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i-icorca(c. No) Ironie tlol focolare , a sinisira , dove è conservalo f intonaco , è diiiinto un prosciutto.
Nel muro a dcsira si osservano molti piccoli buchi pei chiodi , cui cran sospesi gli utensili di
cucina. A sclicntriaiic della descritta cucina è un piccolo spazio con terra vegetale, destinato alla
coltivazione di fiori o di ortaggi.
Nulla di certo possiaiiio dire inlorno al proprietario o airinijuilino dell’abitazione or descritta. Nondimeno
vi dimorarono ccrlanicnle Q. xNolano Primo c G. Snipicio lUilò, dei quali si rinvennero in essa i
suggelli, come è detto di sopra. Inoltre delle dicci anfore scritte, clic tornarono a luce nel peristilio, quatiro
esibiscono il iioii.c di una G'nesi« Helpis; non è improbabile clic questa Cesia Elpidc avesse qualche relazione
con la casa; l'ursc era la moglie di uno dei due individui sucecmiali.
11 quarto vano imnictlc in un’ altra abitazione. Accanto all' ingrosso , a sinistra eran dipinti sul
muro esterno, sopi'a uno strato di calce, due gladiatori combattenti (.ra svaniti. Dall’androne, che ha
pavimento signino, sparso di iiczzcUi di marmi colorati, si entra ncU’atrio avente nel mezzo l’impluvio,
cavalo in modo clic rivolge aH’iiigrcsso uno dei lati lunghi, c non uno del lati corti, come di solito.
A capo dcU’impluvio un tronco di colonna scanalata fa da poggiolo, o presso il margine ineridionalc
è la bocca di nna cisterna. L’atrio lia iiavimenlo signino, che ricopre anche l’impluvio, c decorazione
a fondo nero iicll’uitinio stile.
Sul Iato occidentale, o precisamente sul muro di una ccllctta, ricovcrto d’ intonaco bianco, sono
dipinli sur uno strato di calco due gladialori conibatlcnli , ambedue con grande scudo giallo , elmo
doralo e gambali: un’altra coppia n'cra dipinta più sopra, ma ora appena nc avanza iiualchc traccia.
Un allro gladiatore completamente armalo c in atto di comballcrc è dipinto in rosso sul fondo nero
della parete settcnlrioiialo dell’atrio. L’androne è situato fra nn cubicolo a s'nistra c la cucina a drilta.
II cubicolo ha pavimcnlo s'gnino e decorazione a l'.ndo bianco: nclic riquadrature delle pareli si osservano
piillini incorniciati da una l'ascelta rossa, dei qiiali uno tiene un colombo, uu altro un coniglio e un
terzo spinge iuiianzi un porcliclto. Nella iiarcic meridionale è l'incavo dol letto, o iu quella occidentale
uu finestrino in allo. Nella cucina rischiarala da finestrino trovasi nn largo focolare clic contiene una
grande fornace, il cui dianictro superiore è di m. 1,20. Sul lato meridionale dell’ atrio s’ incontra
dapprima l’adito alia scaletta del piano supcriore e alla latrina; vengono poi due cubicoli, con paviniciito
signino c decorazione a fondo bianco. Sul lalo settentrionale si trovano il triclinio e l’angusta celletta
già di sopra accennata. Di fronte all’ingresso si apre il tabliiio, con un bel pavimento signino c con
decorazione .a Ibndo rosso, salvo che negli angoli, dove è a fondo nero. Nero è similmente lo zoccolo,
nienlro il fregio ò luUo a fondo rosso. Dei tre (juadrclli, che adornavano le riquadrature coiitrali delle
pareli, nc rimangono due: l’uno sulla parete est contiene la nota rappresentanza di Venere pescatrice,
la quale siede, volta a siuistra , sullo scoglio , lenendo nella destra la canna peschereccia ; è nuda ,
salvo ia veste gialla che le avvolge le gambe. Amore le sta d’incontro ritto sopra un altro scoglio ,
lenendo nella dritta il cestino, c la canna nella sinistra protesa. L ’altro quadretto sulla parete meridionale
ull'rc la rappresentanza non meno ovvia di Nareisso, clic si specchia nella fonte. Nelle riquadrature
laterali si vedono Amorini volanti. Accanto al descritto labiino trovasi un occus , che ha del pari il
pavimento signino o pareli rosse; però il campo delle riciuadralurc centrali è nero, c ciascuna di esse
contiene una raiiprcsentanza sul fondo nero. Nella riquadratura centrale della parete scllciitrionalc si
vede ripetuta la medesima scena, che ci oll'rono tre allri dipinti pompejani non ancora spiegati (IIelhig,
Wiimlgmiilile n. 1387 c 138?: Sogliamo, Pillurc min-ali n. 02(3). A sinistra siede sur un sedile munito
di spalliera una figura muliebre, della quale, per la poca conservazione, non si distinguono i particolari:
