« ol souvoiil IViiiiciiissoiil. los liiiiiles ihi carré oii se coiicciitrc leiir Ibnne régulière; les iettrcs devieiinent
« aitisi dcs caracli-res ci» quclqiie serie iiuuveaiix. Daiis le moiivcmciit rapide de l'ócriture ci
a iiievitabic IransCennalioii sopóre: Ics ligncs coiirbcs se rcdrcsscnl, Ics obli([uns
relèveiil, les
« linvizoiilalcs poiiveiit se rapiuoclicr des vcrticidcs et se conibndre ;
! ollos, IVI élémciil cotislilulir
s d’mie Icitre disparaìira eiilièrciiicnl; lei aulie ebangcra de place, et dcs IraiU dill'érciifs joinis à angle
« .Irnii se prodiiironl par mie scole ligne courbe. Voilà, à mo.i avis, ce qui caraclérise l’écrilure cursivc
« e( cela d’ après la iialiire des cboses, piiisijue les ligncs Ics plus ladies à tracor sont Ics parallèles
« courbes ou droiles et jiuisqu’ oii ne pcut écriro re]iidcment saiis évitor , autaiit fpi’ ii esl possiblo
B d'intcìTompre ou de raJciiler le mouvcmcnl de la main pour cruiser les lignes ou Iciir donuer des
9 diroctions conirairos et divcrgcntcs.
Siccliè il Garrucci fa consistere il carallcre proiirio della scrittura corsiva nel prolungamento dello
ledere fuori del tpiadrata aormalc, in una direzione ubliipia c in una forma scmplilieatii, cioè a dire,
nel risullafo naturale cd imiforir.e dell’ ivzioiio delle dila dio scrivono rapìdaiucnle con lo stile.
Molli dei graffili pompejani sono scritti interamente in carattere lapidario romano, altri sono scritti
¡iileranicntc in earalleri corsivi, altri iniinc sono in lairlc scritti in carattere lapidario normale, in parte
in lettere abbreviate o corsivo. Nondimeno noi possian.o all'crmaic c ritenere eoi Gavrneci questa formula
generale quasi sempre esalta: più le iscrizioni abbondano di lettere corsive c più esse sono recenti. L
iinesla massima è confortala appunto dal senso delle iscrizioni, die molte volte d penncltc di stabilire
ia priorità di alcuni gralliti in rapporto di altri.
Il Masmatm nella sua inonugralia sopra diala ritiene clic la scrittura corsiva sia stata usata m
Pompei nel 70 avanti Cristo; drc« mnmm sepluiiiiesiiHum, uec non Chyonis Imipuribus, c ritiene che
le ìctlcre normali siano divellute corsivo per mezzo dei Irarliis whlilidos ; ma tutte queste non sono
dio ipotesi, poiché è difficile sperare di potere determinare il loinpo in cui venne introdotto 1’ allabeto
corsivo, c solo con probabilità noi possiamo giudicare della età più o meno remota dei varii graffiti,
tanto più clic min abliinmo noiimieno canoni certi di apprezzamcuto nei crilerii orlogralici, poicbè ad
esempio f E i , per I , 1’ Al per AE c 1’ OE per V orano ancora usati nelle scritture a Roma verso la
metà dell’ Vili secolo poicbè in quel pcrioilo di Iraiisizioiic dio il secolo di Augusto rappresenta per
la civiltà di Roma, si avevano questo forme mescolale con altre più recenti, come nelle epoche di transizione
suole accadere. È fuori di dubbio però dio (ino all' Vili Secolo di Roma ai tempi di Siila non ancora
la scrittura corsiva era stala introdotta nell’ uso.
Abbiamo rapidamente traccialo un saggio della paleografia pumpejana, ma a renderlo maggiormente
diiaro ai nostri Icllori gioveranno lo riproduzioni dello varie formo dello lettere pornpcjanc in scrittura
corsiva Ialina die pubblidiianio nella nostra tav. 11.
