(li sopra, solanwiatc i due, elio precedono il labiino, sono ornali di quadrelli. Nell’ uno a sinisIra sono
le rappresentanze di Maria o Venere, c di Cliirone clic insegna il suono della lira al giovinetto Acliille;
l’ altro a dritta contiene tre dipinti, rapprescntaiili il primo Sileno c una Baccante, il secondo Pane
ilifallico die scovre una Baccanlc dormente, c il terzo Ercole barbato in allo di discorrere con una
giovine donna seduta accanto a lui. Di fronte all’ ingresso si apro un bellissimo tabiino iìnesiralo ,
decorato di due quadri, di cui l’ uno è la riproduzione di una rappresentanza non ancora spiegala ,
riferibile al ciclo di Artemide, e l’ altro contiene una scena, della ((iialc neppur si è data una soddisfacente
spiegazione. 11 dotto labiino è circondalo da un corridojo , che è interrotto a dritta dalla
scaletta del piano superiore , menlrc pel lalo sinistro si perviene in un piccolo vestibolo , sul quale
sporgo la finestra del labiino, e sul cui lato occidentale trovasi m ’ apolheca. Da questo vestibolo per
mezzo di tre scalini di fabbrica si discondc in una specie di androne , cho avea a sinisira una cella
rustica e la cucina, c a dritla un repositorio c due celle frammezzate dalla latrina. Sul limitare del
viridario stava a drilla una vasca di acqua, e in fondo ad esso eravi un sodile di fabbrica e una fauce,
che contenendo l’adito di due celle rustiche menava al po.sticiim u. 17 sul vicolo a mezzodì.
7. Piccola iniimm con gli avanzi della scaletta per l’ammezzalo.
8. Tdòcni« con dictrobottega, in fondo alla quale sono gli adili di due celle rustiche.
U. È un’altra abitazione, il cui androne, proceduto da vestibolo, immette nell’atrio, che ha nel
mezzo l’impluvio rivestilo di musaici. Come in altre case, anche in questa le ali si trovano fra due
stanzette: sul lato orientale l’ ala, abbellita da un dipinto di Venere, è costeggiata a sinisira da un
cubicolo c a dritta da m ’apolheca, mentre l’ altra corrispondente sul lalo opposto è situata fra la gradinata
con sottoscala a destra cd un rozzo cubicolo a sinistra. Dall’ atrio, poiché manca il tabiino, si entra
per due vani di diversa ampiezza nel viridario. Questo, addossalo alla parete occidentale, è circondalo
per tre lati da portico sorretto da colonne di opera laterizia, rivestite d’intonaco giallo, su cui sono
dipinti dei festoni di frondi, fra lo quali svolazzano alcuni uccelletti. Sulla parete occidentale è rimasta
parte di un paesaggio a grandi proporzioni ; vi si vede una tigre, che sla divorando un caprio , un
orso che cammina verso un cervo, ed un altro caprio che beve al fonte. Sul muro esterno di un
piccolo oecus /•encslralus, die lia l’ ingresso sotlo al porlico scUcntrionalc, ma rivolto ad orienlc , si
vedono ai bili ddla finestra una tigre e due conigli, e al di sopra della finestra un paesaggio , nel
quale è dipinto un cinghiale assalilo da tre cani. L ’ oecus ¡eneslralus è poi decoralo di paesaggi , che
ricordavano la valle del Nilo agli Alessandrini dimoranti in Pompei; vi si osservano figure di pigmei
c di animali nilotici. Sollo al portico orientale irovansi il triclinio e la cucina con latrina, larario e
cella rustica; o nell’ambulacro meridionale sono un oeciw c una spaziosa exedra.