scmiira clic vesta un costume barbarico, in c|uanlo clic lia in lesta una covci'tura , c le gambe sono
coverte di verdi calzoni assai aderenti {aiuixijrkles). l ’assando ii braccio dritto al di sopra del capo ,
jiarc clic con la mano corrispondente sollevi un lembo del manto violaceo, mentre un altro lembo nc
solleva graziosamente con la sinistra presso il ginocchio. Alle sue spalle si eleva un alto pilastro verde
ornato di bende, sul quale poggia un'urna gialla. Innanzi alla donna stanno in piedi due giovani croi,
iiiiclic mollo danneggiali nel colorilo. Ambedue indossano la clamide, e quello a dritta dipinto di profilo
ha la testa cinta di tenia, e porta una lunga lancia. Sembra che il compagno si rivolga a lui, accennando
con la di'itla alla donna. Nella riquadratura centrale della [iarde orientale è dipinta Andromeda, liberala
da Perseo. Anche c|uesta ra|iprcsenlanza è assai danneggiata , non essendo ben conservala clic la sola
parte inferiore di Andromeda , coverta di manto violaceo, clic le discende dalle spalic, lasciando nuda
la parte anteriore e supcriore del corpo. Del Perseo si jmò dii'c che non rimanga altro so non il
contorno. A dritta sembra vi sia il mostro marino. Nella riquadratura ccrilrnic della parete mcridionaie
si osserva la nota rai)[ircsentanza di Arianna abbandonata da Tosco. Al jiari delle altre due già descritte,
ha mollo solTcrto nel colorito. Tosco munita di lancia è invitato a salir sulla nave, la cui poppa ornata
di ajiliislrc si vede a dritla, da un compagno armalo di cimo, di gros.so scudo c di lancia. A sinistra,
dietro il capo di Arianna addormentata, sorge un pilaslro verde, sormontata da un’idria gialla. Finalmente
la riquadratura centralo della parclc occidentale contiene lu rappresentanza di Io cd Argo. Io siede a
sinisira, ma poggiando la sinistra mano sul sedile c tenendo la dcsira al seno, volge la testa a dritta
per guardare Argo, che le sta alle spalle, armato di lancia, c che protende la deslra verso la donzella.
La figura di lài'go è abbastanza danneggiala , mentre quella di Io può dirsi ben conservata : adorna
1 manto violaceo foderato verde, che le ravvolge
no di comunicazione col cubicolo adiacente ; ma
I finestrino.
I luce quanta di questa Isola è ancoi'a sepolto ,
I l’edifiziu
di collana, indossa cbitoue giallo senza maniche,
lo gambe.
II descritto oecus avea in origine un piccolo
in seguilo tal vano venne ridotto, cumc pare, ad
Aspettando cbe gli scavi ulteriori rimettano
passeremo all’ Isola 2.® della Rcg. Vili, dove il progredir degli scavi ha dato luogo ad importanti
scovcrlc topografiche, epigrafiche ed arlisticbc, clic nou vogiianic, indugiar più a descrivere.
N. 2 i ( V. sopra p. 22 ) . — È un tcrimpolio ovvero anche caupona, coumnicaiitc cor
seguciilo n. 23. Ila sul limitare il solito banco, coi gradini pei vasi ed allri utensili; c a sinistra
di chi entra si trovano gl'ingressi alla piccola cucina c alla colla per gli avventori.
N. 23. — K uu piccolo, ma elegantissimo stabilimento di bagni, destinato ad accogliere il celo
più distinto della colonia, che non amava di rrcqueiitare lo pubbliclic terme. Situato sull’oslrcmo limite
della citta, dalla parte di mezzogiorno , queslo piccolo cdifizio accoppiava ai comodi delia civiltà più
ralTinata il panurania della natura più ridente: nell’ interno bagni, palestra , excdnw , (crmopobo , il
mito splcmfidanicnlc decorato, c all'esterno lo spettacolo bellissimo dei verdi molili Slabiani c del mare
azzinio con le suo isole incantata. L’ ingresso c fiancbeggiata da due pilastri di mattoni , a ciascuno
dei (|uali 6 addossalo un pilastrino ancho laterizio, già rivestito d’ intonaco rosso ; e sulla via Ira i
II. 25 e 24 è addossalo alla parete esterna un lungo sodile, rivestilo del pari d’ intonaco rosso, al
quale fa riscontro un allro, similmente intonacata, Ira i n. 22 o 2 1 : senza dubbio qui seduti ¡servi
aspettavano i loro padroni, die facevano il bagno. L'ampio audrouc, nella cui parclc sinistra e apei-to
un finestrino sporgente nella caupona o (crmoiiolio prceedenle, era dccoi-ato a fondo rosso con larghe
fasce nere c zoccolo nero: ha il pavimento di musaico bianco, in mezzo al quale vcdcsi la rapprcsciilaiiza,
