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NUOVI SCAVI 32
»iil.tiliilc invcco iirescnf. un .Ilo v.occolo a loodo nero, sovnionlato <1. lliIoii. cu g.ez.o. Io queslo all'io
e |iioi«ianicnlc n.li.iigolo soil-ost si Irov.iono ¡1 2 scllciiilire 1887 I sog.icoli oggctli, niicliiusi ni mi.
e.ssell. ili legno iiiiil.l. ilisl'.tlii: /I.oiiio. Un gm|)]io ili islmiiieiili eliii'iii'gici, cioè: mio .¡iceii/iim iilen
lieii conservalo, »Ilo nuli. ‘2‘in; un fiirec(« allo mill. ISO; quallro eoiqiic ili piiBello ilciilcll.lc, cil una
friimn.ciilala utile csiremili'i; olio l'errclli cliirurgki, alenni Icrininanli a gancio o eoo l'estrcmila sniicrioro
loniila, Imig. mass. mill. lOII; on iislnecio cillucirico col rclalivo covcrcliio, lungo noli. 230, e conlencnlc
nn laslo c'hirnrgico lungo mill. lOri, imo siieciilo lungo mill. 180, ed alOi oniqnc Icrrclli ilivcrsi ;
novo alili asiiicci simili" al iircccilcnlc, ili diversa grandciia, c due allri fniiiineiitali; due verglicOo
e Imiglie mill. 320, liiiiciili nil'crinriiienle a gancio con la iinola arrolooilala, od aventi rcslrciiiila
suiioriore ([uiidrangoiarc ed acuniiiiata, la (jualc veniva iiiiincssa nel manico; Ire collclliiii con |amn di
aceiajo, il cui (aclio c ricurvo , c col iiiaiiieo le.miiiianlc a mo’ di cusjiidc , luug, mill. 123 ; oflo
eoltclliiii simili, jirìvi della lama; uno slriime.ilo lungo mill. 220, con gros«. cruna verso l-(istrcuiità
iiircriorc, c con un jioractio nella eslrcniilà sii|ioriorc; una sjiccic d’mibutiiio di Uiriiia cjuasi cilindrica,
eoli lungo eanalcflo, avciile alcuni Ibrcilini verso Icslrcmità inleriorc, dove (i damieggialo, lung. nuli. 180;
(jiiallro iVamnicnli di altri islrinncnli cliiriirgici. Sci cerniere e tre, IhutIiìc (evidciitcmonle aiijiarlomite
alla cassa, in eoi gli oggetti erano rincliinsi). Ina Ihcai cdlamaria cilindrica, con covcrcliio a inolia,
c con tracce d’inclìiostro {nlnimciilinn) nel tondo, alta mill. (il). Altra simile jiiii juccoln, alta mill. id.
I na misura (jiicdi rumano) lunga mill. 293 c divisa da un lalo in sedici, dall'allro in dodici jiarli.
Una bilancia a due cojijic , accanto alla ijualc si rinvennero i relativi jicsi , dei (juali cnit|ue sono di
l'orma (jinulrata, c secnati dei niiincri. greci cijuivalciiti a i , 5, (i, 7 c 10 lianno un poso, clic eonduce
ad mia unità fra gr. 3,30 c 3,00. Gli allri due jiesi sono di ibmia sferica; rimo ha I indicazione,
in argento c il jieso di gr. 53 (nneàie ihuie), c. l'altro un sol jmiilu o globcUo in argento c il jicso
(li gr. 27 (linci«). Finalnicnte mi allro jieso audio di l'orma srcrica , ma di iiiiirii« nero , gr. 8o.
