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sulauiciilc l’orlo del ¡lavintcnfo, coire nelI ffaalllloo ffuu l[iirvaalliiccaalloo.. FFrraa il vano di accesso all'f
loiiniiia india del purlieo iiieridiuiiidc poggia sul iiniredo una piccola vasca redangolarc di fabbrica ,
presso la quale, uel suolu del nicdcsinio aniLiilacro mcridioiiido, è la bocca di una cisterna. Un’altra cisterna
con pik'al di terracotta è nell'ambiilacro occidcntaie, quasi sotto al muretto di rbiusui-a deli’ arca, cd
era alimentala dalle piovane, clic vi penetravano per un piccolo l'oro fatto nel piilml.
A dritla di elii enlra nel descritto peristilio, cioè sotto al porlico occidentale trovasi il triclinio.
A di ida dei suo ingresso, sullo zoccolo rosso è piallilo tic volte più o meno compiutamente il nome:
La destinazione della stanza si desume , oltre clic dalla sua ampiezza , dalf incavo per uno dei
letti Iriciimari nella parete meridionale, e dal posto della mensa, cbc è indicalo da mi disegno gcomc-
trico^ di pietruzze biandio di musaico nel pavimento ballalo, dove si vede ancbc in iiietruzzc bianclic
un lalio. Questo triclinio ba il campo delle pareti c del fregio a fondo russo c lo zoccolo nero Nel
mezzo di ciascuna delle pareti occidcnlalc c meridionale, si vede un quadre piuttosto grande , mentre
quello sulla pimele scttcntriomde non esiste per esser raduto l’inlonaen. Nel quadro sulla parete di fondo
e occidentale è rilratio uu complesso di edifizj. Ueeiijia il eentro del quadro un (empio tctraslilo, nella
CUI cclhi sta un idolo di legno o bronzo dorato di qualclic divinità Icimiiiiiile: appiè della griidiiiatn,
^ elio mena al pronao, si distinguono appena le tracce di un altare, al i|mile si avvicina da sinistra una
• sacerdotessa velala, clic nella sinisira porla qualebo eusa ora irriconoscibile, l ’n’nltru figura, però n:a-
scliile, SI vede a destra, ma non se nc distinguono i ¡larlicolari. In generale lutto il quadro è in cattivo
stato di conservazione. Nello sfondo una mass:, di alberi, rii. da.ineggialo ancora è l’altro dipinlo sul
muro meridionale, essendone quasi distratta la parte iiiforiorc. Vi si vede nel mezzo uua porta a due
bullenli, soccliiusa, sul cui arcl.itrave poggia una eoloii.ia jónica, clic sostiene un relUmgolo simulante
un bassorilievo, nel quale è rozzamente rappresentala, a quanto pare, ia lotta di un Amorino con un
Fallisco. Ira i baltcìiU della porta sporge la lesta una pecora pascolante. A dritla c a sinistra della
detta porta sta un sacello, di cui si vede un lalo lungo, c cloniro del quale è dipinto di prolìlo il
smiulstro di ,1«, divinità lem,,li,die in ,,icdi. In |,ii„,„ si scorso,» le Imccc di , i„ ',„ „ „d ,„osso
c dl due figure laterali. La deserill.i poita immollc in un giardino, la cui rigogliosa vegetazione occupa
(„ilo in siomlo. In »«scuna ,Iclic ri,|n,i,iri,l,„o lalcrali ,lclla parete occàlcilalc si osserva sol Ibmio
,« so un a lo c grauosn Iripodc , i c.ii piali linisoono in piinsi.ini ad erme ; iiimlic il canipo rosso
delle minadralnrc lalcr.il, delle pareli iiocd c sud c diviso .la una 1,,,'ga fascia nera conlencnlc ni,
cnndclnbro, iNoI Ircgio, clic come si c ,Ielle, ó ai,che a fondo rosso, sullo pardo occidcnlalc osservasi
nello sccmpartmionlo conltolo nn ,|n,„l,cllo idUangolarc scslmmlo dallo ali ,1, mia sfinge cd esibente
due mascliorc, luna „mimbre di Ironie, ilalk, espressione mcsla, c l'allra di vcccliio salirò dipiiiia di
inolilo. II dello sconipniiimciito milralc ó formalo di uif „diildlui'a , dio simula un emnpinr,',,,,,.
