a.muuieu cui soUoscala della gradinala accennala in ullinio. È notevole clic il nniro sedeiitrionale di
uucslc tre località non è che l’anlico muro di cinta, latto di paralleloiii[icdi di tulo ; sicché il muro
esterno, costruito sopra un nasso di scoria vesuviana, venne aggiunto airaiitico muro di cinta, <iiiaiulu
questo l'u occupato c distrutto dai privati. Non bisogna omettere cl.c im tratto del dctln maro esterno
è formato di sei ardii e pilaslri, fondali sulla scoria, di cui seguono il pendio.
l'ia "-li strati superiori delle lene, dio ricovrivano la descritta abila/.ioiie, si rnccoiscro nel gennaio
1885'due bustini galeali in avorio, simili per la grandezza c la Iccirca della scultura , ma di
coiiscrvaziuiic disuguale. Il bustino più guasto, allo mill. 55, ba intatta la guancia deslra e la bocca;
il resto è corroso o mancante. L'altro bustino è allo mill. CO, cd è danneggiato nel lato destro. Tulli
e due raniuesciitano uu volto imberbe, di lineamenti ideali , ccn la celata di forma pialla , riiilor/.ata
sulla fronte da una l'ascella a guisa di visiera, e con le paragiialidi ricongiunto sollo il monto, Questo
nel Imsliiio mcn cciiscrvato sono adorne di una lesta di -Medusa, iieirallro di un'ala di uccello. Nell uno
nel
i fosdla
calotta è decorata di due linee spirali, e l' orla anteriore timsce a punta Ira le sopraccigbi
secondo bustino la calotta 6 iiilci-amcntc liscia, e la parte posteriore si discosta dalla nuca, lai
vedere la biimo zazzera. lYcsecuzionc abbastanza pregevole la desiderare cbc questi due bustini
scro pervemiir in uno stalo migliore. A! presente si ammirano nel Musco Nazionale di Napoli.
N 35 - È una /«bcnin di nessuna importanza.
N 34- l ’inm'osso a quesl'abilazionc c preceduto da vestibolo, allo cui pareli laterali so
dorsali 'duo sedili di l'abbrica, imo por ciascuna parete. Montaiulo uno scalino di travertino , s. entra
in un androne piuttosto spazioso, cbc ai pari del vestibolo è alquanto luclmato verso la via. 11 pavimento
dell'androne è di opus siyniuum, c nel mezzo di esso sono due piccole aperture r.spoudent. nc!
c inaictlo scllcrraiieo, clic portava via le acque sovrabbondanti dell impluvio. L alno e abbastanza spazioso
cd ba nel mezzo un sraiidc impluvio, ora privo dei marmi clic un tempo lo rivestivano , e
circondalo nel marcino da uua bella ./rem di musaico nero e bianco. Il pavimento n c di niusaicu
nero spargo di dadi bianchi c di piccole stelle a musaico bianco: appiè del pilastro orientale dell androne
a sinisira cioè di chi entra ncllalrio, vedonsi a musaico bianco le sigle:
(;
11
i nel margine sctlcntrionalo, o l’ altra i
in oiiroiio alcuna decorazione, essendo
Accanto all'iiiipluvio sono due bocche di cisterna, 1’ ni
nioi-idimiale. Lo pareli doiralrio, c(m;o ipiellc dcll'aiulmnc, i
vestite di rustico intonaco.
L’androne è costeggialo a sinisira dalla cella del servo alnonsc, la (juale ba allo spalle un altra
rustica località, di livello inferiore, contenente un cesso c una bocca di eislerna, c a cui si accedeva
dal vicolo; in seguilo il vano d’ingresso l'u imirato, il pozzo abolito o aperta la comunicazione con la
della cella, dalla quale vi si discendeva per uno scalino di legno. A dritla poi dell’ androne vi è un
vano di comunicazione con una località annessa alla cucina; vano che venne anche muralo dagli antichi stessi.
Sul lato orienlale deU'alrio si trovano tre cubicoli c l’ala, c sull’opposto lalo l’ala corrispondente,
due cubicoli c la porta di accesso alla cucina.