Ferro. Uno scnijiollo, «na lama di coltello, una coj.jiia di forbici. .IreimWn. Una colo. TemiroUa. Una
liiimalla conlenentc ima sostanza, clic non si jiuò determinare senza l'analisi chimica, là dinujuc l’intera
sujijielìctlilc (li im medico, clic noi abbiamo lin (pii descritto; opperò non ci jiaro si jiossa mettere ni
dubbio la jirofcssione dcirabitanlc dcUa casa. Nel medesimo alrio si rinvennero inoltre un capitello, due
Ironcbi di colonne in via di lavorazione o nn jtezzo di «ni« linieiilc a mezza colonna, di In/o. Altri
capitelli, (roncbi di colonne e mezze colonne, con capitelli, addossala a jiarallclcjiijiedi di lulb, si scojinrono
nel vicolo occidcnlalc.
L ’androne è situato fra le due bolteglic ii. 3 e 5, romiinicaiiti con l'atrio; e ajijnè del jiilaslro
divisorio l'ra l’aiiilrone e il vano di coanuiicazione con la bottega n. 5 è jiraticala nel jiavimento uua
bocca di cisterna. Essendo privo di stanze il lato occidentale dell’atrio, troviamo sul lalo orientale l’adito della
scalcila ¡die stanze sujicriori, una cella e un’ala con jiavimeiilo signino, jiarcti a fondo bianco c zoccolo
jiavoiiazzo. In quest’ala, nella jiarclc di fondo e jirojiriaiucnlc nella riciuadralura a dritta si osserva un
ijiiodrcKo (li genere con rajijircscntanza di pesci. Di Ireiilc aifingrosso si apre il fallino, accanto al ijualc
trovasi il triclinio, con ingresso dcH’atrio e con larghissima iincstra sul viridario. Questo triclinio, cbe
coiiiuiiica con un cubicolo , ha jiavimenlo signino c jiarcti intcì-miicntc rosse , nelle cui riquadrature
sono dipinli animali fantastici , menlrc in (juclle dello zoccolo si vedono dei dcKiiii. li labiino , jiurc
.avendo il jiavimonto signino, ha le jiareli decorate a fondo nero con zoccolo juivoiiazzo. Sulla jiarcte
(iccidciifalc, nel mozzo della liqiiadralurii cciilralo c ini dijiiiitu (alt. ni. 0,tìl, larg. 0,50) c
rajiiiresciilaiiza di Achille c Ghiri nc. Il Centauro accosciato sulle zampe jiostcriori insegna il suono della
lira al giovinetto Acliille, che gli sla in piedi dinanzi, coverto di cJamiilc rossa. Alte rupi sono nello
sfondo. Clic medico fosse l’abitante di questa casa, il [ii'of. Sogliano (Nolizie ilei/U Scavi 1888 p. 510),
lo rileva anche, non senza probabilità, dalla presenza di Cbirouc nel licscrillo dipinto, di questo siivio
Centauro, esperto nella medicina, nella musica c nella ginnastica, il quale in un altro dijunto jionijiejaiiu
(IlEi.iiiii, Unmh/. 11. 2Ü2) trovasi associalo allo divinità della salute. Sulla medesima jiarote del lablino,
nella riquadratura laterale n dritta c dipinto, su Ibndo nero, un pezzo di carne bovina; c nella riquadratura
opjiosla delia jiarcto orientale sono dipinti, ancbc su fondo nero, due pani. Le dette ràjuadraturc
sono divise da pilastrini gialli, sormontali da mascliorcUc gialli'. 11 descritto labiino ha nella jiareto
meridionalo inni fiiicslni sul viridario c il vano di comunicazione col viridario medesimo. Quesfo c
preceduto da un ambulacro, lungo il ipiale corre mi largo caiialiculo. Neirambulacro, accanto al v
ili cniiniiiicazioiic (
tutlora riconoscere i
a due pioventi, i
in i (■■ sovrajijiosla i
pili lunga dell.i Y
