iioiniiKilu dijuiuvii-o (iiiiiKiiicmiidc. È questa la prima iscrizioim che ei parli dei gladiatori sostituiti ,
cioè di ([uci gladiatori clic sostituivano quelli clic erano csciitiili d;il combnltcre.
Una c|iiitita a Tib, Claudio Vero c trascriviamo più giù il grallito relativo,
Ritornando alla priii.a iscrizione riportala clic aiinunziaVa imo spettacolo, vediamo die Aulo Suctlio
Certo per avere conseguilo l'edilità in l>oni))ci annunziava por l'nlliiiio giorno di Maggio con questa
iscrizione, un comballiitciito di gladiatori o ima caccia, ossia combattimento di licre. E siccome gli
anfiteatri ove si davano questi s|iellatoli erano scoverti, cosi avevaim in uso gli antichi di coprirli con
leinio: Velnnit (,luven. IV, 22), onde difèndere gli spettatori dalle intemperie delle stagioni : c |icrò
in «jiiesli mallilèsti di spcllacoli si anmiiizia ancora la copertura di tende clic il caldo dell' ultimo
giorno di Maggio rendeva desiderabile.
Spars'ioiics erano aspersioni profumale clic a spese di coloro che davano lo spettacolo stimolavano lo
del popolo, lalliiialezza (ulta romima die ti Il sappiamo apprezzare al suo giusto valore. Pare pci
die il )io]t(ilo ci tenesse n.ollo, c dio le sparsioiies fossero ima gradevole aggiunta a c(uesti spettacoli.
Tali |irofnmi erano soii ministrali per mezzo di tubi iiaseosli in alcune iigiirc ¿Me sliivit {iroiv ililii'o
filli iiliis Ihu/rutiUOus liipmribiis, Marlial 2C , et de spect. 3) , secondo altri queste sparsioiii di odori
si facevano nei teatri cd aiitifealri col iiiisdiiarc io sostanze odorose con deiracijiia bollente, la quale
collocala in mezzo all’ arcua faceva col suo vapore salire i |irofuiiii e così diiroiidcvali per tutto
l’ aiifitcalro (Seneca Lib. II. Quacsl. iial. c. s.). E pddic non sempre le condizioni del tempo
pcriiiettcvaiio di riparare il pubblico coi vela, o di alienarlo con le .«yiiirsioiies, così si aggiungeva agli
avvisi la frase: ipiii ilies piitkiiliir (in qiianh i fiorai lu penwlhrniiiw), onde nel programma rii Tib.
Glandio Vero :
)[ii)H Pompek Veii(<iHo) (iillile)lae Sparsiuiws qua dies piilienhir eriiiil.
Pompei l’i siirà aieciii, Nel lui ijionio (manca) di ìliirz lolle nllcliclie e profumi .
ipunii lo pei-melleraiiiio.
qunnio
alhklAE ■ SPARSIONES
QVA • DIES • PATIENTVR
ERVNT
Profumi ¡11 quiiiìlo i giorni lo permelleraniiu.
E ili queste iscrizioni die seguono c clic sono imporlaiilissinic [ler diiarire quiiiilo sinora si ò
detto di Poiii|)oi , si rileva aiidie un altro costume dei Pompejani , c dei Romani i[uiiidi , di dare
spettacoli in occasione del compiiiienlo di luomimenli o di ediizi , o di dediche di are votive. l.a
dedicazione di un cdiiì/.io o di un monuniciilo consisteva nell’ aprirlo c nel iiiosliarlo solennemente al
po|()lo, gnitificandolo in quella occasione con donativi o spettacoli, c su era stato mi priv.alo a costruire
r edilieio, egli stesso per lo |iiii dava lo spettacolo e faceva la dedicazione ; se invece 1’ edìfizio era
stalo costruito a spese del po[iolo, questo proponeva alla dediriilio un [lersonaggio autorevole , che a
sue spese poi forniva donativi c s|icllacdi.
