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a C.oiij in allo <li «iai'c ia caccia a iluc tigri, c nel basaiiiciito sul campo rosso si osservano: un Genio
a die |ioi'ta sulle spalle ima clava allo un. 13; una doima panneggiala, die tiene con la sinistra un disco,
a ddla stessa altezza deU'altro; uu uomo assiso tutto nudo di eguale altezza dcH’altro, c sono queste
( ligure di mediocre maniero. Unilu ad alcuni solternmei............ si è scoperto mi gabinetto dipinto aU'iiia
Ionio in cam])0 biimcu con varj leggci'issimi ornali, e l'ra questi vi è espressa una donna panneggiala
a assisa scpra dei sassi, cbc (ione uu lungo tirso; c iielLi sommità di mio stelo, che termina a guisa
1 di un vaso, ima duiiiia dalla cintola iu su, clic porla in ciascuna mano uu liore.
fl 7 aprile — Ici'i circa le ore 20 la Maestà del He fu ad osservare lo scavo di Ponqici, unila-
« mente alla Itegina c l’impei-alore Giuseppe I I ............ Le MM. L L . passarono. . . . in un'abitazione,
I dove ammirarono ancora intatte le volte, le scale, griutonaelii. lu queslo sito trovarono die si la-
« \ orava in i stanze............. con piacere osservarono scavare, c dopo breve tempo cominciò a scali
varsi un vaso di lirenzo, c così da ima cosa aH’altra si disotlcrrò in due stanze tutto quello, clic
« per ntalcric successivamente qui appresso si nota,................ inieiilo. N. 12 ¡Hizzefli di nna sollilissinia
» lastra, nella quale erano espresse alcune piccole ligure a bassissimo rilievo. Bruiizo. Un catino. Un
9 vaso a guisa di ini segmento di sfera, die nella parte piana ba una bocca, la quale viene abbrac-
« ciato da'un mimico. Un allro vaso. Un vaso da misura con il manico ornato di qualche fronda. Uua
a Ibmia por paste. Nove monete di modulo mezzano, delle quali [loco o niente si distingueva. Cinque
0 pezzi di cardini. Un billico. Una serratura. Una piasiraiclla di» altra serraliira. Uu cbiavistello. Giuli
que pezzi di ffuaniizione di porte. Una piccola base di stalucita. Due libale. Due bottoni con al-
« laecaglio. Due pomctti, uno per baileo, cd altri iiiinuti pezzi. Ferro. Una chiave mancante della
« ii;a]ipa. Piombo. Un pezzo di ccndollo. Un pezzo di piastra. Vetro. Un vaso un jioco rotto nel lali-
« bro. Due boltuni. N. I l grani come di corona. Osso. Cinque pezzi di llauto. Un dado. Un pezzo
« d’avorio con uu arabesco. Creili. Tre idrie. Uu ogliaru. Un coiigio. Un boccale. Due vasetti. Una
» olla senza manico. Tre covcrclii. Due piatti. Una lucerna con qualclic ornalo, molto rotta. Una testa
« di (ìiovc rotta iu vario [larli. Un pezzetto informe di cristallo eletto acqua agghiacciata. Un pezzo di
« pietra di Caserta. Un pezzetto di talco. E li seguenti pezzi d’ intonaco si erano trovati nella stessa
« stanza poco prima. Una mezza figura virilo che l'cggc un vaso, a chiaro-scuro bianco sopra campo
K nero, rollo in quattro. Una donna sedente vestila di giallo, c nel campo sopiva una tavola un libro, rotto
« in cinque. Una donna graziosamente atteggiata ed assisa sojira de’ sassi, rotto in vai-ie parli. Un giovane
II l’riapo , che tiene con la destra un tirso in campo bianco, diviso in tre parli. Una donna che porta un
0 disco con la sinistra, vagamente colurita, in campo rosso. Donna clic regge in testa un oi'iiato, in campo
8 rosso, diviso in due parti. Due piccoli pezzi con teste di donne Nelle altre due stanze non si trovò
a clic uno sclielelro, e due monete delle già descritte. Do|io i Sovrani passarono ad osservare alcune stanze
0 sottoposte, dove ancora si conserva uno scheletro intatto Nelle stanze scoperte della masseria d’Iraee,
a oltre alle pitture già descritte nel rapporto de’ i eon ontc, si scoprirono anche le seguenti : Una espri-
« molile ima donna panneggiata , che con la destra porta ipialclio cosa che non si distingue, e con la si-
8 nistra una clava, in campo nero, alta pai. 2 ed on. 0. Altra esprimente una donna clic suona una l elcra
0 alla |ial. 2 ed on. 2 in campo nei'O. Altra donna clic resta appoggiata ad una colonna, aita pai. 2 cdon. 9.