I l’atrio, trovasi un gran /mica/ di lerracolla. Nell’arca del giardino, dove si possono
i soicbi delle juaiilagioni, è addossalo ai muro orioiiiale, coiiilguralo sujicrioriiicnle
1 triclinio di fabbrica, rivestito d’iiiloiiaco rosso, con la mensa similincnie intonacata,
I lastra di niarino. là a uolai c cbe la jiarte destra di questo triclinio è di ni. 0,4(1
lislra, mentre generalmente .si riscontra il cuiilrario. .Vddo.ìsato al iiiiiro oceidcnfalo
I pfccolo focolare di fabbrica, iirufclto da volticina; c jiuco disco.sto trovasi im'arctia pulviiiata, anche
di fabbrica. In questo giardino tornarono a luce jiareccbie anfore, tagliato nella parte supcriore c conlciieiili
calce 0 altri materiali'di costruzione. Una rinaiitilà ili calcinacci si l iiivnmic accminilata aH’aiigolo sud-est
del viridario. Sul lalo orientalo di esso c situata una rustica stanza, a due ingressi, dei quali quello
rivolto ad occidente ha accanto un sedile di fabbrica addossato al muro; la delta stanza comunica con una
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«pot/icc
• NUOVI SCAVI
!• evideiilomciitc im triclinio con l’ annessa a/iallicca Irirlhni. Sul luto moriilionalc da ultimo
IO il cesso e la cucina, cbc, oltre al focolare c ad un’altra latrina, mostra sul pavimento un
allo solino di l'abbrica, cbe forma una specie di vaschetta, dove si rinvenne della calce.
N. 5 .— È una bottega comunicaiile cou la casa jivcccdentc.
N C — là l’ingresso ad una casa. Nell’androne, che ha jiarcti rustiche, si Uova a sinistra mi
vano di comunicazibnc con la bottega seguente n. 7, e appiè della jwctc destra la bocca di una cisterna
c uu l'raimt.onlo di marmo Ibrleincntc incnslralu nel suolo, da cui sj.orgc per m. 0,09, certamente
adibito Jier tener ferma la trave di jiinilello all’allra, clic sbarrava la j.orla d ingresso. II piccolo
alrio è senza inijiiuvio, e a! jiari dell’ androne non jircscnta decorazione alcuna , conservando le.
jiarcti avanzi d’intonaco luslico. Sul lalo sellcnlrionalc di esso, accosto all’aiidrouo, è mi sedilo di iabbrica
addossato al muro; iicll’aiigolo nord-ovest ima vaschetta di lava latta da mi aulica «icf« di mulino,
c verso l’angolo sud-ovest la bocca di mia .seconda cisterna con /mleal di travcrfiiio. In altro
/mleal di travciliiio si trova ajijiié del muro orientale, c accanto ad esso lu raccolto un covcrcliio di
breccia durissima. Fra i Iruvameiill falli in .picslo atriolo notiamo due lucerne di lerracolla, lima ni
forma di nave, nelle cui sponde sono sedici beccucci, otto jior ciascun lalo; ba due maiiubru ad anello
nella suj.ortìcic, cd 6 leggermente scheggiata a j.appa; l’altra è ad un Innic, ma sul suo orlo poggiano
dall’ima j.arto c dall’altra due lucerne jùii piccole, sicché risulta di tre limn. L androne c lume loggiato
da una stanza, j.robabihueiilc cella /wnarlo, il cui vano d’ingresso fn alquanto ristrctlo con 1 aggiunzione
di un jiiiasliino a sinistra, Ibmiato di filari di nialtoni c di tufo tagliato in un modo simile.
Questo vano era iinmilu di jioila, la cui impronta vedovasi al Iciiijio dello scavo. La stanza lia rozzo
pavimcnlo c pareli ruslicbe : sulla jiarctc ovest c cavata una niccliiella semicircolare (la nicchia de.
