione; è arrotondato in tu tta la sua lunghezza, di un color verde
allegro, coperto di una glaucedine, e si divide in molti rami, che costituiscono una infiorescenza
a pannocchia allungata in forma di un candelabro; sull'asse principale si contano da circa 35 rami,
i quali nella parte inferiore principiano ad avere 10 centimetri di lunghezza, ed i rami più lunghi ne
misurano 37 , computando sempre la misura sino alla estremità della base dei fiori ; nella parte
media della infiorescenza la lunghezza dei rami più brevi arriva a 40 cent., ed i più lunghi sino
a 72 cent.; poi verso l’apice della pannocchia principiano a raccorciarsi, ed essere più avvicinati fra
di loro; la direzione dei rami è patentissima nel rapporto all’asse principale, quasi orizzontale, ma
quando vengono a suddividersi si drizzano in alto, sicché poi i peduncoli ed i fiori sono eretti.
Le foglie normali situate alla base del fusto sono numerose., da circa 100, si sviluppano segnando
una linea spirale ed arrivano ad attingere la lunghezza di più di un metro e mezzo ; la
loro spessezza e la loro superficie è variabile dalla base àll’apice; nel loro insieme hanno una forma
largamente lineare ed assai allungata, dilatata alla base, dove sono carnoso-incrassate, ma imman-
tinenti siegue un restringimento, e poscia si prolungano in una lamina quasi eguale in larghezza
in tutta la sua estensione; nella loro quarta parte superiore si restringono insensibilmente in un
apice acuminato, alla cui estremità vi è una spina breve, lunga 15 millimetri, subulata , leggermente
canaliculata, cornea, di un color di castagna un po’ fosco; nella pagina inferiore vicino alla
base per un breve tratto sono incrassate e poi convesse per tutta la loro longitudine; nella pagina
superiore alla base per un breve tratto appena convesse, poi divengono piane sino alla quinta parte
inferiore, e nel rimanente canaliculate; il margine è spinoso-dentato, colle spine che guardano tutte
in av an ti, la loro base h a una sostanza eguale a quella delle foglie*;•• nella parte superiore sono
cornee, di un color fosco, la loro forma è triangolare. La direzione delle foglie, allorché la pianta
è coltivata in piena terra, e sono in numero da costituire una rosetta, è nel loro primo sviluppo
d r itta ; ed esse divengono patenti a misura che si sviluppano le a ltre; quando poi si sviluppa la
parte dell’asse fiorifero le inferiori divengono patentissime e solò ne! centro in vicinanza della parte
dell’asse fiorifero sono del tutto e re tte , compiuta la fecondazione e continuando a vegetare il fusto
con numerosi bulbettini, che compariscono dietro i fiori già caduti, le foglie si avvizziscono, e la
lamina delle più esterne Si ripiega in dietro; quelle più vicine al fusto rimangono sempre allo stesso
avvicinate, e sono le ultime che deperiscono; queste foglie, che rimangono erette ed avvicinate al
fusto, che sono quelle, che si sviluppano allorquando l’asse fiorifero si allunga, sono più ristrette,
meno consistenti, eguali in tu tta la loro lunghezza, e canaliculate al di sopra dalla base sino alla
loro estremità. A queste foglie succedono le brattee, che nella parte inferiore dell’asse fiorifero sono
ben grandi, e da una base slargata e che abbraccia per più di una metà il fusto, terminano in una
punta acuminata : segnando una circoscrizione triangolare, colla base ristre tta, e le due linee laterali
assai allungate, che si protraggono in una punta acuminata; nella parte inferióre del tronco
sono più lunghe degli internodii, ma a misura che il tronco si allunga divengono più corte; e si inaridiscono
più presto, a m isura che sono situate più in alto, e quando la fioritura è terminata, esse sono
del tutto aride e disseccate.
Gli assi secondarii, che sopportano i pedicelli fioriferi non sono esattamente trichotomi, spesso
si suddividono a due.