Negl, sconiparliiiicnl, lalcrali s. osservano ,|uad„ con cililÌ!j iirdiilotlonid. Nel fregio dcilii parclc
meiiclioiialc e degno di nufa un quadro, rapprcseiilaiite un edilizio con mi portico superiore, decoralo
d. statue. Riesce sempre importante lutto ciò elio valga in certo modo ad illustrare .lualclie lalo della
vita reale degl, aulici..: m presenza di lid dipi,ilo ,,ou si può nou pensare alle splendide gallorie di
.seulliirc, che abbellivano le ville dei riecbi romani, fra lo quali rieordcre.no, per nou uscire dal'perimetro
della (,ampama, lu celebre villa ercolauesc dei 1‘isoiii, nrricebita dal proprietario Calpuniio Pisonc Ccsoiiino
dei superbi bronzi, clic oggi si ammirano nel .Museo di Napoli. La mc.Icsima prospettiva si ripete iu
un quadro mezzo dislriiUo, clic è nei fregio della parete settenirioiiaic o clic lii rLscoiitro all’ altro or
dcscr.lto.
Segue sui medesimo lato occidentale del peiislilio una stanzetta a due ingressi, con pavimento
sigillilo c con dee.razionc a iondo giallo, il mi liogio ricorda l’ imitazione della lastre marmoree. In
uu angolo c uu piccolo cumulo di mattone pesto giircniilo da tcgoloni ; c nella parete meridionale è
cavato un incasso rettangolare. Vi si raccolsero due suggelli di bronzo; l’uno il 12 aintle 1887 con
la leggenda; ' ’
Q • NOLANI
P It I iM I
c l’allio il 21 giugno dello stesso anno, con la leggenda:
C • SVLPICI
H V F I
La ilescriltn stanzetta nc precede un’alfi'a, con la quale comunica, ed anibediie polrcbbei’O ritenersi
per cubicoli, ovvero per un cubicolo col relativo pmvclnn. Lungo la paicte meridionale di ambedue
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le sUinzclle corre, sotto forma di gradino, il canaletto coverto, clic comunica con 1' arca centrale dol
peristilio, come sojira è dello.
Sotto al portico settentrionale si aprivano duo cubicoli; c nel jiiiastro divisorio fra ¡ due ingressi
è cavala una nicebietia rivestila iiilcrnameiitc di stuceu c con rroiiloneiiiu anelie di stucco. Il secondo
cubicolo, illuminato da un iìneslrino nella parete d’ingresso c da uno spiraglio circolare iiell’allo della
parete orientale, è notevole pci' la sua decorazione a fondo rosso, elio nella parete nord è coniplctaiiicnlc
distrutta. In ciascuno degli sconipartiiiicnti centrali delle pareti (.ricnlalo cd occidentale si osserva un
quadretto: ncH’uno è rappreseiilata una Vittoria alata, che arma un trofeo. Queslo è l'ormàto di tunica,
corazza, scudo, cimo c gladio; un altro scudo c un’altra corazza giacciono appiè di esso. I.ai Vittoria, dalle
gr.nndi ali verdi, vi pone con la sinistra una lancia. Nclf altro iiuadretto si vede seduto in terra, sopra
una specie di nebride distesa, un giovine Satiro, dipinto quasi di profilo, con le gambe incrociale alla
nianicra orientale , ii quale , poggiando la sinistra al suolo , tiene nella destra protesa un vasetto.
È tutto lindo c corcnalo di pino. Innanzi gli sta un grosso cane di pelo giallognolo , niunilo di
collare, clic lecca qualclic cosa in terra, forse il liquido, dio il satiro lia versato dal vasello, L'n allro
grosso cane di pelo bianco gli sta ritto d’arcaiifo, menile un (orzo, nnclie munito di collare, si allaccia
da una delle rupi, die prive aliiitto di vegetazione formano lo sfondo. Negli sconipartimcnti laterali si
osservano lunette a fondo nero con la raiqircscntanza di corvette o lattanti il cerviatto o in compagnia
di esso. Nella fascia nera soltostaiilo al fregio sono dipinti o un pavone c una pavonessa aii'ronlali, o
una coppia di colonibi die si baciano, o due anitre allrontate, ovvero lilialmente due colombi del pari
nlTronliili. Il fregio è a fondo bianco, sul quale campeggia in maniera assai gi-aziosa cd elegante un
tralcio di vile, ed è la parte meglio eseguita della decorazione. In ciascuna riquadratura centrale di
([ucsto fregio è un quadretto su fondo rosso, contenente la rappresentanza di uu Amorino in biga tirala
da cigni: nel quadretto sulla parete occidentale rAinorino sta in piedi sulla biga c guida i cigni, iitenire
nell’ altro sulla parete orientalo egli è caduto dalla biga. Lo zoccolo da ultimo 6 a fondo nero. Si
trovarono nel descritto cubicolo ([uattro anfore scritte, delio quali una recava in lettere bianche la seguente
epigrafe:
TI • CLAVUIO • C.\Ilil||l|l||R
L-VlTE||l|ilÌ||||ll|
GAVR
1 consoli sono dell’anno 43 o dcH’ai
pei i
0 47 d. G. C.; c il vino era quello del monte Gouro, celebre
Sotto il portico nicridicnale si aprivano un allro cubicolo cd una stanza di destinazione incerta.