10. Vcéerna con dictrobottega.
11. Quest’ abitazione é notevole per la simmetria delle sue parti, e per la freschezza e vivacità
della sua decorazione. Per 1' androne, con soglia di travertino e decorato d’ intonaco rosso, si entra
nell’alrio, che ha nel mozzo l’impluvio rivcsiilo di marmo bianco, a capo del quale, oltre alla cisterna,
sla una mensa di marmo coloralo e un vaso di piombo ben conservalo. NeH’impiuvio poi è una vasclielU
di marmo bianco restaurala. A dritta dell’androne è la cella del servo atrieiisc, e sul lalo occiilealalc
dell’atrio si trova un’ala fra due cubicoli. L ’ala, sulle cui pareti si ravvisano tracce d’incendio, mostra
una decorazione freschissima; vi si vedono i solili riquadri rossi c gialli, con zoccolo aero al di sotto,
e con fregio architettonico al di sopra. In mezzo a ciascun riquadro si osservano, oltre a qualche
Amorino, dei piccoli medaglióni contcnenii graziosi busti. 11 cubicolo seguente è decorato di tre quadretti,
(li cui il primo rappresenta un giovine Satiro, che in atteggiamento di ammirazione scopre una Baccante
addormenlala; nel secondo si vedo Adone seduto, con un .Vmore accanto, c il terzo finalmeiilc ritrae
Ganimede addormentalo , e 1’ aquila che dal ramo di un albero è in alto di spiccare il volo verso il
l’ altra ala lianchoggiala a sinistra
l'appresentanli 1’ uno Bacco col
dormente cacciatore. Sul lalo orientale poi del medesimo alrio (
da un cubicolo e a dritta da! triclinio, ornalo di tre piccoli dipini
tirso, l’ altro un Amorino, che insegne mia capra , c il terzo i
contro uu coniglio.
altro Amorino, che aizza un cane
In fondo all’ atrio si apre il tabiino, che ha a drilla un oecus feneslratus c a sinistra la fauce, che
mena al viridario. 11 tabiino offre, in mezzo ai riquadri rossi c celesti delle pareli, talune figuro isolale
di guerrieri in piedi, poggianti sopra piccole basi gialle, armali di elmo, scudo, lancia, e talora anche
di parazonio. L ’occus ha una finestra sporgerne sul viridario, cd è decoralo delle immagini delle Muse,
cioè cominciando dalla parete orientale, Clio che legge in un volume spiegato fra le mani; Talia con
maschera comica c pedo; Urania con globo c stilo; Euterpe con due lunghe tibie; Melpomene con
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maschera tragica c clava; Erato in atto di .suonar la lira-, Tersicore cho suona la cetra; c finalmente
Polimnia ravvolta nel mantello. Nel vano della finestra si rinveiins uno scheletro umano bruciato, cho
avea al dito un anello d’ oro. Il viridario è circondato per duo lati da lettoja , sostenuta da quattro
colonne congiunte fra loro mediante un pluteo di fabbrica. In mozzo all’arca del giardino è il triclinio
estivo coi letti di fabbrica c la mensa circolare. Sulla parete del fondo o meridionale è ritraila a grandi
proporzioni una caccia: un cacciatore a cavallo, seguilo da allro a piedi, si avventa contro un loro,
mentre due altri con le lance cercano di ferire un cinghiale, contro il quale sono sguinzagliali due
cani. Sotto al porlico seltentrionale, sull’ anta posta fra il lablinu c la fauce loggevasi graffila sopra
rosso intonaco una iscrizione erotica in versi trimetri, che ova conservasi nel Musco di Napoli. Sul lato
orientale de! viridario è l’ ingresso alla cucina con due celle e il posiicum n. 13 sul vicolo orientale;
e di sollo al porlico óccideiUalo si trovano la scalinata al piano superiore, due cubicoli e uii’apoi/tec«. Nel
secondo cubicolo è graffilo sull’ intonaco giallo della parete sellcntrionale ; uìdbto usi uEiiow.m, cioè
ricorfiali di me.