I pedicelli variano in lunghezza ed arrivano alle vòlte ad esser lunghi 25 millimetri; alla base
sono muniti di una brattea arida, triangolare, acuta, di color fosco; alla metà della loro lunghezza
sono muniti di altre due brattee più piccole, aride, brevissime, coi margini e le estremità biancastri.
I fiori sono numerosi, di un color verde assai smorto, puzzolenti; le lacinie dei perigonio rivestono
colla loro parte inferiore l’ovario, e fanno unico corpo con io stesso, al punto dove termina
la loro, aderenza, che è là dove termina l’ovario, si opera un restringimento circolare ed esse sono
saldate fra di loro, e costituiscono il tubo del perigonio avente circa 17 mill. di lunghezza, il quale
prende l’aspetto di una piccola botte, slargata nel centro, là dove nella parte interna si trovano inserti
gli stami, poscia si divide in sei lacinie lineari lunghe circa 28 mill., delle quali tre sono per
poco più slargate verso la base, concave, con l’apice leggermente incurvato, e che si inarca a forma
di un piccolo cucchiaio, nel cui mezzo vi è una piccola callosità, coperta di pochi peli brevi, che si
estendono sino alla punta. Le lacinie hanno un colorito più slavato del rimanente del fiore di color
verdognolo tendente al bianco sporco, avente una tinta giallognola; come succede lo sbuccia-
mento del fiore esse si avvizziscono, si accartocciano sopra esse stesse per i loro margini e si ripiegano
in giù, già del tutto appassite. Il tubo è al di dentro ripieno di un liquido assai copioso,
ed all’esterno è solcato da sei linee che segnano il congiungimento delle sei foglioline del perigonio.
I filamenti sono quasi esattamente rotondi subulati di color giallo verdognolo, macchiate di piccole
linee di color di porpora sbiadito, assai più lunghi delle lacinie, sono inseriti nel mezzo del
tubo, e si discostano dalle pareti dello stesso dirigendosi verso del centro per poi segnare una linéa
eretto-patente, onde diffinitivamente rimanere nella parte superiore discosti fra di loro • la loro
lunghezza a partire dalla inserzione del tubo è da circa 65 m ill., essi alla loro estremità terminano
in una punta assottigliata che si inserisce al di sopra della metà dell’antera. Le antere sono
versatili- pendenti, lineari, lunghe 35 mill. e si aprono longitudinalmente.
Lo stilo è rotondo e sorge dal centro del tubo, dritto, quasi eguale in tu tta la sua lunghezza,
di un color biancastro con una tinta porporina smo rta; pria che le lacinie del perigonio si avvizziscono,
è più breve delle stesse lacinie; ma quando gli stami sono nel loro completo sviluppp
più lungo delle lacinie, ma più breve degli stami , poscia eguale agli stessi, e, quando le antere
cadono giù, arriva ad avere sino a 75 cent, di lunghezza; all’apice verso lo stigma è leggermente
incrassato. Lo stigma è giallastro trigono con gli angoli rotondati, e gli orificii dello-stesso scorrono
sopra la superficie degli angoli come tre piccole linee, che s’irradiano dal centro.
L’ovario è di un verde pallido levigato, coperto da una glaucedine poco pronunciata, cilindraceo
verso la parte inferiore, alla sua base, dove si articola col pedicello, è un poco ristretto, superiormente
si restringe ancora, un poco, ma meno della parte inferiore; ha nella sua superficie sei solchi
poco pronunciati, che sono la continuazione di quelli del tubo, lungo circa 30 mill. ; nell’ interno
è triloculare, gli ovoli sono situati agli angoli della cavità di ciascuna loggia disposti per
due serie ed opposti fra di loro, con un funículo ombelicale assai sviluppato; nelle pereti delle logge
in faccia all’angolo interno si forma una escrescenza carnosa, che si avanza verso la cavità della
loggia, e si colloca tra le due serie degli ovoli-.
Le capsule non arrivano a raggiùngere la loro completa maturità, ma cadono giù, ed immanti-
nenti si sviluppano una miriade di piccoli bulbettini, i quali attaccati alla pianta principiano a ve-
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