« K lìnaliiiento un uomo nudo senza parlicolai'c distintivo iu campo rosso, alto pai. 2.
« ii) luglio - Si è continuato a levare della tcri-a da so[ira le volte di alcune stanze nella masseria di
« Irace, che ii.iiiacciavano rovina, e si è trovalo in (ale silo. Bronzo. Due statucltc, una di Giove assiso.
Il clic tiene con la sinisira un’ asta c con la destra il fulmine, avanli gli rosta un’aquila : è alta questa sla-
0 turila, di mediocre maniera, assieme con la basetta on. 5^ >. Altra di Arpocrale alalo, clic tiene l’indice
0 della deslra approssimato alla bocca, e con la sinisira un cornucopia, appoggiandosi con lo stesso braccio
« sinistro ad mi IkisIoiic formalo a guisa di una forcina; la testa è coronata di fronda, c nella sommità
8 è un fiore; questa statuetta è alfa <n. 4, c la sua basella che gli resta disumla è alla on. 1. Creta.
8 Una patera con ansa die termina in lesta di ariete, nel fondo vi è un trofeo composto di varie ur-
II mi; questa patera c rotta in molli pezzi, c Corse ne manca qualcuno. Un vaso alto ‘/¿ pai. a guisa
« di un boccale con ia bocca, a Ire pizzi, c con uu solo manico; nelf intorno della pancia vi sono
8 varie ligure die esprimono lórsc ima caccia, ma di cattivissima maniera. Questi due vasi sono inve-
« Iriali, bcndic mollo sottilmente.
Il 22 luglio — Nei iirimi giorni di questa settimana si è lavoralo a levare qualche residuo di
0 terra sopi-a le volle, di cui si è l'atto parola nel passalo rapporto, uve si sono trovati fra la tci'ra i
0 seguenti pezzi d’inlonadii dipinli. 1. Di pai. 2 ¡ler 2 '/, uua mozza figura di uomo con [vnimo alla
« cintola, che regge con la mano uua Uivola, sopra la qnalc resta un canestro con dentro come delle
11 uova, cd è in campo bianco con de’ riquadri a varj campi da un lalo , od è rollo in varie parti.
« 2. di |ial. I y, in quadro , dove resta so|ira quasi ad un fiore una donna alata con vestimento
« bianco, die porta con la dcsli-a un disco, od è in campo giallo rollo conio l’altro. 3. Di pai, 2 in
11 quadro, con porzione di un quadro storialo cou più ligure, che sono una donna licn panneggiata, co-
0 ricala sopra un lotto, tenendo con la destra una lazza; due uomini con qiialclie piccola panneggia-
« tura, uno dei quali Im una cinta bianca alla l'ronle , liciio ima lunga asta in mano , e per iiidieli’u
« gli sono due donne, delie quali appena si vedono le leste. Forma il campo di questo quadro im
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n gran panno, dio lascia vedere in ioiilaiiaiiza un ardiitcttura con una statua di Apollo; questo qiia-
u dro c rotto in più pezzi, dei quali nc mancano molli per esser tutto intiero, ma della por/iuiic die ne
«resta si conosce esser di buona maniera. Alcuni altri ¡lozzi d’iiiloinu'ii, die sono porzioni di jiacsini... ».
Ora, aspettando clic gli scavi, i quali coiilimiaiio a praticarsi nella menzioiiala Isola 2‘ Ucg. Vili,
|iropoilcndo però verso occidente, cioè dietro alle così delle Unric, rinicllano a luce gli altri criifizi, iii-
leiTonipcreiuo la descrizione di quest’ Isola per dar ragguaglio di una importante scovcrto fatta fuori il
recinto urbano.
Nel settembre dd 1880 la solerte Direzione degli scavi onliiiù il distorro di ima parte del fondo
della Signora Angela Gciilicri vedova Pacifico, situalo a sud-est di Pompei , |ioco discoslo dal-
f aniìlealro, dove, facendosi il cavo di un pozzo, s’ erano incontrali, quasi a (ior di teira, alcuni avanzi
di antiche costruzioni, E il saggio ili scavo l'u coronalo dalla scoverla di mia via publiea , lianclicg-
giala da moiiumcnti sepolcrali. Un’ altra siraila ilei sepolcri adunque, alla quale non potrà mancare la
stessa rinomanza che lia quella notissima t'uiiri porta Ercolancse. Nè la scoverla di nuove tombe i-ecliej-à
maraviglia, quando si pensi che la strada deve ricongiungersi ad mia delle porle della città , e clic ,
giusta il costume antico, la eia publiea, fuori appena la |ioi(a, eiii costeggiala per un certo tratto ila
iiioniimciiti sepolcrali. Secondo il nostro modo di sentirò, sarebbe queslo un ingresso assai lugubre per
una città ; ma non avea lo sle.sso triste significalo per gli antichi, sopraltullu |iei Uomani, le cui tombe,
in luogo di un orribile cadavere, non racchiudevano dio un pugno di ceneri, idea astratta delia morte.