Cosi sembra die sia avvenuto per la dcdicaziune delle Terme, almeno da (juaiito a)i|iare nella
scguciito iscrizione ;
DEUICATIONE
//icrimniv.M • .WNEms • c.n • alc.ri • nkìidi • mai
VENATIO • AIULETAE • SPARSIONES • VELA ■ EIlVNr
MAIO • PIUNCIl’l COLOiNIAE • FEUCITEU. . .
Per lu dedica delle Terme (? J fiiranuo parie dello spellacolo i l'dadialori dl Giwo Alleo Nigidio Maio...
eocciii di fiere, giuochi allelici , spargimeiilo di profumi, e laide. Evvira Maio, principe della colonia.
Nell' 0 di dedicazione è scritta la ].aiola greca (con caratlcii Ialini) polg , die seconrio alcuni
potrebbe essere aggiunto al felicilcr Ialino , cioè, a diro : miillum fclkiler accrescendo in tal modo
)’ intei.siUi c l’espressione dciraugiirie in ringraziaiiicnlo dello spellacolo din Egli ollriva ai popolo.
Ovvero meglio vi si potrebbe ravvisare il |)iineipio del noii.e dello scripUir, che diiamavasi Pulgbiiis.
E di I 1 spettacolo dato dallo stesso Gnco Alleio Nigidio Majo, ]iaria la isciizioiio seguente:
PRO SAL\’TE
• - CAESAiiis • AVr.v • . LiÒEroavvQve
• • DEDICATIOXEM • AIIAE • fuiU.? gtadiul.
■ CAESAHIS • AVUVSIT • PVUN • POMPEIS ■ Í
• NON • iVL • VENAÏ10
Pro sulule (Imperiiloris) Ciw.saris .'lugusii Liberoriiiiique (cius , cl uh) (/e(/icnííoiiem unie fumilia
gliidiiiloriu Gnei Nigiili Mai paiiiifnis) (,'ra'snn'i Aii;/»,?ti , Piignahil Pompeis .due ulìa diliilioiie , I l l l
Nona.s Jidias, Veuiilin, Vela enoii.
Per la ,’iahile di Cesare Aiiguslu Imperolore e. dei suoi ¡¡gii, e per la dedica dell'imi la famiglia
gladialuria di Gneo Alleo Nigidio Majo Flamine di Cesare Augusto, pugnerà in Pompei, senza alcuna
diluzione il due di Luglio: vi sarà Caccia c tende.
Giediaiiio imitile insistere per diir.osliarc ai nostri lettori T iiiqiorlaiiza di i|iicsle iscrizioni
aiimiiizianli spcllacoli, per la cenfcrma che esse haiiiio |iorlalo a lutto (¡iidlu die dai classici e dai
mominienti di altre città conosciamo circa le abitudini degli antichi, e i loro costumi in tali spettacoli.
Spesse volle i Pompejani per dilèndere dai guasti dei volgo qualclic pittura esposta nella |iublilica
strada, vi scrivevano accanto miiiaccc dell’ ira degli Dei. Cosi nelle vicinanze del Tcnqiio di Ciiovc hi
riiivoiiiilo su di ini pilastro un dipinto In cui si vede, iiidietru, ima cop|iia di gladiatori diesi pre|iar;mo
al conihallimeuto, c sul piimo piano la coppia stessa dei gladiatori alla (ine del combattimciilo. Uno
di essi cade oppresso sotto dell’ altro, die gli è sopra in terribile gesto di radrlo]i|iiare coljii a colpi
con una spada falcata , che stringe colla destra. Sopra il quadro è la seguente iscrizione , l'atta in
modo che le lollcrc piccolo sovrastano alle due iìgurinc clic sono indietro, le grandi alle due figure
comhallciili sul primo piano del ipiadro :
TETaAiTLS • PRVDES • PRVDES • L • Xll.V • TETRAITES • U . X •
Sono nomi di gladiatori.