In fondo aH’atrio si ajire il labiino, cbc in mezzo al paviincnlo di musaico bianco aveva un riquadro
di musaico policromo linamente lavorato, c cbc misura ni. 1,13 per lato. I^a parte maggiore è occu-
iiata da un ccrcliio, composto di quadretti c triangoli bianchi e neri che si alternano; intorno ricorro
una fàscia a niemdro, poi una zona rossa, clic tocca la lista anche rossa, da cui è contornato il
quadro. Le luiieUc degli angoli contengono ciascuna un’ anitra a color naiuralc. II descritto lablino c
situato fra due stanze, ornate aiicli’cssc di quadri a musaico, cbc ora si conservano nel Musco di Napoli.
L'uno di in. 1,15 in .¡uadro rappresenta una mensola bianca, su cui è una conca del color dcU’auvi-
calcu, piena di acqua, c sostenuta da Ire piedi che lìiiiscono a zampe leonine: sull’orlo del vaso vedonsi
tre colombe, cbc si dissetano, una cpiarla con le ali ancora aperte sta per posarsi vicino alle compagne,
c due altre se ne slaimo sulla mensola. Ricorre in giro una fascia conlenentc un festone di frutta c di
fiori, intrecciato con lunga tenia c inframczzalo da otto maschere. L ’ altro quadro a musaico, di più
piccole dimensioni (m. 0,87 (1,75), è conservalo meno bene, perche il pavimcnlo, in mezzo del .[naie
slava, era screpolalo cd avvallato: rappresenta di scorcio un Icone, clic abbranca una pantera tra foglie
palustri. Nella stanza a dritta dol lablino è una scalinata di fabbrica.
La cucina, nella quale si entra dal ¡irimo vano sul lalo occidoiilale deU’alrio, oltre il focolare e
la latrina, contiene una rustica cella, cbe un tempo comiiiiicava con l’atrio, c una gradinala con sottoscala,
la .jualc menava airammczzatu, sovrapposto ad un lungo corridojo a vòlta, che, avendo ancbc
uu imrresso n. 32 sulla via, eonduccva al piano sottoposto. Nell’indicala cucina è poi l’uscita secondaria
n. 33J come pure l'adito al connato corridojo. Del .¡uale sussiste in gran parie il rivestimento dello
intonaco; manca però sul principio, entrando dalla via; c su questa parte sfornila d’intonaco, nel lalo
destro, sulla calce fresca, fu grallita in caratteri molto grossi la ¡laroh E l’MIIC. \crso la (ine del
corridojo, sul lato sinistro, si leggo graffito suU’inlonaco nero RliTENTIiWS.
i
I
.
Il piano sottoposto, al .¡uale a discende pel corridojo or descritto, è eostiUiilo di tre cubicoli eoo
amnrezzato, preceduti da un passalo, in feudo al quale si trova una spaziosa stanza, adibita ¡«4»-
bilmciitc per triclìnio. Dal dello passaggio ¡«r una ¡lìccola ram|a si disctsde in un siiro (liauo più
sottoposto ancora, e sottoposto aucLe al livello àoW'aijger, die fnxiteggia la casa precedmle.
La piccola niuqci, nella «jualc a destra trovasi fadito di una cella a vùha, cbe eootcoeva la seguente
epigrafe tracciata col carbone od ora svanita ;
IDIBV8 .APRI VRS A ........
A QVO PIlILcROS CMI.......
mena in una località , che lia sul lalo orienlale uu saloDC a vòlta , iUumÌDato da una finestra
rispondcnle sulfogger; sul lato settentrionale un'altra stanza, già cof>er1a di vòha, e costeggiala da un
angusto recosso, dio contiene un finestrino, destinato ad illuminare il iridinio, p o ^ aUe spalle, e fioabnenle
sul lato occidentale una terza stanza, aocITcssa coperta di vòlta. iNagger era stato mutato in terrazza,
garentila da un para|X-lto foralo, rivestilo d’ intonaco, e del quale si rinvenne un avanzo. Su! lalo
crìcniale di detta terrazza sì vede tuttora jiarie di un alveo destinalo alia collivazkiDe dd lk«i; il podio,
rivestilo d'intonaco, era decoralo di jaesaggi nilotici, abba^nza danneggiati; vi a ossara un eoeecdrillo,
a! quale dà la caccia un pigmeo armato di scudo e di ada; un ibis ed un {figmeo muiiel^ ccm panile,
innauzi a cui sta un ìp[Xi])otamo.