12. Ampia tnberna con latrina in fondo.
13. Uscita secondaria della casa n. 11.
14. 15. Quest’ abitazione avea un altro ingresso dal vano ii. 16, che appartenne in origine ad
altra casella divisa dapprima e posloriormentc annessa. Pel solilo androne mollo inclinalo verso la
via si enlra in un alrio luscanico abbastanza spazioso , colf impluvio nel mezzo , che fu lasciato
incompleto, essendo la casa per rinnovarsi. Fiancheggiano l’androne due cubicoli, decorati ciascuno di
tre quadrelli di cattiva esecuzione; quello a dritta contieno le rappresentanze di Ero c Leandro, e di
Venere pescatrice ripetuta due volle, e neU’allro a sinisira si osservano i dipinli di Europa rapita dal
loro, di Bacco c Libera c di Ercole o Omfale. Sul lato scUeiitrioiialc dell’atrio trovansi un’ala e un’ampia
stanza, cho forse sarà stala un triclinio o e.vedra. Dell’ala una parte fu adibita per apolheca; il che si
rileva dal fallo che una mela della stanza è decorala d’intonaco rosso, mentre nell’altra metà rivestita
d’intonaco grezzo furono praticali nelle pareti i fori per le scansie. Inoltre si vede nei muri laterali
l’incastratura per la divisione in legno. L ’ ala quindi propriamente detta, cioè le parte anteriore della
stanza, è adorna di duo dipinli rappresentanti l'uno Teseo che ha ucciso il Minotauro, c l’altro Ifigenia
in Tauridc. Quest’ala comunica a dritta con un cubicolo. Il triclinio o exedra conlciieva anche tre quadri,
che ora conservansi nel Musco di Napoli; l’uno rapprcseiila il mito di Piramo c Tisbe, quale appunto
ce lo narra Ovidio, il secondo Bacco e Ermafrodito e il terzo esibisce un soggetto, che non ha avuto
ancora una soddisfacente spiegazione. Oltre a (luosti dipinti, negli allri riquadri delle pareli sono rllrallc
le Muse, cioè cominciando dal muro a sinistra dell’ ingresso, Musa seduta, ma quasi completamente
svanita; Tersicore con la cetra; Urania col globo; Melpomene munita di nebride annodala al collo ,
c con la clava nella sinisira c la maschera tragica nella dritta; Eralo con la lira; Euterpe che suona
la doppia tibia; di nuovo Melpomene, clic ha nella deslra uno siilo c nella sinisira un volume spiegato,
in cui era scritto in lettere nere:
Talia con la maschera comica; .Mus.a svanita; c finalmente Apollo laureato con la cetra. Sul lalo
meridionale dell’atrio, dirimpetto all’ ala già descrilla, vi é una rustica locahià, clic può considerarsi
come l’ ala corrispondente; dove a sinisira sla una rozza colla con uscita nel vico orientale n. 15,
cd in fondo la porla di comunicazione con l’ altra casetta, che, come si è dello, fu posleriormeiUe
annessa all’abitazione che descriviamo. Di froiUe all'iugresso non si trova il solilo labiino, ma in sua
vece una larga apertura, per cui si enlra in uno spazioso peristìlio. Il portico cingo per due lati il viridario,
cioè ad oriento e a mezzogiorno. 11 lato orienlale era sostenuto da quattro colonne rivestito d’intonaco
bianco, con capitelli fantastici, mentre quello meridionale era akiuaulo più basso, essendo le sei colonne
che lo sorreggevano di altezza minore delle altre quattro. Anche (lucslo colonne del porlico mcridionaie
aveano il capitello fantastico, o su di esse vedesi ancora una parte dell’ epistilio, alla cui decorazione
apparteneva un dipinto, cho raccolto in frammenti fu diligentemente ricomposto e trasportato nel Museo
di Napoli; esso rappresenta Nettuno ed Amliirile, seduti sul dorso di un mostro marino. Sul lato
settentrionale, ma con l’ingresso sollo al porlico orientale, si trova un cubicolo, che, oltre ad alcuni
quadrelli di genere , contiene la notissima rappresciilaiiza di Narciso al fonie. SoUo a questo stesso
a