Da (]uesta tavola risulleramio cbiaranicnlc tulle le varictii di lettere dovute alla scrittura corsiva
secondo lo varie opodie , come |iure la dillbrenza talvolta minima , fra le varie Icllcre , cd esse
pcrmcllcraimo a dii nc avesse vagliezza di confronlare delle forme con quelle delle iscrizioni riportale
nclic tav. V c VI,
Con tale esposizione alfabetica dello lettere corsivo sarebbe resa alu;ciio in gran parte facile anche
ai profani, ccn un poco di pazienza c di conoscenza dell’ idioma latino, ia interpretazione dei vani
graffili, se non no rendessero molto |iiù difficile la intelligenza a coloro, die non ne avessero col tempo
e con lo studio aceuralo acquistata la pratica, le varie modilicazioni e diffieollii che lo studioso trova
lidie irregolarità oilograiiclic, dovute in parte alla imperfezione di tali scritture, perchè l’intonaco
modiricato dal tempo può alterare gii aiiticlii traili c rciiderno. dubbia c oscura la lettura, c in parto
alle numerose abbreviazioni e agli idiotismi popolari dio in gran nimicro si ritrovano nello seritluro
IHinipcjaiic.
Rimandiamo per altro all’ opera del Garrucci coloro che volessero più a fondo conoscere questo
argomento c rendersi esatto conto delle irregoiarilà ortogralidie dei graffiti , quali le sostituziinii, le
omissiotii, le addizioni c trascrizioni di lettere, le omissioni di sillabe ccmpensalc da un segno , le
troncature, le abbreviazioni, i solecismi, c gli idiotismi popolari.
Abbiamo già discusso per quanto l’ indole della nostra opera poteva pcrmellcrci sulle sigle c
abbreviazioni dio si riscontrano in ogni graffilo pompejano e abbiamo cercato con poclii esempli
prosciiliiie ai iio.slri lettori io più eommn die più spesso ricorrono in essi grattiti. A rendere ancora più
facile la dimosirazioiio di quanto finora abbiamo esposto sulle varietà di alfabeti die si riscoiilraiio in
Doiiipei, nelle tav. Ili c IV daremo alcune l'cddissimc riprndiiztoui di iscrizioni in carattere lapidano,
eseguile per lo più col pennello m rosso c in nero, c se ci capitei'à il destro di dovere ricliiamare
l’ attenzione dei nostri lettori su alcuna particol.triU'i paleografica degna di nota, non ci lasceremo
sfuggire l’ occasione di rendere meno incompleto questo breve ma imporlaiilissimo capitolo sulla
paleografia Pompojana.
Il graffito segnato al N, I della tav. I l i do! quale già abbiamo riportalo un l'ac-simile al Voi. l.
(Cus/i ilclla a’ Foiilfim Tav. i) e die riproduciamo -pii per non costriiigcrc i nostri lettori ad andarlo
a ricercare più lontano era disegnalo in caratteri di color rosso fra l’ adito della suddetta Gasa e
quello die segue. Da alcuni si credette che 1’ o di Ilelvio fosse erralo c die duvcsso quindi leggersi
Fino Vesla/e, ma essendosi andie in altri programmi ritrovalo il nomo di ipiesto Elvio, die doveva
avere gran sognilo Ira i Ihitlajoh, dei quali l'ursc slava a capo, tale dubbio non lia ragiono di esistere.
M ■ I10LG0N1V.M
Atoreim, l/o /m ,im n Prkcmn ihmmdr.im Iw c dioimdo Poim-n, 1 maer.u ^
Tulli i Irullaioli con Ehio Vestale cbiedom che sia fallo Pnummro guisdicenlc M. IloUomo I ,s,„.
Di noleiole Ì.i questa iscrizione sono lo due sigle I • D • (furo diruado die accennano ad imo
,logli affidi più importanti del Duumviro, quale era quello il. a.im.m,strare li' g^'sl.z.a;
Sicciimo tale programma fu ritrovalo a poca distanza da ipidli riportali ai N. .. c i bisogii.i i.tcnoie
clic ivi dovessero in gran parte convenire i fmllajoli per osercilarv. il loro commercio, c dio ivi ,pumi,
per mezzo delle iscrizioni, sia tra loro, sia ai pubblico, rendessero nolo le sm.|iat.c della maggioranza
del loro collegio verso il tale o tale altro personaggio.