Eslcmamcnlc al muro a^unto di cinta, lueiiziouato più sopra, e in corrDpondenza ddla casa or
descrilUi si raccclsc il 22 luglio 1885 un frammcnfo dì bassorilievo marmoreo con cornice (all. mass.
0,22, lardi, mai». 0,11): avanza la parte su[>criore d'Igèa, panneggiata e paiva del braccio destro. Da
intorno al collo il serpente, il (¡uale mangia in una patera, ebe dìa tiene eoo b sinistra. Tracce di
color rosso.
N. 31. — È una bottega, che non offre alcun interesse.
N. 30. - Quest'abitazione e T altra che segue, n. 29, af^rlenevano al medeàmo ¡Hopridario,
poiché comunicano fra loro: tutte e due erano state tnà frugate in ceni senso, e nelTatrio ddb casa cbe
oro descriviamo, si vedevano, al tempo ddlo scavo, i cunicoli praticati nel toreoo dai rioercatai. Fra
le terre si raccolsero perfino alcuni oggetti moderni, coa;c uua lucerna, una jiipa e una f(Hcbetta! L'androne,
forlcnicnlc inclinato verso la via, c costeggiato a ànisira da un cubìcolo e a dritta dalk cucina
col focoErc c col forno, cui segue E cella pi^wrio, alla (piale si accedeva anebe da un ai^usto fias-
saggio, che mena ad una rustica località sita nelf androne delb casa seguente. Nel mesukoalo culocolo,
sulE parete settentrionale si legge gralìllo:
(i) suirìulonaco giallo
DOMINI! \\ HI
DOMINO V
SIIVEIIO III
DO.MLNO VI Vili
bj suUa fascb verde
DOMNO V \
DOMLNO
SEMBRO
Sulla ¡«rete occidentale j:oi del nicdesi:i-0 cubicolo sono graffile sulTinlonaco rosso alcune parole,
nou sempre intelligibifi, c solo le tre seguenti banno un cJibro significalo: SLN.A/«, S.ALII e SILlGine
(sígala). Italie (¡uali iscrizioni crediamo d possa cavare che il ¡ladrcoe delb casa sia sialo un Severo,
e che quel cubicolo, per essere situato accanto a llf in ^s s j e per h meazione dd donùnus e di alcuni
eommcstibili, sia stato abitalo dal servo.
L’atrio ha nel mezzo un grande imjduvio, spcgiialo dd suoi marni. Lungo il margine setleatri(«ale di
quedo impluvio si vedono, ¡iralicale nel javimento, Ire a¡x'rture circolari, delle qiali le bterali sono bocche di
cisicrua rivestite di marmo, e b centrale, di ¡ùù piccolo diametro, è iì cAiurifw jxa- nettare il canale cbe
portava via le acque sovrabbcndanti. Una terza b cca di cisterna è a capa ddTimpluvio, cioè presso il
suo maigine naeridionalc. Sul lato oceidailalc dclf atrio è il vano di comumcazione c<» b casa n. 29,
¡ircccdulo da due stanzette ccn gl' iugnssi 1' uno di rneontro alT altro ; e sulT (^ s Jo blo d apre una
stanza a gui.«a di aia, cbe fa riscontro al ccnuato vano di coaiunica2Ì(»e. La parete fendo o (xientale
di tale stanza è decorata di due quadretti cou maschere : nelf uno veded a sinisira b sastdaera di Perseo
con la falce (/mrjK-) accanto, a dritta sottesa, come pare, ad un-j scoglio, quclb di Androaioda dalb
C-spressione dolorosa, e in mezzo il mostro. Le m<MÌcdxe maschere d «ìssMTavano in un altro dìjunto ora di-
slrutlo (cfr. Sogli.aso, PUìiirc iimraìi n. 740), ed è as.«ai ¡»robabile che deao stale desunte dalb tragedb di
Euripide, la cui ¡lojxilarità, soprattutto nella bassa IlalE, è un fatto geocralmenle ricooosciulo. II secondo
quadretto contiene altre due maschere, delle quali quelb a dnistra è dieoica, con orecchie ca-
¡iriiic c corona di edera, e T allr;i a dritta è di un vecchio, cc« bìauca barba e eoo berretto bianco.
Al jìari del menzionato vano di coinunicaziouc con la casa segueule, questa stanza è dhiata fra due
cubicoli cou gl'ingressi l'uno di riacontro all'altro, c dà quali qudìa a destra ha sulbparrte orientale