11 cubicolo Ila pavimento di opus signimnn e, pareti rosse coi riquadri centrali a fondo nero. In quello
sul muro ovest, il solo conservato, è dipinta la figura di Paride (all, m. 0,44), tutto nudo, salvo
una clamide violacea, clic covrendogli il capo a ino’ di berretto frigio, gli scende sulle spalle c gli si
ravvolge intorno al braccio sinistro, nella cui mano tiene l’arco; porta sospesa al balteo la faretra, e
guarda vcr.so sinistra, tenendo la mano deslra iiilreeeiata al balteo. Ai suoi piedi giacc sul suolo una
fiaccola accesa. La esecuzione non è lodevole. È a notare però come la descrilla figura si distacchi
da un fondo trasparente sul Iòndo nero; c il modo come questo fondo Irasjiarciiie è trattalo, fa pensare
ad una cassetta di vetro. Nella l'ascia nera sottostante ai (regio sono dipinti uccelli pascenti ; c nel
li cgio si vedono riquadrature biaiielic, gialle, rosse c azzurre ben distribuite, c decorale di maseliercttc
baccliielic c di picci li festoni, cui sono sospesi o uu rliylon c una siringa o mi canlliaros c un rhyton.
La esecuzione di questo fregio è mollo supcriore a quelia delle pareli. L ’ aeccmiafa stanza d’ incerta
destinazione è decorata a fonilo nero coi riquadri centrali rossi, c non olire nulla di notevole.
Nel muro orientale dei peristilio, c propriamente nell’angolo sud-est, è cavato uu incasso rettangolare
abbastanza profondo , sul cui podio si l'iiivcmicro parcccliio tegolo accatastate in uu certo ordine : un
altro incasso più piccolo c meno profondo o praticalo jioco discosto nel muro meridionale. Al di sopra,
in questo angolo sud-est del peristilio, trovavasi mi ammezzalo.
A ridosso del nniro orientale è una piccola cucina, con l’ ingresso rivolto ad occidente. II letto
è stato ricostriiilo sullo tracce aiiliclic, cd è ad una sola falda iiielinala , sostenuta da travicelli, cbc
con una estremità poggiano sopra un grosso corrente di legno c con l’altra estremità nel muro. Trovandosi
i l cesso, come innanzi si è dello , aecanlo allo ingrosso della casa , la cueiiielfii nou eoiilienc .che il
focolare c il coiisuclo dipinlo larario. Sull.a parole d’ ingresso si vede il Geiiii/.i familiaris sacrificante
sull’ ara ardente: e sulla parete a sinistra sono dipinti i Lari, nel solito costume cd alleggiamcnlo, ai
lati dell' altare , inlorno al quale si avvolge il serpente ; inferiormente i due grossi serpenti, clic si
avviciiimio all’ara ardente per mangiarne le olfei tc. Sulla medesima parete, in coiTispoiidcnza del piano
del focolare, vedonsi dipinti coniuiesfibili, cioè una lesta di cingliialc, delle siilsicce, degli uccelli infilzali,
un’ anguilla allo spiedo, delle costolctic allo spiedo, un pignaUino .sul fuoco c un liàpode eoi tegame
pure sul l'uoco. Di ciiigbiali c di altra squisita selvaggina non dovevano di certo mancare i boschi
del Vesuvio ; c l’anguilla allo spiedo la pensare alle eccclleiiti anguille del Sarno , anche oggi assai
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