Riportiamo al N. 2 il programma elettorale del quale abbiamo già jiarlalo a pag. ;.
È bellissima l’ iscrizione riportata al N. 3 ed è notevole in essa il .iir/mis evi clic aiuta a spiegare
milite sigle in cui tale lòrmola è accennala con lo sole nuziali o sollaiilo col D. Essa va letta cosi.
AVLVM VETTIVM 1-'IR.M\’,M
AED • 0 • V • F • DIGN - EST
G:\ri\ASlA CV.M NVMPtllO ROGAT
Aidiniì Vcllimn FWmnin Aedilem Oro Vos Farialis irujiius Est. Capnisia Cum jVi/mp/uo fìonal.
iMiuvsiii (VII Nimpn prega che sin fallo edile Aulo Vcllio Firmo.
Del programma riportalo al N. 4 abbiamo già data la spiegazione a ).ag. 8, sj.cciahiienlc per rpiaiHo
riguardava le j.arole: oplimos co/%ns, clic qui sono scritte per disteso, c die giovarono ad mlemlcrc
ifsenso della siala G. o CO clic per lungo tempo sembrò rcfrallaria ad ogni iiilerprolaziime.
Le due iscriziimi riportale ai N. 5 c 7 furono ritrovale come abbiamo detto nelle v.cmanzo della
iscrizione N. 1, l’ ima di rimpcllo all’ altra.
La prima quantunque incompleta è diiarissima.
Essa dice :
lYLIVM SABINVM
AEDILEM POJIARl liOC.VNT
I friillajoli pregano che sin fallo edile Oiidio Subimi.
Nella seconda, piii completa della precedente, Icggesi :
MARGYM GERRINIV.M
AEDILEM PO.MARI ROGANT
/ fnillaioU jirc^mio che sia fallo edile Marco Cerrinio.
Già più su abbiamo riportalo altri programmi oloflovali die i
Marco Ceninio.
ccomaiidav.aiio l’ elezione di questo
In ambedue queste iscrizioui, dio sono limitalo intorno da una serie di tratti, quasi a fonnarc
l ’ Album di cui innanzi abbiamo parlato, i frullajoìi che pare dovessero vendere i frulli in quel punto,
esprinievauo le loro simpatie per la nomina degli edili.
Nmiicvosissimi sono i programmi elettorali in cui il candidato è raccoiriaiulafo non da un solo
iudividuu , ma da una intera corporazione . c senza dubbio tali programmi dovevano avere grande
iiiiportimza perchè ognuno di essi è ijuasi T indico della popolarità che nelle varie classi ponqiejatic
godeva colui die aspirava a qualdic ufficio piibhlico.
Ma |ior noi essi hanno avuta un’ importanza ancora maggioro perdiè ci hanno permesso di conoscere
se non tutte , almeno una massima parte delle varie industrie o i varii mestieri a cui si dava il
popolo Rompcjaiio.
Quantunque nd capitolo /mlii.s/rie c .Mestieri dei Pompejani (V. Voi. HI) noi ci siamo abbastanza
diliusanicntc occupali dei mestieri c delle iiidiistric esercitale in l'onipd, città eminoiilcmcnlc industriale
c commerciale, )ier la sua posizione c per la sua origine, pure nou lasceremo sfuggire l’occasione die
ci si para dinanzi, di confermare (pianto in esso capitolo è scritto, riportando un certo numero delle
iscrizioni c programmi cictlorali che, corno piti sù abbiamo dello, sono stala la principale, se non unica,
guida a questa importante indagine. Le condizioni tiraiiniclie dello spazio ci vietano di fare questo
lavoro in modo completo cd esauriente , ma basleianno ccrtanicnlc ai nostri lettori i siggi iiriiicipali
da noi vipoilati.