L ’arte abbelliva con le immagini della vita queste iloinns iielenme , clic esposte allo sguardo lueniore
dei )iassanli c ailietalc dal sole sembrano rannodarsi ancora alla vila, c non ispirano alcuna repupnaiiza,
nessuno di quei terrori làntaslici, che l'aimo provare alle anime sensibili le nostre lugubri sepolture nelle
fredde navate di una cattedrale gotica.
Benché il saggio di scavo nel fondo Pacifico sia sialo iiilcrroKo nel suo inizio, |iure crediamo di
non ditl'crirc iiltcriomicntc la notizia di una scoverta cosi impotlantc , intorno alla quale si trova già
pubblicalo un accurato studio del ¡Sogliono nelle ilcgH scavi ili anlicbHà romimicalc alla fi. .Iccndciiii
« dei Lincei 1880 p. 334 sgg. c 1887 p. 33 ¡^g. c p, 452 ^g. , cui rimandiamo il lotloi’C
per ijiiaiilo sia if interesse strettamente scientilieo.
II tratto di strada siiiora rimosso a luce dista alquanto dalla porta, cui deve ricongiungersi ; largo
m. 4,50, è configurato a scliiciia, e presenta nella superficie sdicggioni vulcanici , confitti senza continuità
nel masso di tciTU balliila , in cui si possono tutlora riconoscere tracce di carreggiate . Invece
elle dai soliti marciapiedi, esso c fiancheggialo da due raiiqie di terra ben rassodata, .sulle quali sono
piantali i sepolcri ; la rampa settentrionale, di sotlo al primo sepolcro a coniare da ovest, si eleva dal
livello stradalo per m. 1,15, c poi va seiisibibiiciitc degradando verso est, menire la mcridiimalc, di
sotto ai due monuinciiti sinora (ornali a luce, si eleva per ni. 1,49.
Che (jucslo sia un tratto delia ain piibìka, la quale passando per l'ompci univa Nocera a Na)ioli
(cl'r. C. /. L . X. p. 58 n. I I c p. 124), si rileva cbiaramcnte, oltre clic dalla sua direzione, dalla
lestinn.iiiaiiza delle epigrafi , dipinte sui moiiumcnti clic la fiinicbcggiano. Nclf interno della cella del
secondo sepolcro sulla rampa mci'idioiialc, a coniare da ovest, si legge mi progranima in Icllcrc rosse,
relativo ad uno spellacolo, clic lu famiglia gladiatoria di un flamine auguslale avrebbe dato nella vicina
Ntieeria, probabibiiciite nel l'i.ro, in onore del nume di Augusto (ìininìni Aiiijusii). A quella guisa
cbc sui muri delle città iiioderno si leggono non di raro avvisi di feste e spettacoli, clic avraii luogo
in qualche città vicina, cosi non deve recar maraviglia che alle porle ili l ’ompei si leggesse raiiniinzio
di lino spellacolo gladiatorio, che si sarebbe dato nella vicina Nocera. E clic gli abitanti delle due
città partecipassero ai pubblici svaghi dell’una o dell’ altra è conformato dal fatto della famosa rissa
Ira Dompcjani c Nucerini, avvenuta nel!'anfiteatro di Puiiipci, iu occasiono di uno spettacolo gladiatorio
dato da M. Livineio Hcgiilo. l.a nuova iscrizione è ancbc importante pel cognome di Comlanlia
attribuito a Ancerin, niciitrc ci saremmo aspellali piuttosto quello di Mfalerna (C. I. L . X p. 124).
Inoltre sul quarto sepolcro , a contare da ovest, sulla rampa scttenlriimalo, l'u tracciata col pennello due
volto, cioè sulla fronlo e sul lato orienlale la seguente iscrizione :
LMYNATIVM
GxVESERNTNYiM
NYCEBL4E II-YIR-
QYINQ-Y-B ÓYF
Alla caniiid:itura de! modosiiiio personaggio si rifcrisciiiio tre altre iscrizioni, l’ ima tracciata sulla
fronte del secondo moniniienlo, sempre a coniare da ovest, sulla rampa scllciitrionalo, c le altro due
sul primo scpolci’u della rampa meridionale. Ora sarebbe strano davvero che questi programmi clellorali
propugnassero la candidatura di laicio Mimaziu Ccscmino a duumviro quinqnemialc di Nocera, se la
strada, dove furono seriUt, non dovesse menare a quella città. Finalmenle il tratto di strada rimesso a
luce non può non raimudaisi alia cosi detta porta di Nocera , la cui denomiiiii/.ione, suggerita ai moderni
imieaiiicntc dalla sua situazione, riceve oggi una piena conferma.
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