Sotto il (jiiadro sta scritto
i 6 associato il miincro dello vittorie.
1 più piccole lettere di]iinlc bianche sopra i
AIIIAT • VENERE • BOMl'EllANA • (sic) IRATAM • QVI • IlOG • lAESAERIT.
Abbia Venere Pompejnua sdegnala, chi questo guasterà.
Pure dunque clic Teiralles e Priides in lettere piccole sliani li ad indicare i nomi dei due
gladiatori nel preparativo del coiiihallimcnto ri(ietule poi in lettere più gnuidi con l’ indicazione della
vittoria per Prudente, e della sconlitia per Tctraite. Questo dipinto è da ritenersi clic sia stato l'atto
per oriliiic ili Prudcutc onde perpeliare ctui esso la memoria dell’ avveiiiinento in cui ri]iorlò la sua
decima ottava vittoria so]ira Tctraite . caduto ferito o mortu nei decimo suo conihatlinicnto ; c per
preservare ipiesto monuinciilo, indicante il glorioso termine del suo IriholaUi mestiere, dalle deturpazioni
del volgo , vi scrisse sotto quella minaccia dello sdegno di Vcnci e l ’ouipcjaiia a chiumpie 1’ avesse
guastala.
E veniamo ora ad un genere ili iscrizioni di gran lunga ]iiù impoilanli delie precedenti , cioè
ai progianimi; sull’ interpretazione dei quali mollo si è discusso c disputato , c sui quali mm lutti
ancora si son messi di accordo. Oltre che sulle mura dei ]mliblici editizii, dei templi, delle terme ,
tali programmi, si trovano in numero considerevole s|iarsi su tulle le mura delle case di l’onqiei. Per
lo più essi concbiudoiio , con sigle del cui esame ci occuperemo più dill'usamcnie in seguilo (1 ) ; e
dalla ciToiica inlerpretazionc di queste sigle venne 1’ errore (V iiilcrprelazionc del scuso o del carattere
di tali programmi, che furono dap()rim.a creduti l’espressione di basse adulazioni , senza altro scopo
espros.se, clic di procurarsi il favore, la grazia dei possenti, dei magistrati , di ludi quei ¡inrsonaggi
insomma che per censo o per nobiltà , o |icr pulibliclic cariclte si sollevassero al disopra degli altri
citlailiiii. Non v’ lia alcun iliibbio clic col dominio ilei Romani i Poiiqiejani nc avessero pictiamcnlc
accolli i cosluuii c quindi fossero tra loro legali da vincoli dl padroni e clierili. Si credette adunrpic
clic accanto alle porle delle case il cliente scrivesse il nomo del suo |iatrono cmi la fcrmola : ehicde
che lo fiicorisca , prega , ecc. Si rilciuic anche che ogni vcndilorc scrivesse vicino alla sua bottega
questa stessa pi’egbiera col nome dell’ Edile o di alfiu Magisirato, il cui favore gli giovasse inqdorare,
E i nomi di questi patroni erano niagniilciili di speciosi titoli: mugnilico, degno della rc/iiiI/Wica, probo,
buono, I
Queste così dette adulazioni, por ludo dilTuse
erano T espressione dei sentimeiili o di un solo
a intcrprclazioiic delie sigle o iloilc abbreviazioni
alle caso si dessero i nomi di coloro il cui nomo
lobi osservarono che i liioglii dove tali iscrizioni
individuo o di tutta ima corporazione. Dalla eri’Oiu
di tali programmi nacque un altro errore; che cm
Irovavasi scritto sulle esterne pareli di essi. Però >
vennero ritrovate non potessero tutti apiiarleiicrc
poiché ne osserva giudiziosamente il Bechi, se Cuspio Pansa , il
igisljato clic veniva ossequiato con quei giallili.
iCII1|llO >
PANSAM-AED.OVF
ET-POPIWVM
C.CALVKNTIVM.II-Vin
.SlTTlVM .MAONVM • OVF