in musaico nero, di due alleli (alti ni. 1 all'incirca) sul punto d’impegnar la lotta. Sono complcUimcnlc
nudi e, secondo il costume atletico, h.mno i capelli legati in ciulfo dietro l’occipite. Dall’androne si entra
nella palestra, la quale c formata dell'arca destinala alle esercitazioni gmaastidic c di un ambulacro,
che cinge <iucsl’area nei lali scllciitrioualc cd occidcntaie c per una parte del lalo orientale. L ’ambulacro
era in oriffinc coverlo da un porlico, sostenuto da cinque colonne, da un pilaslru addossato alla parclc
mcridionaie c probabilnionlc da un altro nella eslrcmilii della parete orientale. Delle colonne, due sul lato
occidentale c quattro sul lalo seltcìilrionale, compresa la colunna angolare, avanza ora solo una base
di marmo bianco rimasta al posto, c da cui si rileva che marmoree appiiuto erano le colonne, c lo
stilobate di travertino lungo i’ ambulacro. Gli ampj inicrculumij cran chiusi da un cancello^ di legno ,
che di contro all’androne aveva ccrtamcnta la paitc media api itoja. 11 pavimento cosi dell’ ambulacro
come Uclla palestra propriamcnlc delta è di musaico bianco; e le piovane avevano uno scoto nel mezzo
dell'area mediante un lubo circolare di terracotta, immesso voiticalmenlc nel pavimeiifo, e con 1 orùizio
decorato di una lastra di marmo. La decorazione, salvo clic nello pareli orientale c mcridionaie, era a
fondo nero con zoccolo rosso c di buono siile. Splendida cd importante è poi quella delle due pareli orientale
c mciidiuinilc: vi sono rappresentale, su loudo celeste in proporzioni non piccole, graziose arcbitctture,
animate da belle (igurc, relative alla palestra. È un iiilcrossatite insieme di rappresentanze atletiche ,
che ba poclùssinii riscontri in altre classi di monumenti , cd è, giusla il parere del prof. Sogliano ,
la migliore conlcmia di quanto asserisce Plinio (//. -Y. X X .W , 2) dei Romam del suo tempo, i quali
paliieslms allduUiruin imaijinibus el cevomala sua exoniant. Sventuratamente tale decorazione è distrutta
nel sommo; nel centro della parete orientale è intcì'votla da uu finestrino , che vi l'u aperto per dar
luco ai praefurniiim, che è alle spalle; c nella parete meridionale manca in gran parte sul lalo destre.
Nel II czzo della parete orientale, di sotto ai iincslrino menzionalo, si vede un dipinto, allo ni. 0,70
largo ni. 1,08, con la rappicsonianza di una lolla (Ved. tav. IH ) . L ’ atleta vincitore lutto nudo e
barbato, dalle forme erculee, ba già atterrato 1’ avversario, clie nudo del pari giace bocconi al suolo,
poggiando la lesta sulle braccia incrociate, Egli , il vincitore , gli si è buttato addosso , slrmgcndulo
Ira le cosce c (eiicmiolo con la sinistra sulla nuca; guarda a sinisira, indirizzandosi (juasi agli spcUalori,
cd ha il braccio destro inarcalo come per vibrare un pugno al vinto avversario. Da destra si avvicina
al vincitore il giudice della lotta, il qnalc coverto di uu manlcll i bianco s’ incurva per porgergli un
ramo di palma, cbc egli tiene nella diritta, mcntro cui braccio sinistro reggo il manlcilo, clic gli scende
dalla spalla. 11 fondo del quadro rilrac l'aria libera della palestra. Nella figura dell’ atleta vincilnro
la Iratlazioiic del nudo c assai plastica , c ricorda assai da vicino 1’ Èrcole Farnese.
Sulla medesima parete, nell’ areliitcltura a sinistra in furnia di padiglione, si distacca (tal londo
celeste la figura di un atleta alta iii. Ü,‘Jü , midu, senza barba, cbe dipinto ijuasi di prospetto si
(erge la fronte con la sliigilo di argento, cbe egli lionc nella destra elevata. A dritta, m parlo nascosta
dalla colemia del padiglione, si vedo la figura di un giovinelto ailo m. 0,48, con manlclfo bianco
clic gli scende dalla spalla sinistra, e portante nella destra protesa un grosso anello, dal quale pende
uu vasetto aiffciKco. Buonissima 6 cosi finvenziinc del lijio, come la esecuzione della iigura’dell atleta.
Nel corrìspoiidenta padiglione a drilla si osserva sul fondo celeste la figura di un atleta vincitore
0 del giudice delle lotte, allo m. 0,81. È coronato di ulivo e nudo, salvo un mantello bianco, clic,
cadendogli sul braccio sinistro, gli ravvolge la parte inferiore del eorpo sino alle gambe, c lascia nuda
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