Lari), rivestila iiilorname.itc d’intonaco bianco temi.csiato di miicclnettc colorale, che Inrse volcvan dire
fiori. In questa stanza si rinvennero alcune anfore c una ccvla (juaulità di calce contc.i.ita come j.are,
in nn cofano. Nel j.ilaslro divisorio fra l’androne c la della stanza, sull’uilonnco rustico si legge grallito:
i ) nCVNUYS
YIINYS
YITA LISRO. ...
lUà UT NOMlNll
2) QYOIVS [=cuius]
LARORlà
Sul lato mcridicnale ilciralrielo trovasi un’all.a stanza, finestrata, eo.i rozzo jiavimenlo .signino e
Jiarcti rnslicbc, salvo lo zoccolo, uve sono rozzamc.iic dipinti alcuni fiori. 11 muro nord ili essa, dove
è jiraticato l'ingresso, fu costruito a/la bcnerenlfina, come oggi diremmo. \i si truvavoiio due autore e,
un cidi.) ili allibra, sul quale <; .t.r.a..c.c..i.a..la.. ..i.n.. ..l ette re b iaiic bc la ‘seguente cjiigrafe:
SVRR FAR
MF ■ YESIb\SlANO ■ 11 • COS
cioè- .S«rr[eii(i««ml /’Hà[i«m«ii ri««iii|, iiiipleratore] Uespasinuo iioinm coii.-m/e. Ailmiquc la nostra anfora
coiiicncva dcrviiio di Surrci.lo, fallo nel fondo Fabiano c messo iiell'anlbra l’annu 70 iliijio G. C.,
cioè uovo aiiiii prima delia caiaslrofe. Giusta la (cslimoiiianza degli antichi, ii vino sorrentino era a.i-
uuveralu fra i migliori. Oltre a quest’anfora, sonosi scovcrto in Poinjici allic cinque anfore c im grosso
VISO m i la 11 cnziuiio di alcuni cunsoiuli di Yesjiasiaiio : due, conlcncnli il medesimo vino sorrentino,
rifcriatano l'u,::, !I 3." (7i ,1. U. U.) o l'.ill,:: il 4." (72 ,1. U. C.) consolalo ,li V cysi.no ; lo alno
tre col vino del Ycsiivio (Ve.vriinim o Vesimimm vliwin) risalgono al C." consolalo ( io d. t-. G.), c
finalii.cntc il grosso vaso, cbc racchiudeva del vino c.c /'[«mioj Siifi«.«, i«.« , ricorda .! consolato
(7(j d. G. C.) del medesimo imperatore.
Accanto alla descritta stanza sta la i'auce, clic aprendosi di froiilc aH’ingrcsso m
viridario,
Ilio di legno
c nella (jiiale l’uiono raccolti i frammenti, fra eni uno abbastanza considerevole, di mi
dol diam. di m. 0,15, ornato csleniamoiitc di piastrine rotonde di bronzo , disjiostc a ire a ire in
serie verticali ad uììiuiIc distanza fra loro : in tre jiunti (jucsie serie verticali di jnaslriiic sono ibvisc
(1-1 uni doimia serie verticale di jiiccclc borchie di bronzo. In ijucsta lànce, oltre ad una terza bocca
di cislcma garontita da massiccio /mleal di travertino, si trova a sinisira mi vano di comunicazione col
liieliiiio, c a dritta un jiassaggiu, pel quale si entra in iin’apot/icc«, dove sta un iloliiiin di (erracotta.
Nella medesiiiui l'iuKC s’inconlra inoltre, in seguito del menzionato jiassaggìo, mi’allra stanzetta, con ledo
di fabbrica, jirobidnlniciito un iloniiilurio servile: vi si Irovarunn sette anibie, una delle quali coiilcimc vino
Il viridario ora jncccdiKo ila un largo jiortico, sorretto da due pilaslri, da un arco di fabbrica c da
mi lungo arcbitravc. Crintcrcolumij, jier dir così, soiiocliiusi da un murctlo allo jnù del consueto, clic iielal
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